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FAQ - Screening tumori

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Data ultima verifica: 1 febbraio 2024


Domande e risposte (Mostra risposte)

Screening in italiano significa setacciare, filtrare; in ambito medico questo termine viene usato per indicare un programma organizzato di prevenzione o di diagnosi precoce delle malattie.  

In campo oncologico, cioè quando si parla di tumori, effettuare una diagnosi precoce è essenziale per aumentare l’efficacia delle cure e la possibilità di guarigione. 

Gli screening per la prevenzione dei tumori (screening oncologici) sono interventi sanitari effettuati per individuare le persone che potrebbero avere la malattia, quando essa non dà ancora sintomi. Per fare questo si utilizzano test semplici o esami, che consentono di rilevare forme tumorali o pre-tumorali con anticipo in una fase preclinica ovvero asintomatica. Questi test ed esami sono efficaci e sicuri, non troppo invasivi e con effetti collaterali trascurabili.  

Gli screening oncologici sono offerti dal SSN a persone appartenenti a fasce di età considerate, sulla base di evidenze scientifiche, a maggior rischio di insorgenza della patologia. 

Il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente test efficaci per identificare precocemente, contrastare e limitare le conseguenze di alcuni tipi di tumore attraverso 3 programmi di screening: 

  • Screening per la diagnosi precoce del tumore alla mammella 
  • Screening per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero 
  • Screening per la diagnosi precoce del tumore del colon retto 

Per approfondire: sezione Screening

I programmi di screening prevedono l’invito attivo e gratuito del cittadino da parte del Servizio Sanitario Nazionale alla scadenza dei periodi stabiliti. Le persone appartenenti alle fasce di età considerate, con modalità diverse a seconda delle Regioni di appartenenza, riceveranno un invito da parte della propria ASL (o Azienda Sanitaria) ad effettuare il test di screening.

I programmi di screening prevedono l’invito attivo da parte della ASL. Pertanto, a seconda delle modalità previste dal programma locale, si potrà ricevere una lettera di invito, una e-mail o una telefonata dalla Asl di appartenenza per comunicare l’appuntamento prefissato per l’esecuzione dello screening.

Fare un test di screening non significa impedire automaticamente l’insorgenza di un tumore, però permette di intervenire prima e in modo meno traumatico, offrendo migliori possibilità di terapia e guarigione. E’ necessario ripetere i controlli periodicamente, perché, anche se al momento del test la malattia non c’è, un tumore potrebbe svilupparsi successivamente.

Lo scopo della diagnosi precoce è proprio quello di intercettare eventuali lesioni prima che diventino sintomatiche, quindi è indicato aderire ai programmi di screening anche in pieno benessere.

I test impiegati nello screening per il tumore del collo dell’utero sono attualmente il Pap-test ed il test per Papilloma virus (HPV-DNA test), la cui offerta varia in base all’età. Il Pap-test viene offerto ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 29 anni; dai 30 fino ai 64 anni viene invece effettuato il test per il Papilloma virus (HPV-DNA test) ogni 5 anni. Nelle Regioni in cui non è stato ancora introdotto il test HPV-DNA, viene offerto comunque il PAP test dai 25 ai 64 anni con cadenza triennale.

Per approfondire: Faq tumore della cervice uterina; sezione Screening

Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni. In alcune Regioni si sta sperimentando l'efficacia dell’esame in una fascia d’età più ampia, quella compresa tra i 45 ed i 74 anni.

Ogni donna che presenta una mammografia con esito dubbio o sospetto è invitata ad eseguire ulteriori esami di approfondimento. 

Per approfondire: Faq Tumore della mammella; sezione Screening

Il test di screening utilizzato è il test del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni (in alcune Regioni fino ai 74 anni).

Nel caso di positività all’esame del sangue occulto nelle feci), i programmi di screening prevedono, come esame di approfondimento, l’esecuzione di una colonscopia che permette di esaminare l’intero colon retto.

Per approfondire: FAQ screening del tumore del colon-retto; sezione screening 


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