L'individuazione precoce dei tumori mediante screening è uno degli obiettivi prioritari del Piano Europeo contro il cancro del 2021(Europe’s Beating Cancer Plan) in quanto una diagnosi precoce offre le migliori possibilità di sconfiggere il cancro e salvare vite. Accanto all’impegno a dare piena attuazione in tutta l’Europa ai programmi di screening per il carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto, colmando le persistenti e inaccettabili disuguaglianze all'interno degli Stati membri e tra di loro, il Piano prevede di valutare la possibilità di applicare uno screening mirato anche ad altri tumori, quali il carcinoma prostatico, polmonare e gastrico, sulla base dei più recenti dati scientifici disponibili.
Al riguardo, il Consiglio dell’Unione europea, su proposta della Commissione, ha adottato il 9 dicembre 2022 la “Raccomandazione relativa al rafforzamento della prevenzione attraverso l'individuazione precoce: un nuovo approccio dell'UE allo screening dei tumori” che sostituisce la raccomandazione del 2003. Il nuovo documento ribadisce l’importanza dei programmi organizzati di screening per carcinoma della mammella, del colon retto e della cervice uterina e, in merito agli screening emergenti per altre patologie neoplastiche (polmone, stomaco e prostata), suggerisce ai Paesi Membri di adottare un approccio graduale che includa sperimentazione e ulteriori ricerche, per valutarne fattibilità ed efficacia.
Anche il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 (PON), adottato con Intesa Stato-Regioni il 26 gennaio 2023, sottolinea che per la diagnosi precoce di altre patologie neoplastiche, prima di un’implementazione attraverso programmi organizzati di screening sono necessarie attività di stratificazione del rischio e valutazioni di efficacia in contesto operativo (effectiveness).
Relativamente al carcinoma del polmone, che rappresenta il terzo tumore più frequente nel nostro Paese (il secondo negli uomini e il terzo nelle donne), l’art. 34, comma 10-sexies, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni nella legge 23 luglio 2021, n. 106, ha autorizzato, al fine di potenziare l’attività di screening polmonare su tutto il territorio nazionale, la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, da destinare ai centri della Rete italiana screening polmonare (RISP), per la realizzazione di un programma di diagnosi precoce del tumore del polmone. In programma si basa su un’analisi comparativa di strategie di utilizzo della tomografia computerizzata a basso dosaggio (low dose computed tomography- LDCT) su soggetti ad alto rischio ed è associato a interventi di prevenzione primaria attraverso il supporto alla cessazione dal tabagismo. Evidenze scientifiche suggeriscono che la prevenzione e la diagnosi precoce con LDCT possono contribuire alla riduzione della mortalità per tumore polmonare.
I centri della Rete Italiana Screening Polmonare
Con Decreto del Ministro della salute dell’8 novembre 2021, adottato previa Intesa in Conferenza Stato-Regioni, sono stati individuati i centri che costituiscono la RISP, indicate le modalità di attuazione del programma e ripartite contestualmente le risorse alle Regioni e PA su cui insistono i centri stessi.
I centri della Rete italiana screening polmonare sono 18 e sono distribuiti in 15 regioni al fine di garantire il più ampio livello di copertura del programma:
L’iniziativa mira a definire e armonizzare i protocolli di reclutamento della popolazione target in previsione dell’organizzazione di un programma di screening del carcinoma polmonare; elemento imprescindibile è l’offerta di interventi di supporto alla cessazione dal tabagismo (counseling motivazionale, terapia farmacologica, ricorso ai centri antitabacco presenti sul territorio, ecc.).
L’Istituto Nazionale Tumori di Milano (IRCCS), individuato quale coordinatore della “Rete italiana screening polmonare”, ha il compito di redigere, in collaborazione con i centri della rete, i protocolli di intervento sia relativamente alla valutazione comparativa delle diverse tempistiche di diagnosi precoce del tumore del polmone con LDCT, sia relativamente agli interventi di disassuefazione dal fumo.
Il reclutamento dei pazienti e l’attività di screening
I centri RISP hanno avviato il reclutamento dei pazienti con l’obiettivo di coinvolgere, nell’arco di 18-24 mesi, circa 7.300 forti fumatori ad alto rischio di tumore polmonare, ma anche di altri tumori e di patologia cronica cardio-polmonare, che possano maggiormente beneficiare di un intervento di prevenzione integrata di tutte le patologie correlate al tabagismo.
I risultati del programma dovrebbero fornire indicazioni in merito alla fattibilità di programmi di screening del carcinoma polmonare in popolazioni ad alto rischio nel contesto italiano e a valutare gli esiti dell’offerta attiva di interventi di supporto personalizzati alla cessazione dal tabagismo.
Per approfondire
Data di ultimo aggiornamento 7 febbraio 2023