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Piano oncologico nazionale 2023-2027



Terminato l’iter di confronto con le Regioni e le PA,  il Piano Oncologico Nazionale - documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro 2023-2027 è stato adottato il 26 gennaio 2023 con Intesa in Conferenza Stato-Regioni.

Sviluppato secondo un approccio globale e intersettoriale, con una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico, compreso il miglioramento delle cure e la prevenzione delle recidive, il Piano pone l’attenzione sulla centralità del malato e sulla riduzione o eliminazione delle disuguaglianze nell’accesso agli interventi di prevenzione e cura.

Individua obiettivi e linee strategiche in coerenza con il Piano europeo contro il cancro e dovrà ora essere recepito con provvedimenti propri dalle Regioni e dalle Province autonome che adotteranno le soluzioni organizzative più idonee in relazione alle esigenze della propria programmazione.  


Finanziamento del Piano Oncologico Nazionale (PON)

Il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14 e seguenti modifiche e integrazioni, ha previsto l’istituzione di un fondo per l’implementazione del PON con una dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027, destinato al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l’assistenza al malato oncologico, definite dal Piano.

Con decreto del ministro della Salute 8 novembre 2023 sono stati definiti i criteri e le modalità di riparto tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del fondo. Le Regioni, ai fini dell’erogazione del finanziamento per il 2023, hanno individuato entro il 30 novembre 2023, con propria delibera, le linee strategiche prioritarie da perseguire, impegnandosi ad adottare entro i successivi 120 giorni un programma quinquennale di attività da implementare nel proprio territorio.

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - La sorveglianza epidemiologica

Il Piano sottolinea l’importanza dei Registri Tumori (RT) quali strutture che alimentano un sistema di sorveglianza epidemiologica sull’andamento dei tumori maligni nella popolazione residente, integrando molteplici fonti informative, e consentono di produrre dati validati utili alla valutazione del rischio oncologico e dell’impatto delle strategie di prevenzione e cura. La produzione di dati rappresentativi di tutti i tumori insorgenti nella popolazione di un territorio rappresenta una base informativa essenziale anche per sostenere l’attività di ricerca in ambito oncologico. Il PON prevede di completare l’iter di istituzione del Registro tumori nazionale e di garantire il processo di costituzione e la piena funzionalità organizzativa in tutte le aree del paese della Rete dei registri tumori regionali. Al riguardo si segnala che con Decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 12 agosto 2021, e successiva modificazione, sono state definite le modalità di riparto delle risorse pari a un milione di euro annui, a decorrere dall’anno 2020, stanziate dalla Legge di Bilancio 160/2019, per le finalità della Legge 29/2019 (“Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione”), da erogare a seguito della presentazione di progetti regionali illustranti le modalità di realizzazione del registro tumori regionale. Erogate le prime annualità delle risorse, le Regioni dovranno presentare un aggiornamento al 2026 dei progetti operativi, anche al fine di consentire l’avvio del percorso di alimentazione del Registro tumori nazionale che, istituito presso il Ministero della salute con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 marzo 2017, è stato disciplinato con decreto del Ministro della salute del 1° agosto 2023.

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - Assistenza e presa in carico complessiva del paziente – Approccio multidisciplinare

Assistenza e presa in carico complessiva del paziente

A fianco delle attività di promozione della salute e prevenzione, nel Piano oncologico viene, inoltre, favorita un’assistenza sempre più domiciliare e integrata con l’ospedale e i servizi territoriali, attraverso la razionalizzazione dei processi di presa in carico e la definizione dei relativi aspetti operativi, consentendo di erogare servizi anche a distanza mediante team multiprofessionali. Ampio spazio è, infatti, dedicato al percorso del malato oncologico con particolare attenzione all’integrazione del percorso diagnostico-terapeutico, alla continuità assistenziale sul territorio, alle reti oncologiche e alla rete nazionale dei tumori rari (tumori rari solidi dell’adulto, tumori onco-ematologici, tumori pediatrici) al fine di potenziare l’assistenza per chi è affetto da forme rare di tumore e per i pazienti fragili, alla riabilitazione per i malati oncologici, alle cure palliative, allo sviluppo e implementazione della psico-oncologia, al ruolo del supporto nutrizionale, al follow up e alla qualità della vita e reinserimento sociale dei malati e dei lungo viventi oncologici e dei guariti dal cancro.

Il PON sottolinea il ruolo fondamentale dei PDTA, organizzati secondo il modello Hub & Spoke per assicurare la presa in carico complessiva del paziente in tutte le fasi, la necessità di completare l’implementazione in tutte le Regioni delle Reti Oncologiche, per garantire equità di accesso alle cure, nonché il valore della collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale e del coinvolgimento delle associazioni di pazienti.

Approccio multidisciplinare

L’attuazione del documento di indirizzo e pianificazione consentirà di rafforzare l’azione di controllo del cancro, anche consolidando e integrando quanto sancito dall’Accordo Stato Regioni del 17 aprile 2019 sulla “Revisione delle Linee Guida Organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l’attività ospedaliera per acuti e post-acuti con l’organizzazione territoriale” che mira a favorire il consolidamento, in tutte le Regioni, di un modello organizzativo che prevede  un approccio multi-disciplinare con l’integrazione delle differenti specialità in un team tumore specifico per la gestione clinica dei pazienti.

Il paziente oncologico necessita infatti, in ragione della complessità e della natura delle problematiche che si trova ad affrontare e della loro intensità e durata, di una presa in carico globale ed una gestione integrata dei propri percorsi diagnostico-terapeutici.

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - Potenziamento della ricerca, transizione digitale e ammodernamento tecnologico

Potenziamento della ricerca

Nel Piano oncologico è dato risalto alle iniziative per il potenziamento della ricerca in relazione a nuove acquisizioni nel campo della prevenzione personalizzata e della diagnosi precoce del cancro, degli scenari generati dalla ricerca nel campo delle discipline biomolecolari, delle tecnologie di diagnostica per immagini e delle tecnologie terapeutiche, delle strategie multidimensionali e multiprofessionali dei processi assistenziali.

Transizione digitale e ammodernamento tecnologico

Per quanto riguarda la transizione digitale è prevista l’implementazione dei diversi servizi di telemedicina anche nel setting domiciliare, attraverso la razionalizzazione dei processi di presa in carico e la definizione dei relativi aspetti operativi.

Relativamente all’ammodernamento tecnologico in ambito oncologico, nel Piano è rivolta particolare attenzione non solo al rinnovo delle apparecchiature diagnostiche, ma anche alla disponibilità di medici specialisti e personale sanitario non medico adeguatamente formato.

Verrà inoltre favorito lo sviluppo di piattaforme per la registrazione, l’integrazione e l’elaborazione di dati clinici, genomici, di imaging e di trattamento, al fine del miglioramento dei processi diagnostici e terapeutici.

Contenuti e finalità del Piano oncologico nazionale - Formazione e comunicazione

Formazione e comunicazione sono considerati tra i migliori investimenti per garantire alti livelli di performance. Il Piano propone, quindi, di prevedere interventi formativi riguardanti i modelli assistenziali, le innovazioni tecnologiche e gli aspetti indispensabili di umanizzazione e di rispetto della persona, raccomandando la definizione di profili di ruolo del personale sanitario dedicato, in termini di competenze necessarie a garantire l’efficacia e l’efficienza dei percorsi di diagnosi e cura. Viene allo stesso tempo sottolineata l’importanza della sensibilizzazione e del coinvolgimento della popolazione generale, attraverso campagne di informazione mirate all’empowerment del cittadino e all’incremento dell’health literacy riguardo prevenzione, ricerca e assistenza oncologica.


Data di ultimo aggiornamento 2 febbraio 2024



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