Prima di partire è necessario documentarsi sull'obbligo o meno di vaccinarsi contro specifiche malattie o sulla necessità di eseguire la profilassi raccomandata contro la malaria. Alcune malattie, da tempo eliminate in Italia, sono, infatti, ancora endemiche o epidemiche in alcuni Paesi.
La scelta di effettuare una vaccinazione o una profilassi richiede, in ogni caso, la consulenza di un medico, che valuti, complessivamente, lo stato di salute generale e tenga conto della meta, della tipologia e della durata del viaggio. L'esistenza di particolari condizioni, tra cui regimi terapeutici o gravidanza, potrebbero, infatti, sconsigliare viaggi in zone con situazioni climatiche e ambientali diverse da quelle abituali, o controindicare la profilassi farmacologica o vaccinale.
Un solo tipo di vaccinazione, quella contro la febbre gialla, è richiesta obbligatoriamente per l'ingresso in alcuni Paesi, altre sono raccomandate dall'OMS per una protezione specifica, in base al rischio presente in una determinata area, altre ancora sono consigliate in situazioni particolari o per alcune categorie di viaggiatori.
Febbre gialla
Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è valido solo se conforme al modello approvato dall'OMS e rilasciato da un Centro di vaccinazione legalmente autorizzato.
L'elenco dei Centri di vaccinazione viene periodicamente aggiornato (Decreto 1 luglio 2024).
Il periodo di validità della vaccinazione contro la febbre gialla è per tutta la vita, a partire dal 10° giorno che segue la vaccinazione (Circolare 10 ottobre 2016).
Ha un'efficacia del 95% entro 1 settimana dalla vaccinazione e una eccellente tollerabilità.
Sono solitamente esclusi dalla vaccinazione:
- bambini al di sotto dei 6 mesi (tuttavia la somministrazione a bambini di 6-9 mesi può essere considerata durante un'epidemia, quando il rischio di malattia è superiore a un evento avverso al vaccino)
- donne in gravidanza (tuttavia la somministrazione può essere considerata durante un'epidemia, quando il rischio di infezione è alto)
- persone con gravi allergie alle proteine dell'uovo o del pollo o ad altri componenti del vaccino
- persone con grave immunodeficienza.
È importante vaccinarsi contro la febbre gialla per 2 diversi motivi:
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Per prevenire la diffusione internazionale della malattia proteggendo i Paesi dal rischio di importazione o di diffusione del virus della febbre gialla. I requisiti sono stabiliti dal Paese.
I Paesi che richiedono il certificato di vaccinazione sono quelli in cui sono presenti la zanzara e i potenziali ospiti primati non umani di febbre gialla. Qualsiasi importazione del virus in questi Paesi, da viaggiatori infetti, potrebbe provocare la diffusione e lo stabilirsi del virus, mettendo a rischio la popolazione locale.
Il certificato di vaccinazione è spesso richiesto ai soli viaggiatori provenienti da Paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla e talvolta ai viaggiatori in transito attraverso tali Paesi. Alcuni Paesi richiedono il certificato di vaccinazione a tutti i viaggiatori.
I Paesi che richiedono la vaccinazione contro la febbre gialla per l'ingresso nel loro Paese lo fanno secondo il Regolamento sanitario internazionale. I requisiti dei Paesi sono soggetti a modifica in qualsiasi momento.
Il fatto che un Paese non richieda la vaccinazione contro la febbre gialla non significa che non vi è alcun rischio di trasmissione della malattia. -
Per proteggere il singolo viaggiatore esposto alla febbre gialla
Il rischio di trasmissione di febbre gialla in un Paese dipende dalla presenza del virus in persone o animali e dalla presenza della zanzara vettore. Poiché la febbre gialla è spesso fatale per coloro che non sono stati vaccinati, la vaccinazione è raccomandata a tutti i viaggiatori (con poche eccezioni) che visitano aree in cui vi è il rischio di contrarre questa malattia.
Raccomandazioni dell'OMS per la vaccinazione contro la febbre gialla
L’OMS determina le aree dove "è presente un rischio di trasmissione di febbre gialla" sulla base dei casi di febbre gialla diagnosticati in persone e/o animali, dei risultati di indagini sierologiche e della presenza di vettori e serbatoi animali, maggiori informazioni sulle aree a rischio di trasmissione del virus della febbre gialla possono essere consultate alla pagina dell'OMS).
La decisione dell'utilizzo del vaccino contro la febbre gialla ai viaggiatori deve valutare diversi fattori, tra cui il rischio di malattia associato al viaggio, i requisiti richiesti dal Paese e la possibilità di eventi avversi gravi a seguito della vaccinazione.
Tabella raccomandazioni dell'OMS per la vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori internazionali
Vaccinazione contro la febbre gialla |
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Raccomandata | La vaccinazione è raccomandata a tutti i viaggiatori, di età maggiore o uguale ai 9 mesi, che si rechino in aree dove vi è evidenza di trasmissione persistente o periodica del virus della febbre gialla. |
Generalmente non raccomandata | La vaccinazione è generalmente non raccomandata nelle aree dove vi è una bassa probabilità di esposizione al virus della febbre gialla (nessun caso umano di febbre gialla è mai stato segnalato e bassi livelli di trasmissione del virus in passato). La vaccinazione, tuttavia, può essere presa in considerazione per quei viaggiatori che si rechino in queste aree e abbiano un maggior rischio di esposizione alle zanzare o non possano prevenire le punture di zanzara. Prima di vaccinarsi è utile valutare il rischio di contrarre l’infezione, i requisiti sanitari richiesti per entrare in un Paese e i fattori di rischio individuali (es. età, stato immunitario) per gravi eventi avversi associati alla vaccinazione. |
Malaria
Per ogni Paese, la prevenzione consigliata è decisa sulla base dei seguenti fattori:
- il rischio di contrarre la malaria
- le specie prevalenti di parassiti della malaria nell’area
- il livello e la diffusione della resistenza ai farmaci segnalati dal paese
- il possibile rischio di gravi effetti collaterali derivanti dall'utilizzo dei vari farmaci profilattici.
Dove il Plasmodium falciparum e il P. vivax si verificano entrambi, la prevenzione della malaria da falciparum ha la priorità.
A meno che il rischio malaria è definito come dovuto "esclusivamente" ad alcune specie (P. falciparum o il P. vivax), i viaggiatori possono essere a rischio di qualsiasi specie parassita, comprese le infezioni miste. Il P. falciparum è attualmente quasi universalmente resistente alla clorochina e sulfadossina-pirimetamina e non è più specificamente menzionato nella lista dei paesi di seguito riportata; questi due farmaci attualmente non hanno alcun ruolo nella prevenzione o nel trattamento di malaria da falciparum nei viaggiatori.
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Rischio malaria |
Tipo di prevenzione |
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Tipo A | Rischio molto limitato di trasmissione | Solo protezione delle punture di zanzara |
Tipo B | Rischio di malaria da non-falciparum | Prevenzione delle punture di zanzara + chemioprofilassi con clorochina o doxiciclina o atovaquone-proguanil o meflochina (decisa in base alla resistenza ai farmaci, agli effetti collaterali e alle controindicazioni)a |
Tipo C | Rischio di trasmissione da P. falciparum | Prevenzione delle punture di zanzara + chemioprofilassi con atovaquone-proguanil o doxiciclina o meflochina (decisa in base alla resistenza ai farmaci, agli effetti collaterali e alle controindicazioni)a, b |
a) In alternativa, quando viaggiano in aree rurali con basso rischio di infezione da malaria, la prevenzione delle punture di zanzara può essere combinata con trattamento di emergenza stand-by (SBET).
a), b) In alcune aree con malaria multiresistente, la chemioprofilassi meflochina non è più raccomandata. Al momento sono la Cambogia, la Thailandia e la parte sudorientale di Myanmar.
Poliomielite
Nel 2014, l’OMS ha dichiarato che la diffusione internazionale di virus selvaggio della polio costituisce un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale ed ha prodotto delle raccomandazioni temporanee per i viaggiatori internazionali provenienti da Paesi infetti:
Stati in cui circola il virus selvaggio della polio (WPV1) o un virus della polio di derivazione vaccinale (cVDPV1 o cVDPV3)
- Tutti i residenti e i viaggiatori che si fermano per quattro settimane o più, di tutte le età, devono ricevere una dose di vaccino orale bivalente contro la polio o una dose di vaccino inattivato contro la polio da 4 settimane a 12 mesi prima di effettuare il viaggio.
- In caso di viaggio urgente, che non permette di effettuare la vaccinazione da 4 settimane a 12 mesi prima della partenza, il viaggiatore deve ricevere una dose di vaccino contro la polio al momento della partenza.
- Ai viaggiatori deve essere consegnato un certificato di vaccinazione internazionale contro la polio.
- In mancanza del certificato internazionale di vaccinazione contro la polio, al viaggiatore dovrebbe essere impedito di partire (vale sia per viaggi aerei che navali e stradali).
Stati in cui circola un virus della polio di derivazione vaccinale (cVDPV2)
- Tutti i residenti e i viaggiatori che si fermano per quattro settimane o più, devono ricevere una dose di vaccino inattivato contro la polio da 4 settimane a 12 mesi prima di effettuare il viaggio, o in caso di viaggio urgente che non permette di effettuare la vaccinazione da 4 settimane a 12 mesi prima della partenza, il viaggiatore deve ricevere una dose di vaccino contro la polio al momento della partenza.
- Ai viaggiatori deve essere consegnato un documento che attesti tale vaccinazione.
- Alcuni Paesi indenni da polio, richiedono il certificato di vaccinazione contro la polio per emettere il visto o al momento dell’arrivo nel Paese. I viaggiatori devono verificare in anticipo i requisiti sanitari richiesti dal Paese in cui intendono recarsi, consultando il Consolato o l’Ambasciata.
Per approfondire
- WHO - International Travel and Health
- USMAF - Vaccinazioni per i viaggiatori internazionali
- Febbre gialla e malaria - Raccomandazioni OMS per Paese di destinazione.