Il Ministero della Salute, secondo quanto previsto dal Decreto legislativo n. 81 del 2008, partecipa attivamente al coordinamento delle politiche di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

In particolare all’art. 5 comma 1 del decreto legislativo 81/2008 è prevista l’istituzione, presso il Ministero della salute, del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

I compiti del Comitato ex art 5, cosi come definiti dal comma 1 sono:

  • stabilire le linee comuni delle politiche nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • individuare obiettivi e programmi dell’azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • definire la programmazione annuale in ordine ai settori prioritari di intervento dell’azione di vigilanza, i piani di attività e i progetti operativi a livello nazionale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dai comitati regionali di coordinamento e dai programmi di azione individuati in sede comunitaria;
  • programmare il coordinamento della vigilanza a livello nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • garantire lo scambio di informazioni tra i soggetti istituzionali al fine di promuovere l’uniformità dell’applicazione della normativa vigente;
  • individuare le priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori.

Il Comitato è stato ricostituito come autonomo con il Decreto legislativo n. 151 del 2015, che  ha abrogato le disposizioni del DPR del 28 marzo 2013, n. 44  Regolamento per il riordino degli organi collegiali e altri organismi operanti presso il Ministero delle salute (che ne aveva disposto il trasferimento ad un unico organo collegiale denominato Comitato Tecnico Sanitarie) e ha introdotto modifiche alla composizione del Comitato per semplificare per snellire le procedure di designazione, consentendo l’individuazione  dei componenti istituzionali per funzione e non in virtù di designazione nominativa individuale.

Il Comitato è presieduto dal Ministro della Salute ed è composto da:

  • il Direttore Generale della competente Direzione Generale e i Direttori dei competenti uffici del Ministero della salutdue Direttori Generali delle competenti Direzioni Generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
  • il Direttore Centrale per la Prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei Vigili del fuoco e del soccorso pubblico del Ministero dell’interno
  • il Direttore Generale della competente Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
  • il Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
  • quattro rappresentanti delle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano individuati per un quinquennio in sede di Conferenza delle regioni e delle province autonome.

 Al Comitato partecipano, con funzione consultiva, tre rappresentanti dell’INAIL.

Il Comitato è stato ricostituito in data 23 gennaio 2023 dal Ministro della Salute per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro.


Le “Indicazioni operative”  elaborate e condivise all’interno del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono state oggetto dell’Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2022 e assicurano la coerenza alla programmazione dell’attività di vigilanza di INAIL e delle Regioni/ASL, attraverso la definizione, come correttamente riporta il documento,  di linee strategiche e criteri di coordinamento da condividere nei comitati regionali di coordinamento art. 7, declinandole opportunamente in ragione delle caratteristiche del tessuto produttivo, ossia dell’analisi attenta del contesto, in termini epidemiologici, organizzativi e socio-economici, in cui gli organi ispettivi si trovano ad agire,  delle esigenze rilevate nei singoli contesti territoriali, nonché delle dotazioni di personale ispettivo concretamente disponibili.  


Il Progetto Azione centrale CCM Ministero Salute/ INAIL  2022 “Percorso di formazione e monitoraggio sulla sicurezza dei lavoratori in attuazione dell'art.5 Dlgs.81/2008 è strettamente legato alle Indicazioni operative per le attività di controllo e vigilanza e ne rappresenta la concreta attuazione. Il Sistema Istituzionale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, delineato dal D.Lgs. 81/2008, comprende la Commissione di indirizzo e valutazione e Coordinamento Nazionale (art.5), con una proiezione regionale costituita dal Comitato regionale di Coordinamento (art.7) e la Commissione Consultiva permanente (art.6). Tutti vedono la partecipazione al loro interno del mondo istituzionale, delle parti sociali e dei principali istituti del settore che hanno competenze in materia di salute e sicurezza.

La recente Legge 215/21 ha introdotto alcune importanti novità in materia di sicurezza del lavoro che si riflettono sugli assetti e sul quadro delle competenze istituzionali. Tali novità rafforzano la necessità di favorire il coordinamento delle attività di vigilanza per valorizzare la complementarità degli interventi ispettivi a supporto delle strategie di prevenzione e dei programmi di vigilanza nei settori a maggior rischio.

Obiettivo generale dell’Azione Centrale è “Valorizzare gli elementi convergenti dei modelli delle attività di vigilanza ordinaria, integrata e coordinata praticata nei Servizi di prevenzione Asl delle Regioni per la complementarità degli interventi ispettivi a supporto delle strategie di prevenzione nei settori a maggior rischio”. Si articolerà in due obiettivi specifici:

  • recupero ed analisi di esperienze e buone pratiche delle attività di vigilanza ordinaria, integrata e coordinata ai fini della comunicazione e trasferimento nei territori di strumenti e modelli per gli interventi.
  • evoluzione del sistema Previs di INAIL/Regioni per l’analisi dei dati riguardanti la vigilanza e per la condivisione delle informazioni e del trasferimento di soluzioni alle aziende.

Nell’ambito dell’Azione centrale, le aree interessate dalle attività progettuali riguarderanno 2 regioni del Nord (Lombardia ed Emilia-Romagna), 2 del Centro (Toscana e Lazio) e 1 del Sud (Puglia). Ognuna di esse individuerà i Servizi di prevenzione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro delle Asl che andranno a costituire le Unità Operative. È prevista la possibilità, nel corso del progetto, di estendere la partecipazione anche ad altri soggetti istituzionali operanti in materia nello stesso ambito territoriale e società scientifiche. 

È opportuno evidenziare che Ministero della Salute e le Regioni, sono dotati di uno strumento di programmazione, il Piano Nazionale per la Prevenzione (PNP) a cui si raccordano i Piani Regionali di Prevenzione (PRP). L’attuale assetto in materia di sicurezza e salute dei lavoratori e nei luoghi di lavoro è concentrato sul raggiungimento di LEA i Livelli Essenziali di Assistenza che indicano quali sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini.


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Data di pubblicazione: 24 aprile 2023, ultimo aggiornamento 27 aprile 2023

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