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Adiuvante

Una sostanza adiuvante, in un farmaco, è un ingrediente che aumenta o modifica positivamente l'attività degli altri ingredienti. Gli adiuvanti inclusi nei vaccini servono a migliorare la risposta immunitaria nei confronti della malattia per cui si vuole indurre protezione.

Antibiogramma

L'antibiogramma (spesso indicato come ABG) è un esame in vitro, che viene eseguito nei laboratori di microbiologia per verificare e valutare l’efficacia di alcuni antibiotici nei confronti di un certo tipo di batterio. In particolare, si può calcolare la resistenza (R), la sensibilità (S) o la sensibilità intermedia (I) del batterio ad uno specifico antibiotico. Pertanto, l’antibiogramma è un esame molto utile per determinare la terapia più adatta per determinati processi infettivi a partire da materiale biologico prelevato dal paziente (ad esempio urine, escreto o muco), dal momento che esso permette la scelta dell'antibiotico più adatto per una determinata infezione e la dose con cui questo antibiotico deve essere utilizzato per essere efficace nel caso specifico.

Antibiotico

Gli antibiotici sono sostanze prodotte naturalmente da alcuni microrganismi (spesso modificate chimicamente per renderle più stabili), oppure di origine sintetica, in grado di uccidere i batteri o di prevenire la loro moltiplicazione.
Gli antibiotici non sono efficaci contro le infezioni dovute a virus (ad es. raffreddore, influenza e alcuni tipi di tosse e mal di gola).
Gli antibiotici sono indicati nella cura delle infezioni che necessitano di una più rapida guarigione, come quelle a carico delle basse vie respiratorie o dell’apparato urinario o quando esiste un rischio che insorgano delle complicazioni, come avviene soprattutto in persone particolarmente vulnerabil ad esempio anziani, neonati, persone con problemi cardiaci, diabetici, individui con difetti del sistema immunitario.
Non esiste un antibiotico efficace contro tutti i tipi di batteri, ma esistono oltre 15 categorie diverse di antibiotici, che si distinguono per struttura chimica e azione battericida. Uno specifico antibiotico in genere è efficace contro determinati tipi di batteri.

Antibiotici e rischio ambientale

Gli antibiotici, se vengono in contatto con l’ambiente, possono contribuire in modo significativo alla diffusione dell’antibiotico-resistenza, con rischio per gli esseri umani e gli animali. Pertanto, è importante farne un uso corretto e smaltire in modo appropriato (negli appositi contenitori presenti nelle farmacie) gli antibiotici scaduti oppure avanzati da una terapia. La Decisione di Esecuzione (UE) 2015/495 della Commissione del 20 marzo 2015 e la Decisione di Esecuzione (UE) 2018/840 della Commissione del 5 giugno 2018, istituiscono un elenco di controllo delle sostanze, tra cui figurano alcuni antibiotici, da sottoporre a monitoraggio a livello dell’Unione nel settore della politica delle acque, poiché ritenute potenzialmente pericolose. Le sostanze pericolose sono sostanze o gruppi di sostanze tossiche, persistenti nell’ambiente e bio-accumulabili (PBT). Queste informazioni servono a determinare se un corpo idrico risponde a determinati Standard di qualità ambientale (SQA). Si definisce standard di qualità ambientale la concentrazione di un particolare inquinante o gruppo di inquinanti nelle acque, nei sedimenti e nel biota che non deve essere superata, per tutelare la salute umana e l’ambiente. È un valore numerico che garantisce la protezione dell’intero ecosistema acquatico e della salute umana. Alcune sostanze pericolose vengono categorizzate come sostanze prioritarie in base al rischio di inquinamento dell’ambiente acquatico, determinato grazie alle informazioni riguardanti la sua esposizione, come per esempio i volumi di vendita, gli usi e il tipo di emissione nell’ambiente.

Antibiotici come promotori della crescita

Uso di antibiotici negli animali, bandito in Europa dal 2006, con lo scopo di aumentare il tasso di crescita e/o l’efficienza della conversione dei mangimi (l’efficienza con cui gli animali convertono i mangimi in peso, uova o latte).

Antibiotico-resistenza (ABR)

Con il termine antibiotico-resistenza si intende la capacità di un batterio di non risentire dell’azione di un farmaco antibiotico. L’antibiotico-resistenza può essere naturale, detta anche intrinseca (quando il batterio, per caratteristiche proprie, è resistente a un antibiotico), oppure acquisita (quando un batterio si adatta a resistere ad un farmaco antibiotico mediante modifiche del proprio patrimonio genetico indotte da varie cause). L’utilizzo eccessivo degli antibiotici e non corretto nei tempi e/o nelle dosi, o per malattie in cui non sono indicati (ad esempio, le infezioni virali) può indurre lo sviluppo del fenomeno di ABR e ridurne l’efficacia. L’ABR è oggi una delle più gravi minacce contemporanee per la salute pubblica a livello globale. 

Antibiotico-resistenza a molti farmaci (Multidrug resistance, MDR)

Viene definita resistenza multipla agli antibiotici o multi-resistenza quella che interessa più antibiotici appartenenti a classi diverse. Anche in Italia, esistono “super batteri” per i quali può diventare molto difficile trovare una terapia efficace. Difatti, con il tempo questi batteri possono diventare resistenti anche a tutti gli antibiotici disponibili e sono definiti batteri pan-resistenti. Senza antibiotici, si tornerebbe indietro all’epoca “pre-antibiotica” in cui non sarebbero più possibili trapianti d’organo, chemioterapie anticancro, terapie intensive e altre procedure mediche. Le malattie di origine batterica si diffonderebbero, non potrebbero essere più curate e sarebbero quindi più frequentemente mortali. Dal 2001 sul territorio nazionale è attiva la sorveglianza AR-ISS, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, per la raccolta dei dati relativi alla diffusione dell’antimicrobico-resistenza nelle strutture sanitarie.

Antigene

Un antigene è una sostanza in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario come estranea o potenzialmente pericolosa. Gli antigeni in genere sono molecole complesse ad alto peso molecolare, spesso proteine o polisaccaridi, più raramente lipidi; gli acidi nucleici, invece, non presentano mai proprietà antigeniche, a meno che non abbiano subito alterazioni chimiche.

Antigeni batterici

Gli antigeni batterici sono qualsiasi porzione della cellula batterica (proteine, polisaccaridi, lipidi o altre sostanze chimiche) in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario dell’ospite e di indurre una reazione immunologica specifica.

Anticorpi

Nell’uomo, gli anticorpi (o immunoglobuline) sono proteine prodotte da alcune cellule, i linfociti B, appartenenti al sistema di difesa dell’organismo, detto sistema immunitario. Gli anticorpi sono presenti nel sangue, sono prodotti nel corso di una risposta immunitaria e riconoscono antigeni specifici (porzioni specifiche di corpi estranei all’organismo, come virus e batteri, o componenti di cellule tumorali) a cui si legano.

Antimicrobico-resistenza (AMR)

Il termine antimicrobico-resistenza comprende la resistenza, oltre agli antibiotici, anche a farmaci antifungini, antiprotozoari e antivirali. Quindi la AMR riguarda più in generale la resistenza ai farmaci utilizzati per la terapia di diversi tipi di microrganismi. In Italia, il 2 novembre 2017 è stato approvato un Piano per il contrasto dell’AMR (PNCAR, vedi). 


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Data di pubblicazione: 13 dicembre 2019, ultimo aggiornamento 13 dicembre 2019

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