Per visualizzare correttamente il contenuto della pagina occorre avere JavaScript abilitato.
Vai al sito Allattamento
immagine di una mamma che imbocca il bambino

Dal sesto mese di vita compiuto, il latte materno da solo non è più sufficiente a soddisfare i bisogni nutritivi del bambino.
Si può iniziare dunque il cosiddetto svezzamento con l’aggiunta di cibi solidi e semisolidi (biscotti, frutta, minestrine).

In linea generale è il bambino a mostrare quando è pronto ad assaggiare altri cibi: osserva con insistenza i genitori mentre mangiano, allunga le manine verso il piatto e a volte richiede in modo chiaro di voler partecipare al pasto dei grandi.
In questa fase, il bambino è sufficientemente cresciuto da accettare il cucchiaino e gestire la deglutizione di cibi densi.
Nella scelta degli alimenti non ci sono indicazioni rigide.

Cosa fare

Quel che è importante è limitare l'apporto di sale e di proteine in quanto appesantiscono il metabolismo del bambino, possono orientare le sue preferenze future verso un’alimentazione meno sana e predisporre al sovrappeso nelle età successive.
Frutta, verdura, i cibi della famiglia vanno benissimo, purché adattati alla sua capacità di mangiarli.

E’ bene che l’allattamento non venga interrotto in maniera prestabilita: il bimbo può continuare ad essere allattato per tutto il tempo che la mamma e il bambino riterranno opportuno, dopo il primo anno e, se desiderato, anche oltre i due anni di vita.

Infatti anche oltre l’anno di vita, quando il bambino gradualmente inizia a mangiare i cibi della famiglia, il latte materno mantiene tutte le sue proprietà nutritive e immunitarie.


  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 4 ottobre 2019, ultimo aggiornamento 20 marzo 2024

Pubblicazioni   |   Opuscoli e poster   |   Normativa   |   Home page dell'area tematica Torna alla home page dell'area