La dipendenza da sostanze è una patologia con un importante impatto socio-sanitario, con conseguenze dirette e indirette sull'ordine pubblico e sulla spesa sanitaria e sociale e, in quanto tale, oggetto di interventi generici e specifici dello Stato. Le fasce di popolazione più vulnerabili al fenomeno sono i giovani adolescenti.
Il numero stimato nel 2011 dei consumatori di sostanze stupefacenti (intendendo con questo termine sia quelli occasionali sia quelli con dipendenza da uso quotidiano), è pari in Italia a 2.327.335 persone.
Inoltre, accanto a nuove forme di dipendenza come il web e il sesso compulsivo, il gioco d’azzardo patologico (GAP) è il fenomeno più in espansione. La stima della prevalenza di persone affette da GAP nella popolazione generale (15-64 anni) è fra 1,2% e 3%.
Per quanto attiene l’abuso di alcol, nel nostro Paese non esiste ancora una stima ufficiale del numero di alcoldipendenti. Nel 2012, comunque, sono stati presi in carico presso i presidi alcologici territoriali del Servizio sanitario nazionale 69.770 alcoldipendenti (maschi 54.431 femmine 15.339). I giovani al di sotto dei 30 anni rappresentano il 9,1% dell’utenza totale ma i nuovi utenti di questa classe di età sono il 13,7%.
I determinanti dell’uso di sostanze sono numerosi, e possono essere classificati in:
- determinanti ambientali sociali: livello di istruzione, reddito, lavoro, situazione familiare ecc. Tali determinanti innescano condizioni di disagio predisponenti al passaggio dall’uso alla dipendenza da sostanze
- determinanti individuali: conoscenze sul rischio associato alle sostanze e alla sua percezione, capacità di gestione dello stress e le emozioni, capacità.
La prevenzione gioca un ruolo essenziale nell'arginare il fenomeno della dipendenza da sostanze d'abuso e delle dipendenze comportamentali (GAP, sex addiction, internet addiction, shopping compulsivo, etc.). Pertanto è essenziale definire strategie integrate focalizzate sia sulla potenzialità delle capacità personali (ad esempio competenze socio-emotive e relazionali) sia su azioni di conferma e di rinforzo dell’ambiente di vita attraverso i metodi "life skills education" e "peer education".
Macro obiettivo: Prevenire le dipendenze (sostanze, comportamenti) - Quadro logico centrale
Fattori di rischio/Determinanti | Strategie | Obiettivi centrali | Indicatori centrali |
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Percezione del rischio e informazione Stili di vita Empowerment/competenze di individui e operatori | Strategie integrate e interistituzionali (es. Scuola, Sanità) per valorizzare/promuovere (in ambito scolastico ed extrascolastico) le capacità personali dei giovani, in termini di autostima, auto efficacia, resilienza Strategie intersettoriali per prevenire e ridurre il disagio (sociale, familiare) | Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui | Proporzione di istituti scolastici che aderiscono alla progettazione regionale specifica inserita nei programmi integrati di promozione della salute |