Verifica del sistema regionale di prevenzione veterinaria e alimentare *

(*il presente testo riporta gli elementi di sintesi desunti dal rapporto dell’ audit di sistema e pertanto è riferibile alla data in cui tale attività è stata effettuata. Il quadro attuale potrebbe aver subito variazioni)

L’audit di sistema sul Servizio Sanitario Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia per la parte relativa alla prevenzione in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti è stato effettuato dal 29 marzo al 1 giugno 2012, a chiusura del relativo ciclo di audit che ha previsto lo svolgimento di audit nei seguenti settori:

  • Carni (7-8 marzo 2005);
  • Alimentazione animale  (11-13 giugno 2007);
  • Esportazione di alimenti di origine animale  (22-26 febbraio 2010);
  • Pesca e molluschi bivalvi vivi (20-25 giugno 2011);
  • Piano di eradicazione della rabbia (2-3 luglio 2011);
  • Alimenti di origine non animale: settore ortofrutticolo, dei cereali, del caffè, delle bevande alcoliche, della ristorazione e della grande distribuzione (13–16 dicembre 2011).

Nell’ambito delle verifiche del sistema sanitario regionale di prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, l’audit di sistema è finalizzato a descrivere e valutare gli standard operativi dell’autorità regionale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL in relazione ai criteri previsti dal Regolamento CE n. 882/04, nonché il grado di utilizzo degli strumenti di governo del Servizio Sanitario Nazionale previsti dalle norme quadro di riferimento: L. n. 833/78 e DLgs. n. 502/92 e successive modifiche. L’audit ha coinvolto gli uffici della Direzione Centrale Salute, Integrazione Sociosanitaria e Politiche Sociali (DCS) nonché tutte le 6 Aziende per i Servizi Sanitari (ASS) presenti sul territorio regionale, ed in particolare i relativi  6 Dipartimenti di Prevenzione.

Il sistema della programmazione regionale, ivi inclusa la programmazione economico-finanziaria, è basata sulla emanazione di linee annuali per la gestione del SSR. Le “indicazioni per la programmazione aziendale” inerenti la sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria previsti dalla “Linee per la Gestione 2011” sono di rilevante portata strategica e hanno consentito di imprimere un deciso impulso verso l’adeguamento del SSR ai criteri operativi delle autorità competenti, previsto dal Regolamento CE n. 882/04. Per l’ambito della sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria non è previsto un documento di medio-lungo periodo in cui si possano pianificare e sviluppare obiettivi di natura strategica e che impegni l’intero organismo regionale attraverso un processo di condivisione con gli stakeholders. Non è stata definita, inoltre, in modo analitico ed esaustivo la declaratoria delle competenze del Servizio di sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria, anche ai fini della individuazione della responsabilità legale della struttura e delle competenze riferibili a ciascuna unità di personale.

L’organico del Servizio sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria risulta numericamente insufficiente in relazione alla notevole mole di attività correlata alla gestione delle linee di attività del Piano nazione integrato dei controlli in sicurezza alimentare. Difatti non figura personale regionale di ruolo e non è garantita la presenza stabile di almeno un referente/dirigente sanitario regionale per ciascuna delle aree d’intervento principale (area A, B, C del SV e SIAN), esponendo la Direzione ad un reale rischio di turn over del personale sanitario e conseguente azzeramento di know how.

La Regione ha avviato gli audit ai sensi dell’art. 4 (6) del Reg. 882/04 sui servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, ma non ha assicurato, alla data dell’audit, l’attività sui SIAN aziendali.

Il Piano regionale dei controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare 2011 -2014  definisce con chiarezza i programmi di controllo sugli alimenti e assicura la coerenza  dei controlli ufficiali sul territorio regionale.Alcune linee di attività non sono però richiamate, alcuni target non sono in linea con i vincoli normativi e le azioni successive o correlate al controllo ufficiale non vengono menzionate.

A livello aziendale, un apprezzabile allineamento con gli obiettivi forniti dai programmi preventivi consolidati e dal Piano regionale dei controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare da evidenza della capacità di “fare sistema” attraverso la concertazione e una solidale cooperazione.  Tuttavia, le carenze sul grado di raggiungimento di alcuni obiettivi operativi (anagrafi animali, controlli sulla ristorazione e commercializzazione, farmacosorveglianza su grossisti e vendita diretta di farmaci veterinari, piani salmonellosi zoonotiche, PNAA), evidenziate dall’analisi di alcuni flussi informativi, manifestano la non completa adeguatezza dei sistemi di programmazione e di monitoraggio.

Consulta i documenti prodotti per l’attività di audit:


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Data di pubblicazione: 4 dicembre 2012, ultimo aggiornamento 19 marzo 2013

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