Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) rappresenta lo strumento di riferimento per le misure di qualità, efficienza e appropriatezza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), attraverso la disponibilità di informazioni che per completezza, consistenza e tempestività, supportano le Regioni e il Ministero nell'esercizio delle proprie funzioni e, in particolare, il Ministero nella sua funzione di garante dell'applicazione uniforme dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sul territorio nazionale.

NSIS nasce nel 2001 con l’obiettivo di rendere disponibile, a livello nazionale e regionale, un patrimonio di dati, di regole e metodologie per misure di qualità, efficienza, appropriatezza e costo a supporto del governo del SSN, del monitoraggio dei LEA e della spesa sanitaria, condiviso fra i vari livelli istituzionali e centrato sul cittadino.

La corretta progettazione e sviluppo del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) ha richiesto la disponibilità di un linguaggio comune tale da consentire l'interscambio tra il sistema informativo sanitario nazionale e i sistemi infromativi sanitari regionali avvalendosi anche del programma Mattoni del SSN, iniziativa parallela e complementare, avviato nel dicembre 2003 e concluso nel 2007, finalizzato, tra l’altro, a individuare un insieme minimo di informazioni da condividere relativamente ai diversi ambiti assistenziali.

La Conferenza Stato-Regioni ha assegnato al NSIS obiettivi di governo:

  • monitoraggio dello stato di salute della popolazione
  • monitoraggio dell’efficacia/efficienza del sistema sanitario
  • monitoraggio dell’appropriatezza dell’erogazione delle prestazioni in rapporto alla domanda di salute
  • monitoraggio della spesa sanitaria

obiettivi di servizio/comunicazione:

  • disponibilità a livello nazionale di un sistema integrato di informazioni sanitarie individuali
  • facilitazione dell’accesso degli utenti alle strutture e alle prestazioni attraverso strumenti informatici
  • promozione della globalizzazione dell’offerta dei servizi.


NSIS


NSIS si pone a supporto del governo del SSN, del monitoraggio dei LEA e della spesa sanitaria e mette a disposizione strumenti di lettura integrata dei dati, che consentono tra l’altro di: 

  • migliorare l’erogazione delle prestazioni per il cittadino
  • migliorare la programmazione sanitaria
  • migliorare la conoscenza dell’offerta
  • migliorare la conoscenza del fabbisogno
  • monitorare i LEA e la spesa sanitaria
  • monitorare i piani di rientro.

Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) trova il suo fondamento normativo nell’articolo 87 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 – “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)”, ed è attuato attraverso l’Accordo quadro tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 22 febbraio 2001.

L’Accordo del 2001 attribuisce lefunzioni di indirizzo, coordinamento e controllo qualitativo del NSIS  a un organismo paritetico Stato-Regioni, denominato “Cabina di regia per la realizzazione del NSIS”.

Nel mutato quadro costituzionale successivo alla riforma del Titolo V della Costituzione, l’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 stabilisce che per le misure di qualità, efficienza ed appropriatezza del SSN, ci si avvalga del NSIS, istituito presso il Ministero della Salute.

La Legge 13 novembre 2009, n.172 , riconferma la competenza istituzionale, in capo al Ministero della salute, del monitoraggio della qualità delle attività sanitarie regionali, con riferimento ai livelli essenziali delle prestazioni erogate.

Il ruolo cardine del NSIS per il perseguimento degli obiettivi di qualità del SSN viene ribadito nelle successive Intese Stato Regioni, concernenti il “Patto per la Salute 2006” e “Patto per la Salute 2010-2012”. Inoltre, nell’articolo 27 del Dlgs. 6 maggio 2011, n. 68 sul federalismo fiscale è previsto che per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard regionali si faccia riferimento agli elementi informativi presenti nel NSIS.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 7 dicembre 2016, n. 262 “Regolamento recante procedure per l’interconnessione a livello nazionale dei sistemi informativi su base individuale del Servizio sanitario nazionale, anche quando gestiti da diverse amministrazioni dello Stato”, diventa finalmente possibile ricostruire a livello nazionale il percorso dell’assistito tra i diversi setting assistenziali nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali. Il DM Interconnessione definisce infatti le procedure che le diverse amministrazioni dello Stato dovranno applicare per attribuire a tutti gli assistiti del SSN un codice univoco nazionale da utilizzare nei sistemi informativi che rilevano eventi sanitari su base individuale.

Inoltre il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) del 14 luglio 2021 prevede alla Missione 6, Componente 2, l’Investimento 1.3.2 “Infrastruttura tecnologica del MdS, analisi di dati e modello predittivo per garantire i LEA e di sorveglianza e vigilanza sanitaria”, in particolare il sub intervento 1.3.2.2.3 “Implementazione di 4 flussi informativi a livello regionale (riabilitazione territoriale, cure primarie, ospedali di comunità e consultori)” che estendono il perimetro dei flussi NSIS.


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Data di pubblicazione: 8 maggio 2012, ultimo aggiornamento 9 settembre 2024

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