Il Servizio sanitario nazionale Italiano ha disciplinato le modalità di assistenza per la infezione da Hiv attraverso la Legge 135/1990 che individua nei reparti di malattie infettive le strutture deputate alla gestione del paziente con infezione da Hiv.
Il modello assistenziale previsto dalla legge è articolato in:
- ricovero ospedaliero in degenza e diurno (day hospital) per pazienti con quadri clinici acuti
- ambulatorio per pazienti con infezione cronica stabile
- assistenza domiciliare integrata con l’assistenza territoriale e case alloggio per pazienti che necessitano di supporto sia per motivi clinici sia economico-sociale.
Il Piano nazionale di interventi contro l’Hiv e Aids, disposto dalla stessa legge, prevede l’attuazione di interventi di carattere pluriennale riguardanti la prevenzione, l'informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica e il sostegno all'attività del volontariato. Il Piano, approvato nella Conferenza Stato-Regioni 26 ottobre 2017, sottolinea che il modello assistenziale necessita di integrazioni, in relazione all’evoluzione dell’epidemia e all’emergere di nuove condizioni cliniche ed epidemiologiche. In particolare, viene ravvisata la necessità di intervenire con integrazioni sui seguenti temi:
- continuità di cura
- accesso alla terapia antiretrovirale, aderenza e mantenimento in cura
- nuove necessità di cura e di assistenza associate all’invecchiamento della popolazione assistita
- interventi sulla popolazione con coinfezione Hiv/Hcv
- prevenzione attraverso i vaccini
- interventi in merito alla gravidanza
- interventi a favore dei minori con infezione da Hiv.