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Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) hanno, tra gli altri, il compito istituzionale di provvedere alla formazione degli operatori in sanità interni ed esterni ad essi, come definito nella art. 1 del Decreto Legislativo 270/1993 (in parte modificato dal Decreto Legislativo 106/2012). Sono infatti enti di formazione riconosciuti come provider nell’ambito dell’attuale sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) istituzionalizzato dai Decreti Legislativi 502/1992 e 229/1999.

Essi hanno infatti un ruolo fondamentale nella formazione degli operatori a livello nazionale ed internazionale acquisendo, sempre più, il ruolo di punto di riferimento scientifico in ambito veterinario e non solo.

La loro attività di formazione è piuttosto articolata ed è direttamente connessa con la loro mission di promotori della Salute Pubblica, in termini di sicurezza alimentare e di prevenzione delle malattie tra animale e uomo e di benessere animale in termini di sanità e condizioni di vita degli animali stessi. In linea generale, questi obiettivi si esplicano attraverso il controllo della presenza di agenti nocivi ed indesiderati negli alimenti, la prevenzione ed il controllo delle malattie degli animali, l’attività tecnico-scientifica e l’attività di comunicazione e formazione.

Queste ultime infatti rappresentano, per gli IZS, uno strumento strategico di gestione in quanto essenziale per favorire lo sviluppo culturale e professionale del personale proprio e del SSN su tematiche rispondenti all’attualità (malattie infettive, igiene degli alimenti, igiene degli allevamenti e delle produzioni animali, legislazione sanitaria, argomenti orientativo-gestionali, etc) e su situazioni emergenti, nonché per informare ed aggiornare l’utenza in merito a problematiche e temi relativi alla Sanità Pubblica Veterinaria ed alla Sicurezza alimentare.

L’attività didattica segue, infatti, gli operatori impegnati nell’ambito della Sicurezza degli alimenti e della Sanità animale già dai corsi di laurea e di specializzazione, soprattutto in ambito veterinario, in quanto sono stati identificati come enti presso i quali gli studenti possono svolgere parte del tirocinio pre o post laurea e gli specializzandi possono svolgere parte delle ore previste per alcuni corsi di specializzazione (DL.vo 106/2012). A questa attività si va, ovviamente, a sommare la formazione rivolta al personale interno ed esterno, che come abbiamo già detto opera su più livelli, dal locale all’internazionale.

La formazione rappresenta, per gli IZS uno strumento strategico di gestione in quanto essenziale per favorire lo sviluppo culturale e professionale del personale proprio e del SSN, su tematiche rispondenti all’attualità (malattie infettive, igiene degli alimenti, igiene degli allevamenti e delle produzioni animali, legislazione sanitaria, argomenti orientativo-gestionali, etc) e su situazioni emergenti, nonché per informare ed aggiornare l’utenza in merito a problematiche e temi relativi alla Sanità Pubblica Veterinaria ed alla Sicurezza alimentare.

Le attività di formazione degli IZS sono rivolte, come è stato detto, sia al personale interno, che alle figure professionali ed organismi esterni e si articolano in diverse tipologie: seminari, giornate di studio, workshop, conferenze, convegni, corsi di formazione a carattere regionale, nazionale e, frequentemente, internazionale.

Le figure professionali principalmente coinvolte in queste attività sono:

  • veterinari e tecnici della prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali;
  • veterinari liberi professionisti;
  • operatori sanitari del SSN o liberi professionisti, diversi dai veterinari;
  • operatori del settore agricolo-zootecnico;
  • operatori del settore alimentare;
  • studenti

Durante tutti questi anni i servizi di formazione hanno subito modifiche significative, adeguandosi ai cambiamenti in seno alla comunità scientifica a cui essi sono destinati, aggiornando e perfezionando le proprie metodologie didattiche. Difatti oggi la formazione viene erogata sia in modalità tradizionale che attraverso l'ausilio delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Consulta i programmi di formazione degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali:


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Data di pubblicazione: 11 maggio 2010, ultimo aggiornamento 25 gennaio 2017

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