Il Piano Sanitario Nazionale (PSN) 2003-2005

Il PSN 2003 – 2005 (D.P.R. 23 maggio 2003) è il primo piano coerente allo stesso tempo con la logica di cui al citato Decreto Legislativo 662/1996 e con il nuovo assetto istituzionale.
In esso lo Stato prende atto che la sua missione si è significativamente modificata da “pianificazione e governo della sanità” a “garanzia della Salute” per ogni cittadino ed in tale ottica formula i principi fondamentali ma non interviene sul come questi principi ed obiettivi saranno attuati, divenuta questa competenza esclusiva delle Regioni.
Il ruolo dello stato in materia di sanità si trasforma, quindi, da una funzione preminente di organizzatore e gestore di servizi a quella di garante dell’equità sul territorio nazionale.
Al PSN è, pertanto, affidato il compito di delineare gli obiettivi da raggiungere per attuare la garanzia costituzionale del diritto alla salute e degli altri diritti sociali e civili in ambito sanitario. Tali obiettivi si intendono conseguibili nel rispetto dell’ Accordo 8 agosto 2001, come integrato dalle leggi finanziarie per gli anni 2002 e 2003 e nei limiti ed in coerenza dei programmati Livelli Essenziali di Assistenza di cui al DPCM 29 novembre 2001 e successive integrazioni. Tutto questo, peraltro, coerentemente con gli obiettivi e le strategie elaborate a livello europeo e internazionale dai relativi Organismi (UE, OMS e Consiglio d’Europa).

Per rispondere alle esigenze del nuovo scenario, il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 individua:

a) I dieci progetti per la strategia del cambiamento

  1. Attuare, monitorare e aggiornare l'accordo sui livelli essenziali ed appropriati di assistenza e ridurre le liste di attesa 
  2. Promuovere una rete integrata di servizi sanitari e sociali per l'assistenza ai malati cronici, agli anziani e ai disabili
  3. Garantire e monitorare la qualità dell'assistenza sanitaria e delle tecnologie biomediche
  4. Potenziare i fattori di sviluppo («o capitali») della sanità
  5. Realizzare una formazione permanente di alto livello in medicina e sanità
  6. Promuovere l'eccellenza e riqualificare le strutture ospedaliere
  7. Promuovere il territorio quale primaria sede di assistenza e di governo dei percorsi sanitari e socio-sanitari
    7-bis. Potenziare i Servizi di urgenza ed emergenza
  8. Promuovere la ricerca biomedica e biotecnologica e quella sui servizi sanitari
  9. Promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica sulla salute
  10. Promuovere un corretto impiego dei farmaci e la farmacovigilanza

b) Gli obiettivi generali del servizio Sanitario Nazionale:

  1. La promozione della salute
  2. L'ambiente e la salute
  3. La sicurezza alimentare e la sanità veterinaria
  4. La salute e il sociale

Per dare attuazione concreta ai principi espressi nel Piano, per il triennio indicato sono stati stipulati con le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano accordi che definiscono gli indirizzi progettuali cui attenersi per accedere ai finanziamenti previsti dall’ art. 1 co. 34bis della legge 662/1996

Di seguito è possibile consultare il contenuto degli Accordi, delle Intese e delle assegnazioni delle risorse per i seguenti anni:

 Il PSN 2006-2008

Il Piano Sanitario Nazionale 2006 – 2008 si sviluppa in un contesto delineato dall’Intesa Stato Regioni 23 marzo 2005 di cui fa propri gli obiettivi di salute ponendosi con ciò sulla scia del Piano precedente, confermando, tra l’altro, al 2008 il Piano Nazionale per la Prevenzione 2005 – 2007 di cui alla citata intesa.
Il nuovo Piano, nel riaffermare i principi di uniformità delle prestazioni sanitarie e di equità del sistema da intendersi non come capacità di dare “tutto a tutti” ma di assicurare ciò che è necessario per annullare le disuguaglianze sociali e territoriali esistenti, prende atto del divario strutturale e qualitativo tra le diverse regioni, si fa carico delle modifiche rilevanti avvenute nel quadro epidemiologico e demografico del Paese e dei nuovi bisogni socio-sanitari che ne conseguono, recepisce le ricadute dell’evoluzione scientifica e tecnologica collocando i suoi obiettivi e le sue strategie all’interno del contesto socio-economico del Paese. 

Nel fare propri gli obiettivi di salute già individuati nel PSN 2003 – 2005, al fine di aumentare l’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario Nazionale, il Piano si propone di: 

  • incardinare sempre più la sanità italiana nel contesto europeo;
  • promuovere nuove forme di mutualità fra le regioni ed il governo della mobilità attraverso accordi fra regioni per ottimizzare e qualificare le prestazioni di alta specialità e promuovere, nel contempo, l’autonomia regionale nella produzione di medio-bassa complessità;
  • garantire ed aggiornare i LEA;
  • potenziare le azioni di prevenzione sanitaria e di promozione della salute;
  • riorganizzare le cure primarie attraverso un maggiore e più efficace coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta nel governo della domanda e dei percorsi sanitari;
  • spingere le Regioni, sulla base di specifiche intese, a sviluppare reti assistenziali sovraregionali o nazionali laddove la complessità e/o i costi della risposta lo giustifichino (malattie rare, reti trasfusionali, trapianti etc.);
  • potenziare l’integrazione socio-sanitaria intesa come fondamentale completamento, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, dell’azione del sistema diagnostico – terapeutico vero e proprio del Servizio Sanitario Nazionale;
  • recuperare il ritardo accumulato nella realizzazione di strutture per le cure palliative.

In questo complesso disegno strategico trovano collocazione temi fondamentali in parte gia presenti nel precedente Piano quali: 

  • la promozione dell’innovazione e della ricerca 
  • la valorizzazione del “terzo settore”
  • la qualificazione delle risorse umane
  • il governo clinico
  • la salute della donna e del bambino
  • la non autosufficienza 
  • la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
  • l’ambiente.

 Il Patto per la Salute 2006

Il 28 febbraio 2006 viene siglato un accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano denominato “Patto per la salute”.
In tale documento si prende atto delle criticità comunque esistenti all’interno del sistema, sebbene più marcate in alcune aree del Paese e della potenzialità di recupero di efficienza conseguibili attraverso un’azione congiunta dello Stato e delle Regioni, pur rimanendo ciascuno nelle aree di propria competenza.
Al fine di cogliere tali potenzialità, il Patto affronta una serie di tematiche di importanza particolare per la funzionalità e l’efficienza del SSN sia sotto il profilo economico finanziario che sotto quello più strettamente tecnico. Si conviene, quindi , sulla necessità di ricondurre sotto controllo la spesa sanitaria,individuando meccanismi concordati di monitoraggio, di dare certezza di risorse per il Servizio Sanitario Nazionale su un arco pluriennale e, nel contempo di sostenere le azioni necessarie ad elevare la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni attraverso azioni di miglioramento che spaziano dall’ammodernamento tecnologico con la messa a disposizione di ulteriori risorse, all’implementazione delle cure primarie e alla rimodulazione dell’offerta ospedaliera.

Di seguito è possibile consultare il contenuto degli Accordi, delle Intese e delle assegnazioni delle risorse per i seguenti anni:


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Data di pubblicazione: 17 novembre 2009, ultimo aggiornamento 17 novembre 2009

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