Ad oggi tra i criteri di etichettatura particolare rilievo assume la presenza non intenzionale di sostanze o prodotti che provocano allergie alimentari, ancora oggetto di dibattito in sede Comunitaria. Ciò comporta un uso diffuso dell’etichettatura precauzionale che ostacola in modo significativo le scelte alimentari, dal momento che non è possibile stimare la portata effettiva degli allergeni presenti in un prodotto.
Risulta necessario, sulla base dei dati disponibili e dei metodi analitici, stabilire dosi di riferimento clinicamente significative per i residui di allergeni negli alimenti considerando che non solo i consumatori allergici ma anche l'industria alimentare, nonché gli organi di vigilanza, trarrebbero beneficio dall’individuazione di valori soglia per determinati allergeni nel contesto di una gestione efficace degli stessi.
A tale riguardo il Ministero della salute ha istituito un apposito Tavolo tecnico per l’individuazione di valori soglia di taluni allergeni alimentari. rinnovato con il decreto del 28 febbraio 2023.