Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità, predispone dal 2006 il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti, finalizzato alla programmazione e al coordinamento delle attività di controllo svolte in questo specifico settore da parte delle Autorità sanitarie regionali e provinciali, in applicazione sia della normativa quadro del settore degli OGM, i regolamenti comunitari nn. 1829/2003 e 1830/2003 sia del regolamento UE 625/2017.

L’attuazione del Piano nazionale, nell’ambito delle competenze proprie del Ministero, rappresenta tra l’altro un utile strumento per il raggiungimento degli obiettivi in materia di sicurezza alimentare nel settore degli alimenti geneticamente modificati.

Risultati

Con l’anno 2021 continua la programmazione del piano nazionale di controllo ufficiale per ricercare la presenza di OGM negli alimenti, ancora caratterizzata dall’emergenza pandemica da Covid 19. Ciò nonostante le Regioni e Province autonome hanno dato attuazione al Piano nazionale effettuando i controlli ufficiali stabiliti attraverso le Autorità sanitarie locali, ciascuna per le rispettive competenze.  Pertanto, anche per l’anno 2021, la valutazione generale dei risultati è positiva.

In particolare esaminando i dati relativi al territorio, per un numero totale di campioni prelevati e analizzati pari a 628, la percentuale di quelli positivi è stata del 3%, senza riscontro di non conformità. Ciò conferma sempre di più sia la consapevolezza crescente degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.

L’attività all’importazione, condotta ancora per il 2021 dai PCF è stata caratterizzata 66 campionamenti effettuati, di cui 3 campioni sono risultati non regolamentari con la conseguente attivazione del sistema di allerta RASFF.

Al riguardo si ribadisce l’importanza che i PCF rivestono in qualità di prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi terzi, pertanto detta attività di controllo deve essere rafforzata.

Altro ruolo fondamentale nella attività di controllo viene svolto dai laboratori pubblici.            

Anche nel 2021 queste strutture sono state impiegate nelle attività di analisi molecolari dei tamponi Covid 19. Pertanto, nonostante l’impegno dimostrato per il 2021, l’invito è quello di completare il processo di espansione dell’attività analitica di screening e a potenziare l’attività analitica accreditata anche per la rilevazione e quantificazione di eventi GM autorizzati sul mercato europeo.

Concludendo, tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2021, si può confermare che sul mercato italiano la presenza di OGM autorizzati nei prodotti alimentari continua ad essere decisamente limitata e a concentrazioni estremamente basse, inferiori al limite di quantificazione, e che i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente vengono rispettati

Consulta

Relazioni Piano nazionale OGM anni precedenti


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Data di pubblicazione: 10 ottobre 2008, ultimo aggiornamento 30 maggio 2023

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