Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità, predispone dal 2006 il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti, finalizzato alla programmazione e al coordinamento delle attività di controllo svolte in questo specifico settore da parte delle Autorità sanitarie regionali e provinciali, in applicazione sia della normativa quadro del settore degli OGM, i regolamenti europei nn. 1829/2003 e 1830/2003 sia del regolamento UE 625/2017.

L’attuazione del Piano nazionale, nell’ambito delle competenze proprie del Ministero, rappresenta tra l’altro un utile strumento per il raggiungimento degli obiettivi in materia di sicurezza alimentare nel settore degli alimenti geneticamente modificati.

Risultati

Con l’anno 2023 inizia il nuovo triennio di programmazione del piano nazionale di controllo ufficiale per ricercare la presenza di OGM negli alimenti, in atto per gli anni 2023-2027.

Le Regioni e Province Autonome hanno mantenuto la loro costante attenzione verso il controllo degli OGM negli alimenti, pertanto, anche per l’anno 2023 la valutazione generale dei risultati è positiva.

In particolare esaminando i dati relativi al territorio, per un numero totale di campioni prelevati e analizzati pari a 635, la percentuale di quelli positivi rimasta anche per quest’anno del 2,7%, senza riscontro di non conformità. Ciò conferma sempre di più sia la consapevolezza crescente degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.

L’attività all’importazione condotta dai PCF ha evidenziato, rispetto all’anno precedente, un lieve aumento nei controlli condotti con 119 campionamenti, per i quali non si sono avute non conformità, rispetto ai 113 dell’anno 2022.

Al riguardo, si ribadisce l’importanza che gli uffici di frontiera rivestono in qualità di prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi extra UE. Il loro contributo è fondamentale per la realizzazione di quanto programmato, non soltanto per i controlli sulle partite di prodotti a base di riso provenienti dalla Cina, ma anche su altre matrici alimentari di interesse per la ricerca di OGM e provenienti da Paesi extra UE.

Altro ruolo fondamentale nelle attività di controllo ufficiale viene svolto dai laboratori pubblici.            

Anche nel 2023 nonostante l’impegno dimostrato, l’invito per i laboratori è quello di completare il processo di espansione dell’attività analitica di screening e di potenziare l’attività analitica accreditata per la rilevazione e quantificazione di eventi GM autorizzati sul mercato europeo.

Concludendo, tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2023, si può confermare che sul mercato italiano nei prodotti alimentari la presenza di OGM autorizzati negli alimenti continua ad essere decisamente limitata e a concentrazioni estremamente basse, inferiori al limite di quantificazione, e che vengono rispettati i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente.

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Data di pubblicazione: 10 ottobre 2008, ultimo aggiornamento 7 febbraio 2025

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