Rapporto SDO 2023
Lo “Short Report SDO 2023”, a cura dell’Ufficio 6 della ex Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, è una pubblicazione basata sui dati contenuti nel flusso nazionale della Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO), che descrive le principali evidenze sull’attività di ricovero ospedaliero registratasi nell’anno 2023 in Italia.
Lo “Short Report”, pur sintetico, rappresenta una prima analisi dell’attività ospedaliera dell’anno 2023 in grado di offrire elementi utili per la lettura, in chiave sia epidemiologica che gestionale, del ricorso al ricovero ospedaliero, consentendo anche confronti a livello regionale. La pubblicazione è articolata in capitoli descrittivi delle principali evidenze emerse dall’analisi dei dati di assistenza ospedaliera; l’approfondimento dell’analisi verrà pubblicato nel consueto rapporto annuale (Rapporto SDO 2023), che non appena disponibile verrà messo a disposizione in queste pagine.
Nel 2023 in Italia si conferma la tendenza alla ripresa dei ricoveri ospedalieri già emersa a partire dal 2021, dopo la contrazione osservata nel 2020 a causa degli effetti della pandemia da SARS-CoV-2, anche se i volumi dei ricoveri prodotti risultano ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici.
Nel 2023 le schede SDO trasmesse dalle Regioni, comprensive di quelle relative ai neonati sani, sono state pari a 7.958.907 (+4,1% rispetto al 2022).
In generale, si evidenzia un incremento, rispetto all’anno precedente, delle ospedalizzazioni in tutti i regimi di ricovero (ordinario e day hospital - DH), sia per acuti che per post-acuti: trattasi complessivamente di 7.672.987 schede (escludendo ovviamente quelle relative ai neonati sani), +4,3% rispetto al 2022 e -6,4% rispetto al 2019; circa il 95% delle schede è riferita a ricoveri per acuti.
Nel 2023 il volume di giornate e accessi diurni, pari a 53.955.975, aumenta di circa il +2,9% rispetto al 2022 (-6,5% rispetto al 2019).
La degenza media per acuti in regime ordinario nel 2023, pari a 7,1 giorni, diminuisce lievemente rispetto al 2022 (7,2), dopo l’aumento registrato nel periodo pandemico (7,5 nel 2020). Nel 2013 era pari a 6,8 giorni, ed è rimasta pressoché costante fino al 2019 (7,0).
Il tasso di ospedalizzazione (standardizzato per età e sesso) negli ultimi 10 anni mostra un andamento di costante decremento fino al 2019. In particolare, il tasso:
- era pari a 148,9 nel 2013
- è sceso a 123,9 nel 2019
- ha subìto un brusco crollo nel 2020, raggiungendo il valore più basso mai rilevato (99,0 ricoveri per 1.000 abitanti)
- ha registrato una ripresa nel 2021 (108,2 per 1.000), che è continuata nel 2022 (112,8 per 1.000) e nel 2023 (117,5 per 1.000).
Con riferimento alla mobilità per acuti in regime ordinario, dopo una riduzione del fenomeno registrata nel 2020, si è osservato un ritorno alla situazione pre-pandemica già nel 2022, confermato anche nell’anno in esame. In particolare, nel 2023 l’8,5% dei ricoveri è stato effettuato in regione diversa da quella di residenza del paziente; la quota è tornata ai livelli del 2019 (8,3%), dopo essere scesa a 7,2% nel 2020, con una lieve ripresa nel 2021 (7,8%) e nel 2022 (8,3%).
Con riferimento all’appropriatezza organizzativa, nel 2023 si segnalano alcuni indicatori in miglioramento:
- la degenza media preoperatoria è pari a 1,60 giorni, mediamente in diminuzione nell’ultimo decennio, con qualche eccezione: era pari a 1,75 nel 2013, 1,64 nel 2019, 1,76 nel 2020, 1,69 nel 2021 e 1,61 nel 2022.
- la percentuale di dimissioni da reparti chirurgici con DRG medico (ricoveri a rischio di inappropriatezza) si attesta al 23,15%. Il trend di tale indicatore mostra una costante riduzione (ad eccezione del 2020): nel 2013 era pari al 29,97%, nel 2019 è sceso al 26,65%, per salire al 27,04% nel 2020 e riprendere il trend di discesa dal 2021 (24,73%) e nel 2022 (24,01%).
Per maggiori informazioni, consulta:
- Short Report SDO 2023, a cura dell'Ufficio 6 della ex Direzione generale della programmazione sanitaria.
Consulta i rapporti degli anni precedenti: