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Capsule solubili per lavatrici, le nuove norme per proteggere i bambini in vigore dal 1° gennaio 2016

Le capsule colorate per lavatrice sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni, in quanto sono più facili da usare rispetto ai tradizionali prodotti di lavaggio. Tuttavia, esse attraggono anche i bambini, che possono accidentalmente ingerirle, scambiandole per giocattoli o dolci e andare incontro ad avvelenamento.

Per proteggere i bambini, la Commissione e gli Stati membri hanno deciso nel dicembre 2014 di presentare con urgenza nuove misure di sicurezza sui detergenti liquidi in imballaggi solubili. Tra le varie misure, a partire da giugno 2015, i produttori devono garantire che l'imballaggio solubile contenga un agente repulsivo, che porti i bambini a sputare la capsula entro sei secondi.

Le capsule immesse sul mercato prima del giugno 2015 possono essere vendute fino alla fine del 2015. Dal 1° gennaio 2016 tutti i prodotti sul mercato dovranno rispettare pienamente le nuove regole.

Analogamente alle capsule per lavatrice, possono essere ingeriti accidentalmente dai piccoli anche l’olio da lampada e i combustibili leggeri per griglia, in particolare dai bambini tra 1 e 3 anni. Nel 2010 le restrizioni esistenti nel regolamento Reach sono state rinforzate con nuovi requisiti di etichettatura e confezionamento, per sensibilizzare il consumatore sui rischi di queste sostanze chimiche. I requisiti riguardano avvertenze chiare che:

  • limitano la dimensione di confezionamento ed imballaggio
  • rendono meno attraenti le capsule per i bambini.

Una valutazione dell'Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) dimostra che, dopo le ultime disposizioni in materia di etichettatura ed imballaggio, l'avvelenamento da queste sostanze è notevolmente diminuito nell'Unione europea.

La normativa comunitaria

La modifica del Regolamento CLP sulle sostanze e miscele pericolose (Regolamento (UE) n. 1297/2014) introduce misure di sicurezza supplementari per i detersivi liquidi per bucato contenuti in capsule solubili, come: utilizzare di un agente dal sapore amaro per scoraggiare i bambini quando mettono la capsula in bocca e rendere la confezione più difficile da aprire. Inoltre, la confezione deve rendere ben visibile l’avvertenza che tali prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini. Queste nuove regole sono il risultato della cooperazione tra Stati membri, Commissione e Industria. Un certo numero di aziende ha preso una posizione pro-attiva, rafforzando l'imballaggio esterno del prodotto già prima che il regolamento diventasse obbligatorio. Vedi la campagna dell'OECD.

Dal 2000, la normativa comunitaria ha vietato gli oli colorati e profumati e ha richiesto che i contenitori per oli per lampade e accendigrill combustibili dovessero essere muniti di chiusure di sicurezza per bambini. Nel 2009 la Commissione Europea ha introdotto nuovi requisiti di etichettatura e imballaggio, secondo il regolamento Reach (Regolamento (CE) n. 1907/2006), come ad esempio: avvertenze più chiare, limitazione delle dimensioni dell’imballaggio e del confezionamento, rendendole meno attraenti per i bambini. Secondo una valutazione, da parte dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), pubblicata nel luglio 2015, il numero di avvelenamenti è stato ridotto del 9% l'anno per quanto riguarda gli oli per lampade e del 15% per i combustibili più leggeri per griglia e le nuove misure erano state messe in pratica a partire dal 2010. Un riduzione complessiva del 75% può essere prevista entro il 2020.

Fonte: Commissione europea, news 18 dicembre 2015

Per approfondire:



Data di ultimo aggiornamento 29 dicembre 2015


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