Malattia batterica causata da Mycobacterium bovis e Mycobacterium caprae, colpisce l'uomo e gli animali e si presenta con decorso per lo più cronico depauperante, è caratterizzata da processi produttivi di tipo granulomatoso con formazione di noduli (tubercoli) e di processi essudativi.
La TBC è classificata come malattia della lista B dell'Office International des Epizooties (OIE) e viene considerata come patologia con effetti socio-economici e di salute pubblica di notevole rilevanza e con impatto potenzialmente significativo nei confronti del commercio internazionale di animali e prodotti animali.
La malattia è presente in alcuni territori dell’Italia, prevalentemente al sud, dove risulta di difficile eradicazione per le caratteristiche intrinseche del microorganismo in termini di resistenza all’ambiente esterno e per la tipologia di allevamento improntato alla monticazione e transumanza.
Negli ultimi anni, grazie agli interventi normativi, l’attività di formazione sul campo e l’implementazione di sistemi atti alla verifica puntuale dell’attività svolta sul territorio, si è assistito ad un miglioramento della situazione epidemiologica con riduzione del numero di focolai.
Serbatoio epidemiologico: Il bovino è considerato l’ospite naturale e serbatoio principale della malattia, tuttavia è dimostrato che alcune specie selvatiche possono fungere da reservoir per M. bovis/M. caprae. In particolare il tasso, il cinghiale (Hardstaff et al. 2014, Res. Vet. Sci. 97: S86-S93) e il cervo (Fink et al. 2015, Emerg. Inf. Disease 21: 464-467).
In Italia cervo e cinghiale sono stati descritti con il ruolo di spill over “ospiti accidentali” di M. bovis (Serraino et al. 1999. J. Clin. Microbiol. 37: 2766-2771; Chiari et al. 2016) con trasmissione da bovini infetti. E’ stato inoltre descritto un caso di TB nel capriolo (Balseiro et al. 2009)
Annualmente si elabora un Piano di Eradicazione per la Tubercolosi bovina e bufalina, presentato alla Commissione europea per l’approvazione ed il cofinanziamento, che prevede l’esecuzione di controlli negli allevamenti di bovini e bufalini, annuali per i territori non ufficialmente indenni, con cadenze diverse per i territori ufficialmente indenni; viene inoltre effettuata l’ispezione presso gli impianti di macellazione
Data di ultimo aggiornamento: 3 gennaio 2025