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Anemia infettiva degli equidi (AIE)

immagine di cavalli


Malattia

Che cos'è

L’anemia infettiva degli equidi (AIE) è una malattia virale causata da un Lentivirus della famiglia Retroviridae ed ampiamente diffusa nel mondo che colpisce tutti gli equidi domestici e selvatici (cavallo, asino, mulo, bardotto e zebra) con importanti danni, soprattutto di tipo economico, per il comparto. L’AIE è una malattia denunciabile secondo il Regolamento di Polizia Veterinaria (D.P.R. 320/54) e notificabile all’OIE. Non esistono vaccini o trattamenti specifici per questa malattia. Nei soggetti infetti il virus persiste nei leucociti per tutta la vita.

Il decorso della malattia può essere acuto, cronico o inapparente con possibilità di episodi di riacutizzazione.

In presenza di forme acute i possibili segni clinici sono:

  • febbre (con temperatura oltre i 40°C)
  • depressione
  • trombocitopenia
  • anemia
  • petecchie emorragiche sulle mucose
  • edema alle parti distali degli arti
  • debolezza/atrofia muscolare

La trasmissione avviene tramite i ditteri Tabanidi (gen. Tabanus) e i Muscidi ematofagi (Stomoxys calcitrans), insetti ematofagi riconosciuti come vettori meccanici del virus; la maggiore presenza di questi insetti nella tarda estate ed in autunno favorisce la comparsa di nuovi casi d’infezione, che per questo motivo può assumere un andamento stagionale.

Negli ultimi anni, sembra che la via di trasmissione principale dell‘infezione sia la via iatrogena attraverso l'uso di aghi o strumenti veterinari, finimenti ed attrezzature per la mascalcia contaminati da sangue infetto o a seguito di trasfusioni con emoderivati di animali infetti. Il virus dell'anemia infettiva equina può essere anche trasmesso attraverso la via transplacentare dalla madre infetta al feto oppure attraverso il latte nei primi mesi di vita; il virus è stato isolato anche dal seme di stalloni infetti.

Diagnosi

Data l’elevata frequenza di forme asintomatiche, lo strumento diagnostico principale è l’esame sierologico.

  • ELISA è caratterizzato da elevata sensibilità e tempi ridotti di esecuzione ed è impiegata come metodo di screening
  • AGID, per le sue caratteristiche di elevata specificità, viene usato per la conferma dei campioni positivi in ELISA ed ai fini degli scambi internazionali;
  • Immunoblotting è un test sierologico molto sensibile e specifico, che può essere impiegato come test di conferma in alternativa all’AGID.

Accanto queste tecniche sierologiche, le metodiche molecolari possono costituire un valido ausilio diagnostico per l’identificazione di soggetti in fase acuta di infezione o per condurre approfondimenti diagnostici ed epidemiologici volti allo studio della possibile origine dei ceppi virali circolanti.

Dati epidemiologici

In Europa e nel mondo l'anemia infettiva equina è diffusa in tutto il mondo, ad eccezione di pochi paesi.

In Italia l’AIE è presente dal 2007 e durante questi anni sono stati emanati diversi piani di sorveglianza della malattia per il controllo dell’infezione nel territorio.

Negli ultimi tempi, grazie all’evoluzione dei piani in funzione dei dati epidemiologici ottenuti ed alle novità introdotte in campo diagnostico, si è assistito ad un sensibile miglioramento della situazione epidemiologica, con una netta riduzione del numero di focolai di malattia.

Oiani di eradicazione e azioni di controllo

Il controllo dell’AIE si effettua tramite esame sierologico annuale dei soggetti presenti in una determinata area o in movimentazione per compravendita, aste, fiere e manifestazioni sportive e nella formazione di assembramenti di animali (come in caso di transumanza o pascoli comuni). Le misure di prevenzione includono il controllo dei vettori per ridurre la possibilità di trasmissione e l’applicazione di corrette prassi igieniche nell'utilizzo di strumenti sanitari per limitare la diffusione del contagio. Nel caso di donazione di emocomponenti (Linea guida per l’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario G.U. n. 25 del 01/02/2016), organi e tessuti è necessario effettuare controlli programmati per stabilire l’idoneità dei donatori.

Per il controllo del vettore dove sono detenuti cavalli si raccomanda di:

  • nel periodo a rischio usare frequentemente repellenti per insetti e riapplicare dopo la pioggia
  • quando possibile, tenere i cavalli all’interno dei box durante la notte
  • eliminare o ridurre al minimo le raccolte di acqua stagnante
  • rimuovere con regolarità il letame negli allevamenti per tenere lontani gli insetti

Nel caso di equidi sieropositivi per AIE si raccomanda di adottare le seguenti misure di biosicurezza:

  • separare gli animali sieropositivi dal resto dell’allevamento ed isolarli in sedi e ricoveri compatibili con le esigenze etologiche degli equidi, permettendo la presenza nella stessa struttura/area anche di più soggetti positivi. L’area destinata all'isolamento potrebbe essere un paddock esterno ed ospitare anche più soggetti sieropositivi, purché sia garantita una distanza minima di 200 metri da ogni altro luogo ove siano tenuti, anche temporaneamente, altri equidi.  Qualora non sia possibile mantenere l'animale in paddock esterno esso dovrebbe essere detenuto in un locale chiuso che, nel rispetto delle esigenze etologiche e di benessere dell'animale, dovrebbe avere almeno le seguenti caratteristiche:
    • reti anti-insetto a porte e finestre
    • presenza di trappole luminose o in alternativa impiego di insetticidi
    • rimozione almeno quotidiana di feci e sostanze organiche
    • canalizzazione delle acque di scarico e dei liquami
    • pulizia, disinfezione e disinfestazione periodica dei ricoveri,
    • pulizia e disinfezione degli strumenti e degli attrezzi utilizzati
  • la movimentazione degli animali sieropositivi dovrebbe essere consentita unicamente per motivi legati alla tutela del benessere animale e preferibilmente nelle ore serali e/o notturne  in considerazione del  ciclo  vitale  diurno  degli insetti vettori, previa disinfestazione con  idonei  insetticidi  dei mezzi di trasporto e degli animali stessi con  sostanze  ad  azione repellente ed insetticida. Il mezzo utilizzato per il trasporto dovrebbe essere nuovamente pulito e disinfestato dopo lo spostamento

Per approfondimenti:

 

Raccomandazioni

  • effettuare un controllo almeno annuale di tutti i soggetti
  • controllare fattrici, stalloni e ruffiani residenti, prima dell’inizio dell’attività riproduttiva
  • controllare i soggetti prima dell’introduzione in un nuovo allevamento
  • sterilizzare tutta la strumentazione per interventi zooiatrici prima e dopo l’uso
  • effettuare controlli specifici programmati sui donatori di sangue, emocomponenti ed organi al fine di certificarne l’idoneità

Data di ultimo aggiornamento: 25 novembre 2021


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