La Malattia di Newcastle (ND), detta anche pseudopeste aviare, è una delle più temute malattie che possono colpire i volatili. All'infezione sono sensibili numerosissime specie di uccelli, tra domestici e selvatici, con variabilità nelle manifestazioni cliniche secondo la specie e il ceppo virale coinvolto. Dagli anni della sua prima comparsa la Malattia di Newcastle si è diffusa a livello mondiale e nel secolo scorso si sono verificate almeno quattro pandemie. Il serbatoio naturale dei Paramyxovirus aviari è rappresentato dagli uccelli selvatici e in particolare dagli uccelli acquatici. L’infezione, per contatto diretto con elevate cariche virali può verificarsi anche nell’uomo determinando congiuntivite, che è il sintomo più comune e si manifesta dopo 24 ore dall’esposizione.
Il ceppo piccione (PPMV-1) si può praticamente considerare endemico nei columbiformi selvatici e non nelle popolazioni di columbiformi domestiche e l’art. 19 del Decreto del Presidente della Repubblica 15 Novembre 1996 n° 657 si applica nei casi che coinvolgono piccioni viaggiatori o uccelli tenuti in cattività, provocati da ogni virus del genere Paramyxovirus tipo 1 (o Avulavirus 1 secondo la recente classificazione) e non solo dal PPMV1 (se con ICPI >0,7).
In Italia è attualmente in vigore il Decreto del Presidente della Repubblica 15 Novembre 1996 n° 657 recante: regolamento per l’attuazione della direttiva 92/66/CEE, che prevede misure comunitarie contro la Malattia di Newcastle.
La profilassi e il controllo della malattia di Newcastle si attuano a vari livelli:
A qualunque livello la profilassi sia applicata è sempre finalizzata a prevenire l’esposizione al virus dei soggetti sensibili e a ridurre il numero dei soggetti sensibili con l’attuazione di un’idonea profilassi indiretta.
La prevenzione dell’introduzione e della diffusione del virus richiede la conoscenza e la considerazione di tutte le possibili vie di trasmissione, incluso il contatto diretto o indiretto con uccelli selvatici. La profilassi indiretta, vaccinazione, nei confronti della malattia di Newcastle prevede essenzialmente l’uso di vaccini vivi e vaccini inattivati.
Data di ultimo aggiornamento: 3 gennaio 2025