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Le febbri emorragiche virali sono un gruppo di malattie di origine virale a carattere sistemico, caratterizzate da esordio improvviso, acuto e spesso accompagnate da manifestazioni emorragiche


immagine dei virus delle febbri emorragiche

Le febbri emorragiche virali sono un gruppo di malattie di origine virale a carattere sistemico, caratterizzate da esordio improvviso, acuto e spesso accompagnate da manifestazioni emorragiche.

Gli agenti eziologici responsabili sono dei virus a RNA, differenti tra di loro, la cui sopravvivenza è garantita da serbatoi naturali, come gli animali o gli insetti. Gli uomini non sono serbatoi naturali, ma possono essere infettati attraverso il contatto con animali infetti o insetti vettori. Per alcuni di questi virus, dopo la trasmissione accidentale, può avvenire la trasmissione interumana, creando focolai epidemici o epidemie di ampie dimensioni. Sebbene alcuni di questi virus causino delle patologie lievi, molti provocano malattie gravi e spesso mortali, per le quali, nella maggior parte dei casi non esiste terapia.

Le malattie possono essere causate da virus appartenenti a:

Le malattie si verificano ampiamente nelle regioni tropicali e subtropicali.
Le febbri emorragiche di Ebola e di Marburg e la febbre di Lassa si manifestano nell’Africa subsahariana.
La febbre emorragica Congo Crimea si verifica nelle steppe dell’Asia centrale e nell’Europa centrale, così come in Africa meridionale e nell’Africa tropicale.
La febbre della valle del Rift è frequente in Africa e si è recentemente diffusa in Arabia Saudita e Yemen.

Per approfondire

I virus che causano le febbri emorragiche sono trasmessi da zanzare (dengue, febbre gialla, febbre della Valle del Rift-RVF), zecche (febbre emorragica Congo Crimea-CCHF), roditori (hantavirus, Lassa) o pipistrelli (Ebola, Marburg).

Per quanto riguarda i virus Ebola e Marburg, gli uomini si infettano dal contatto con tessuti di primati malati (vari tipi di scimmie) ed altri mammiferi, ma la maggior parte delle infezioni umane sono derivate da un contatto diretto con i fluidi corporei o le secrezioni di pazienti infetti.

Gli uomini che si ammalano della CCHF, solitamente diventano infetti attraverso il morso di una zecca, ma possono anche contrarre il virus attraverso un contatto diretto col sangue ed altro materiale infetto derivato dal bestiame o da pazienti infetti.

La febbre della Valle del Rift può essere acquisita o attraverso la puntura di zanzare o per diretto contatto col sangue o con i tessuti di animali infetti (soprattutto pecore) incluso il consumo di latte non pastorizzato.

Il virus della febbre da Lassa virus è veicolata da roditori e trasmessa da escreti sia come aerosol o per diretto contatto. Alcune febbri emorragiche virali sono amplificate negli ospedali per trasmissione nosocomiale tramite procedure non sicure, l’uso di materiale medico contaminato (incluse siringhe ed aghi) ed esposizione non protetta a fluidi corporei contaminati.

Le febbri emorragiche sono infezioni virali severe ed acute, generalmente con esordio febbrile acuto, malessere, mal di testa e mialgia, seguita da faringite, vomito, diarrea, esantema e manifestazioni emorragiche.

Il decorso è fatale nella maggior parte dei casi (più del 50%).

Il trattamento varia da una malattia all'altra.

Per approfondire consulta le schede:


Precauzioni

Evitare le esposizioni a zanzare e zecche ed il contatto con roditori, primati non umani o pipistrelli. Evitare il latte non pastorizzato.

Profilassi

Nessuna (eccetto che per la febbre gialla).

Rischio per i viaggiatori

Molto basso per la maggior parte dei viaggiatori. Tuttavia possono essere esposti al rischio di infezione i viaggiatori di zone rurali o aree forestali in paesi o aree a rischio.


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Le informazioni pubblicate in "La nostra salute" non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.

Data di pubblicazione: 9 luglio 2015, ultimo aggiornamento 23 maggio 2021