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Valutazione del rischio

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Il rischio è la funzione della probabilità e della gravità di un effetto nocivo per la salute conseguente alla presenza di un pericolo. In sicurezza alimentare, ad esempio, il pericolo è rappresentato da un agente biologico, chimico o fisico contenuto in un alimento o mangime, o la condizione in cui un alimento o un mangime si trova, in grado di provocare un effetto nocivo sulla salute.

Il processo di valutazione del rischio è costituito da 4 fasi:

  1. Individuazione del pericolo: identificazione degli effetti sulla salute, noti o potenziali, associati a un particolare agente
  2. Caratterizzazione del pericolo: valutazione qualitativa e/o quantitativa della natura degli effetti avversi associati con agenti biologici, chimici e fisici che possono essere presenti negli alimenti
  3. Valutazione dell’esposizione al pericolo: valutazione qualitativa e/o quantitativa del probabile grado di assunzione
  4. Caratterizzazione del rischio: integrazione dei dati di identificazione e caratterizzazione del pericolo e di valutazione dell'esposizione, in una stima degli effetti negativi che possono verificarsi in una data popolazione, comprese le incertezze concomitanti.

La valutazione del rischio deve essere: indipendente, obiettiva, trasparente, basata sulle informazioni e sui dati scientifici disponibili.

La raccolta di dati precisi e attendibili rappresenta un requisito fondamentale per la valutazione e la tempestiva gestione dei rischi, che devono essere basate sulla disponibilità delle informazioni, aggiornate e confrontabili, sui pericoli riscontrati nella catena alimentare e sul consumo di alimenti.
Questo è di particolare importanza, soprattutto, in occasione del riscontro di un nuovo pericolo nella catena alimentare, per effettuare una valutazione del rischio rapida e attendibile, al fine di aiutare i responsabili della gestione del rischio ad adottare i provvedimenti e le azioni più adeguate alle circostanze per la tutela dei consumatori.

La valutazione del rischio consente agli scienziati di elaborare raccomandazioni per la prevenzione o la riduzione dei pericoli nella catena alimentare. Pertanto gli enti di valutazione del rischio procedono, in genere, anche all’individuazione di possibili misure preliminari di mitigazione del rischio e valutano anche i possibili effetti derivanti dall’applicazione di queste ultime.
I risultati della valutazione del rischio costituiscono la base scientifica per la formulazione e la revisione delle norme sulla sicurezza alimentare nonché per il controllo e la sorveglianza.

La strategia globale di intervento “sicurezza dai campi alla tavola” implica una valutazione di tutti gli aspetti direttamente o indirettamente correlati alla sicurezza degli alimenti e dei mangimi, quali, in particolare, la sanità e il benessere animale, la sanità delle piante e la tutela dell'ambiente.

In Italia la Sezione per la sicurezza alimentare del CNSA esegue la valutazione del rischio e formula pareri scientifici in materia di sicurezza alimentare.
Il CNSA si avvale della collaborazione degli organismi scientifici nazionali denominati Organizzazioni competenti (ex art. 36 del Reg. (CE) n. 178/2002, ed eventualmente di istituti di ricerca di livello nazionale di comprovate competenze.

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Data di ultimo aggiornamento 20 ottobre 2022



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