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Finanziamento di associazioni e fondazioni che svolgono attività di ricerca scientifica in ambito sanitario

immagine raffigurante le mani di un ricercatore che appunta i risultati di alcune analisi di laboratorio

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 ottobre 2016 aggiorna l'elenco delle associazioni e fondazioni che possono ricevere contributi e liberalità fiscalmente deducibili. Il DPCM è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 290 del 13 dicembre 2016.

Il Ministero della salute propone l’inclusione nel DPCM di associazioni e fondazioni che svolgono o promuovono attività di ricerca scientifica in ambito sanitario. 

La legge 23 dicembre 2005, n. 266 (articolo 1, comma 353) prevede infatti che le società e gli altri soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle societàpossono dedurre integralmente dal proprio reddito i fondi trasferiti per il finanziamento della ricerca, a titolo di contributo o liberalità, in favore, tra l'altro, di fondazioni e associazioni regolarmente riconosciute aventi per oggetto statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica individuate con DPCM, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministro della salute.

In sede di prima applicazione della legge è stato emanato il DPCM 8 maggio 2007, sottoposto a revisione annuale, a cui è seguito il DPCM del 4 febbraio 2015 ed ora il DPCM del 31 ottobre 2016.



Data di ultimo aggiornamento 24 gennaio 2017


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