Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in tutto il mondo nell’uomo e nella donna: si stima infatti che esse provochino circa 17,9 milioni di morti ogni anno, pari al 31% di tutti i decessi, principalmente per infarto e ictus. Per ridurre la mortalità per malattie cardiovascolari è necessario intervenire a più livelli nella vita dell’individuo e la prevenzione rappresenta una strategia di cruciale importanza. Favorire politiche in grado di incidere positivamente sul miglioramento di diagnosi, cura e prevenzione delle malattie cardiovascolari, si tradurrebbe in un miglioramento della qualità di vita del paziente e, nel medio e lungo termine, anche in una significativa riduzione della spesa sanitaria
Di qui l’importanza strategica di un approccio multicentrico costituito dalla Rete cardiologica, network di ricerca italiano in ambito cardiovascolare promosso dal Ministero della Salute e costituito nel 2017 per favorire la cooperazione tra Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) attraverso la realizzazione di una rete di informazione e collaborazione tra IRCCS a indirizzo cardiovascolare e/o impegnati in modo significativo in ambito cardiovascolare (di diritto pubblico o privato).
La missione della Rete è di aumentare le conoscenze in ambito cardiovascolare per migliorare la prevenzione e il trattamento delle malattie cardiovascolari promuovendo la ricerca scientifica e tecnologica in questo ambito.
Gli obiettivi che la Rete si propone di perseguire sono:
La Rete ha articolato le sue attività in 12 tavoli di lavoro riguardanti sia patologie cardiache e vascolari sia argomenti trasversali quali le Biobanche all’interno dei quali ha all’attivo 12 progetti di ricerca multicentrici.
Tra questi, rivestono particolare rilievo
A partire dal 2017, la Rete Cardiologica ha messo le basi alla realizzazione di due importanti piattaforme strutturali:
Data di ultimo aggiornamento 30 marzo 2021