Data di pubblicazione: 23 luglio 2019
FONTE: Ministero della Salute
Influenza Aviaria - Sorveglianza
Capitolo 2. Risultati
Attività di sorveglianza:
Monitoraggio 2018 - DOMESTICI – Riepilogo per tipologia produttiva
(*) Sierotipo H5
Volatili selvatici
Focolai
HPAI - LPAI
Durante il 2018, sono stati notificati 3 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in regione Lombardia e 2 focolai di influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) in allevamenti di pollame domestici in Italia.
Il primo focolaio HPAI è stato confermato in un allevamento di galline ovaiole (circa 95.000 capi coinvolti) ed è stato isolato un virus influenzale tipo A sottotipo H5N8 ad alta patogenicità. Il sospetto è stato emesso a seguito di un aumento di mortalità e un calo dell’ovo-deposizione. Il secondo focolaio è stato confermato in un allevamento di galline ovaiole (circa 31.000 capi) ed anche in questo caso è stato isolato un virus influenzale tipo A sottotipo H5N8 ad alta patogenicità. L’allevamento faceva parte della stessa filiera del primo focolaio e la positività è stata identificata nell’ambito dei controlli virologici su tutta la filiera disposti dall’autorità competente. Nell’allevamento non era stato osservato alcun sintomo. Il terzo e ultimo focolaio è stato confermato in un allevamento di tacchini da carne (155.000 tacchini maschi a fine ciclo) ed è stato isolato un virus influenzale tipo A sottotipo H5N8 ad alta patogenicità. La positività è stata rilevata in seguito ad un aumento di mortalità osservato nell’ambito dei controlli effettuati nella zona di protezione del primo focolaio.
Relativamente ai focolai a bassa patogenicità, il primo focolaio è stato confermato in un allevamento free-range di anatre nel mese di febbraio 2018 in Emilia Romagna ed è stato isolato un virus influenzale sottotipo H5 a bassa patogenicità. Al momento della conferma, l’allevamento ospitava 400 anatre mute e 5.269 germani reali. All’interno dell’azienda, i volatili erano in parte allevati come riproduttori e in parte destinati alla vendita diretta ad allevamenti familiari, commercianti e ATC (ambiti territoriali di caccia). La positività è stata confermata a seguito del campionamento effettuato nell’ambito delle attività di sorveglianza previste dal piano nazionale per l’influenza aviaria. Il secondo focolaio è stato confermato in un piccolo allevamento multi-specie in Lombardia ed è stato isolato un virus influenzale sottotipo H5N1 a bassa patogenicità. Al momento della conferma l’allevamento ospitava 1190 volatili, appartenenti a diverse specie. Anche in questo caso la positività è stata confermata nell’ambito delle attività di sorveglianza previste dal piano nazionale. Nessuna sintomatologia clinica era stata riscontrata.
Data la situazione epidemiologica, il Ministero ha mantenuto in vigore fino al 30 giugno 2018 le misure rafforzate di biosicurezza all’interno delle aree ad alto rischio di introduzione di virus H5 e H7 adottate nel corso dell’epidemia 2017 che di seguito si riassumono: