FONTE: Ministero della Salute
Controlli veterinari su animali vivi, sperma, embrioni e ovuli spediti in Italia da altri Paesi dell’UE
Capitolo 2. Risultati
La tabella 3 riporta, per ciascuna categoria merceologica, il dettaglio delle partite per le quali gli UVAC hanno disposto controlli nel luogo di prima destinazione degli animali per il tramite delle ASL in accordo al Decreto legislativo 30 gennaio 1993, n. 28 (Attuazione delle direttive 89/662/CEE e 90/425/CEE relative ai controlli veterinari e zootecnici di taluni animali vivi e su prodotti di origine animale applicabili negli scambi intracomunitari).
In particolare, la colonna 3 riporta le partite sottoposte a controllo fisico che sono state complessivamente 1.930 corrispondenti al 2,89% delle partite prenotificate; tale dato è in linea a quello dell’anno scorso 2,8%.
Nella colonna 4 sono anche indicate le partite (15) per le quali si è arrivati alla regolarizzazione dei certificati senza dover procedere al respingimento o alla distruzione delle partite stesse (28 nel 2017), mentre nella colonna 5 sono riportati i respingimenti in numero di 5 corrispondenti allo 0,26% delle partite sottoposte a controllo documentale e fisico (nel 2017, 0,36%).
Si evidenzia che ai sensi della normativa dell’Unione europea in materia di scambi intra UE i controlli a destino devono essere disposti a sondaggio e in modo non discriminatorio. Questo perché tale normativa assegna in primis allo Stato membro che spedisce la responsabilità della conformità delle partite (Direttiva del Consiglio 90/425 relativa ai controlli veterinari e zootecnici applicabili negli scambi intracomunitari di taluni animali vivi e prodotti di origine animale, nella prospettiva della realizzazione del mercato interno.
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