Ministero della Salute

Relazione annuale al PNI 2018

Data di pubblicazione: 23 luglio 2019

Influenza Aviare - Sorveglianza

FONTE: Ministero della Salute

Influenza Aviaria - Sorveglianza

Capitolo 1. Attività svolta

L’attività di sorveglianza viene svolta al fine di individuare la presenza e prevalenza dei virus influenzali a bassa patogenicità LPAI, nonché ad alta patogenicità HPAI sia negli avicoli domestici che nei volatili selvatici.

Il metodo di sorveglianza da attuare nel 2018 in Italia è stato definito in base al rischio, tenendo in considerazione i seguenti fattori:


In base al rischio di introduzione e/o di diffusione sono stati testati sia allevamenti del settore industriale sia del settore rurale (svezzatori, commercianti e rurali).

Sono state identificate delle province “ad alto rischio”, in cui attuare un monitoraggio con frequenza elevata (appartenenti alle regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto), e altre province “a rischio medio” da sottoporre a monitoraggio con frequenza meno elevata (regioni: Lazio e Umbria). La restante parte del territorio nazionale è stata classificata come “a basso rischio”, e le attività di sorveglianza saranno basate sulla notifica di casi e sospetti di IA (sorveglianza passiva), e sulla sorveglianza attiva degli svezzatori come definito dalla legislazione nazionale.

Le province da sottoporre a monitoraggio a frequenza elevata, suddivise per regione, sono state:


Le province da sottoporre a monitoraggio a frequenza meno elevata, suddivise per Regione, sono state:


In tutti gli allevamenti a livello nazionale è comunque reso obbligatorio attuare piani di biosicurezza come da Ordinanza del 26 agosto 2005, e s.m.



Tag associati a questa pagina: Malattie degli animali