Ministero della Salute

Relazione annuale al PNI 2018

Data di pubblicazione: 23 luglio 2019

Alimenti di origine animale - Controlli veterinari a seguito di scambi intracomunitari

FONTE: Ministero della Salute

Scambi intra-UE prodotti di origine animale - Controlli veterinari

Capitolo 2. Risultati

Nella tabella 4 sono riportati tutti gli esami di laboratorio sfavorevoli emersi nel corso dell’anno inclusi quelli che hanno comportato il respingimento delle partite. Come riportato in tabella i risultati sfavorevoli relativi a partite di prodotti di origine animale destinati al consumo umano, sono stati complessivamente 42. La maggior parte delle irregolarità ha riguardato i molluschi bivalvi per la presenza di norovirus, i prodotti della pesca per la presenza di parassiti, metalli pesanti, microrganismi patogeni, nonché la carne di pollame per la salmonella.

Non tutte le irregolarità di laboratorio hanno dato luogo a respingimento in quanto, quando il controllo è disposto dagli UVAC a scopo di monitoraggio in modo random e non discriminatorio, ai sensi della normativa vigente ( Dlgs.28/93), le partite non vengono bloccate in attesa degli esiti di laboratori,  ma rilasciate in libera pratica, anche se i Servizi Veterinari territoriali, ne seguono la tracciabilità in modo da poter operare, se necessario, il richiamo dei prodotti.  Si sottolinea, comunque, che in caso di esiti di laboratorio sfavorevoli, le successive cinque partite di analoga tipologia e provenienza vengono obbligatoriamente bloccate nella sede del primo destinatario materiale italiano, campionate e rilasciate solo ad esito favorevole dei test di laboratorio ( Dlgs 28/93).

Nella tabella 5 sono riportati per tipologia di merce, i risultati dei controlli seguiti da respingimenti nel 2018. Si segnala che sotto il termine “respingimento” sono comprese sia le rispedizioni al Paese di origine, sia le distruzioni o l’utilizzo per altri fini previa trasformazione del prodotto. Nella colonna “partite regolarizzate” sono indicate le partite per le quali si è arrivati alla regolarizzazione dei certificati o documenti commerciali senza dover procedere al rispedizione o alla distruzione delle partite stesse. Le regolarizzazioni effettuate durante il 2018 hanno riguardato 1 sola partita.

Complessivamente le partite oggetto di respingimento sono state 49 che, su un totale di 7. 658 partite controllate, rappresentano una percentuale pari allo 0,64% leggermente inferiore a quella riscontrata nel 2017 (0,76%).

I respingimenti hanno riguardato in particolare i pesci (22 partite), i molluschi (15 partite), le carni di pollame (5 partite), le carni preparate (2 partite) e i derivati del latte (2 partite) e sono scaturiti principalmente da irregolarità di laboratorio (42) e in minor misura da controlli d’identità/fisici sfavorevoli (7).

Le partite non conformi sono state principalmente distrutte (30), rispedite (10), destinate ad altri provvedimenti (5) e in minima parte trasformate (4).

A seguito di ogni respingimento per irregolarità di laboratorio, le successive 5 partite di merci della stessa tipologia e provenienza hanno poi subito un controllo di laboratorio sistematico.

Infine, nella tabella 3 sono riportate le partite sottoposte a rispedizione, in relazione ai Paesi di origine delle merci. Dalla tabella emerge che la percentuale di respingimento, considerata rispetto allo Stato membro di origine, varia tra lo 0 ed il 3,79%. Delle 72 partite di merci respinte, 49 riguardano partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano, 23 sono partite di animali vivi e prodotti non destinati al consumo umano. Circa la metà di tali respingimenti riguardano la Spagna e la Francia.


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