Data di pubblicazione: 23 luglio 2019
FONTE: Ministero della Salute
Controlli veterinari su animali vivi, sperma, embrioni e ovuli spediti in Italia da altri Paesi dell’UE
Capitolo 1. Attività svolta
Nel corso del 2018 (tabella 1) sono state prenotificate presso gli UVAC 66.663 partite di animali vivi e materiale genetico, rispettivamente 64.673 partite di animali vivi e 1.990 partite di materiale genetico con una diminuzione del 2,7% rispetto al 2017 (66.563 partite di animali vivi e 1.954 partite di materiale genetico).
Tabella 1 - Partite prenotificate provenienti dagli Stati membri e controlli nel 2018
Si segnala in generale un aumento dei controlli di laboratorio che è passato da 456 del 2017 a 570 nel 2018 (+114; 20%). L’incremento è dovuto principalmente all’esecuzione degli esami per la peste suina africana sui suini provenienti dagli Stati membri interessati dalla malattia; infatti, i test sui suini sono più che raddoppiati rispetto all’anno scorso passando da 49 a 105 nel 2018.
Tale potenziamento dei controlli è stato stabilito dal Ministero della salute (DGSAF) in relazione ai rischi derivanti dalla situazione epidemiologica sfavorevole della malattia in alcuni Stati membri. (note DGSAF 0017220 del 12/07/2018; DGSAF 0026105 del 19/10/2018).
I bovini, con 41.985 partite per un totale di 1.173.958 capi continuano a rappresentare la specie di maggiore importanza. Seguono i suini, con 6.187 partite per un totale di 1.740.420 capi, gli ovini con 3.368 partite per un totale di 998.320 capi, gli equidi con 2.092 partite per un totale di 22.140 capi ed il pollame con 2.220 partite per un totale di quasi 48,5 milioni di capi (tabella 1 e grafici 1, 2 e 3).
Grafico 1 – Partite di animali vivi per categorie 2018
Il Paese maggior fornitore di bovini, come negli anni precedenti, è la Francia con 32.863 partite e 945.414 capi, seguono altri Paesi che, in base al numero dei capi spediti, sono rappresentati dall’Austria con 3.187 partite e 47.786 capi, dalla Germania con 836 partite e 24.312 capi, dall’Irlanda con 406 partite e 23.825 capi e dalla Spagna con 1.379 partite e 21.177 capi (tabella 2, grafico 2).
Grafico 2 – Capi bovini per Stato membro di provenienza 2018
Per quanto riguarda i suini su 6.187 partite provenienti dall’UE, 2.018 sono arrivate dalla Danimarca (1.012.029 capi), 455 dall’Olanda (215.014 capi), 1.076 dalla Spagna (174.364 capi), 426 dalla Germania (100.834 capi), 987 dalla Francia (91.682 capi) e 616 dalla Croazia (72.694 capi). Si tratta per la maggior parte di suini da macello e di suinetti da ingrasso (tabella 2, grafico 3).
Grafico 3 - Capi suini per Stato membro di provenienza 2018
Per quanto riguarda gli ovini delle 3.368 partite (998.320 di capi) 1.715, che corrispondono al 50,9% del totale, sono state introdotte dall’Ungheria (481.196 capi). Al secondo posto troviamo la Romania con 656 partite (366.226 capi ) ed al terzo la Francia con 619 partite (74.819 capi). Tali dati sono in linea con quelli dello scorso anno, infatti i tre paesi nell’ordine sopra descritto si confermano i principali speditori.
I caprini, 109 partite (5.739 capi), sono arrivati principalmente dall’Austria (60 partite, 1.640 capi), dall’Ungheria (12 partite, 927 capi), dalla Spagna (8 partite, 1.071 capi), dal Regno Unito (6 partite, 671 capi), dalla Romania (3 partite 622 capi) e dalla Francia (10 partite, 568 capi).
Per il pollame la maggior parte delle 2.220 partite (quasi 48,5 milioni di capi) sono pulcini di 1 giorno provenienti da allevamenti di alto livello genealogico. Il 59,8% di queste partite provengono dalla Francia.
Infine, per quanto riguarda gli equidi le partite introdotte sono state 2.092 (22.140 capi) e provenivano principalmente dalla Polonia (318 partite, 5.854 capi), dalla Francia (382 partite, 5.560 capi) e dalla Spagna (433 partite, 4.684 capi) (tabella 2).
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