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Alimenti di origine animale - Controlli sanitari all'importazione

FONTE: Ministero della Salute

Importazione alimenti di origine animale - Controlli svolti

Capitolo 2. Risultati

I risultati complessivi ottenuti dall’attività di controllo condotta dai PIF italiani nel 2018 sono riportati nella tabella 1 dove, in particolare, sono elencati in colonna:

  1. prodotti di origine animale destinati al consumo umano aggregati in macrocategorie che includono una o più categorie merceologiche della nomenclatura del sistema informativo europeo TRACES,
  2. numero di partite presentate per l’importazione attraverso i PIF italiani,
  3. quantità arrivata per ciascuna macrocategoria (Kg),
  4. numero di controlli fisici,
  5. numero di respingimenti per irregolarità diverse da quelle di laboratorio (es. irregolarità documentali, d’identità),
  6. numero di partite incluse nel piano per i controlli di laboratorio (sono calcolate, per ciascuna macrocategoria e complessivamente, sottraendo dalle partite presentate per le importazioni le partite respinte per irregolarità diverse da quelle di laboratorio (es. documentali, identità).
  7. numero di controlli di laboratorio (n. partite campionate),
  8. percentuale dei controlli di laboratorio: (n. partite campionate/n. partite della macrocategoria incluse nel piano).
  9. numero di partite non conformi: numero complessivo di irregolarità rilevate nell’anno dai PIF, incluse quelle che  non sono state oggetto di provvedimento di rispedizione. Quest’ultime sono le partite non conformi che essendo state sottoposte ai test per monitoraggio in accordo alla normativa non sono bloccate al PIF in attesa degli esiti di laboratorio, ma che una volta acquisiti i risultati sfavorevoli sono state oggetto di richiamo.
  10. percentuale delle partite non conformi: n. partite non conformi/n. partite presentate per l’importazione attraverso i PIF italiani.

In conformità alla normativa europea vigente, nel 2018 il 100% delle partite è stato sottoposto a controlli documentali e di identità.

Le partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano presentate per l'importazione attraverso i PIF italiani nel 2018 sono state 40.840 (nel 2017, 39.536 ), di cui 40.687 sono state incluse nel piano. Seppure il numero di  partite presentate per l’importazione nel 2018 sia aumentato (+1304, +3,2%) si evidenzia che il dato resta in linea con quello dello scorso anno e  conferma la progressiva  diminuzione dei flussi delle importazioni  rilevata nel periodo 2011-2017. 

Le partite soggette a controllo fisico sono state 20.391 (nel 2017, 20.176) di cui quelle campionate 1.847 (1.974 nel 2017) con una percentuale complessiva di campionamento (totale del n. di partite campionate/totale del n. di partite incluse nel piano) del 4,54%, superiore a quella programmata del 3%. Inoltre, dalla tabella 1 (colonna 8) si rileva che la percentuale di campionamento per ciascuna delle macrocategoria alimentare è risultata in tutti i casi superiore a quella programmata (3%).

I campionamenti più numerosi per ciascuna macrocategoria hanno riguardato i prodotti della pesca, dell’acquacoltura, i molluschi e crostacei, (1.259 su 1.847 campionamenti, 68,1%) e le carni di tutte le specie e prodotti a base di carne (390 su 1.847 campionamenti, 21%) che sono anche le categorie alimentari di cui è stato importato il maggior numero di partite (tabella 1, colonna 7).

Per quanto riguarda le carni  si evidenzia che la programmazione dei campionamenti è stata influenzata dal proseguimento dell’attività di controllo potenziata (controlli fisici sul 100% delle partite di carne e controlli microbiologici su talune tipologie di carne sul 20% delle partite)  avviata nel 2017 in seguito al cosiddetto scandalo carne fraca emerso in Brasile dopo la scoperta di attività illegali nella produzione di carne destinata anche all'esportazione verso l'Unione europea.

Per quanto riguarda le tipologie di analisi di laboratorio, si riportano di seguito quelle più frequentemente  eseguite sulle categorie alimentari più rilevanti (fonte dati TRACES DWH QlikView):

  • prodotti della pesca, dell’acquacoltura, molluschi e crostacei e loro preparazioni: metalli pesanti, istamina, antibatterici, additivi alimentari e ingredienti non autorizzati.
  • carne e prodotti derivati:  microrganismi patogeni (Salmonella, E. coli), sostanze ad effetto anabolizzante.
  • miele e prodotti dell’apicoltura: antibatterici e pesticidi.

In analogia all’anno precedente, si segnala un consistente numero delle analisi microbiologiche sulla carne (E. coli, Salmonella) in seguito all’intensificazione dei controlli scaturiti dallo scandalo carne fraca in Brasile e dei test per gli additivi alimentari (119 partite campionate nel 2018; 160 nel 2017, 145 nel 2016) in seguito all’attuazione anche da parte dei PIF di uno specifico piano nazionale (Piano nazionale additivi nota DGISAN 0004166 del 10/2/2015).

 


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Data di pubblicazione: 23 luglio 2019


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