Data di pubblicazione: 23 luglio 2019
FONTE: Ministero della Salute
West Nile Disease - Piano di sorveglianza nazionale
Capitolo 1. Attività svolta
La West Nile Disease dal 2008 ha continuato ad evidenziarsi sul territorio nazionale. Nel 2018 la sorveglianza veterinaria in cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici ha confermato la circolazione del WNV in Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio, Sardegna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Puglia. Le analisi condotte nell’ambito della sorveglianza ornitologica ed entomologica hanno identificato la circolazione del Lineage 2 del WNV. La presenza del WNV appartenente al Lineage 1 è stata rilevata in pool di zanzare catturate in provincia di Piacenza.
Nel corso del 2018 il Centro di Referenza Nazionale per lo Studio delle Malattie Esotiche (CESME) ha confermato positività su: [1]
Relativamente al riscontro di casi in persone, nel 2018, in Italia e in altri Paesi dell’Europa centro-meridionale, è stato registrato un aumento della circolazione del WNV. Solo nel nostro Paese l’infezione ha provocato 595 casi umani, di cui 238 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva con 237 casi autoctoni distribuiti in sei regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia) e un caso importato.
La sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) e quella dei casi umani nel corso del 2018, sono state integrate in un unico Piano (Circolare del 27 giugno 2018 - Piano Nazionale integrato di sorveglianza e risposta al WNV – 2018 prot. DGPRE n. 19420).
Nel caso del WNV l’obiettivo generale della sorveglianza integrata consiste nell’individuare precocemente, attraverso programmi mirati, la sua circolazione sul territorio nazionale negli uccelli, insetti o mammiferi per valutare il rischio di trasmissione della malattia all’uomo e mettere in atto tutte le misure disponibili per prevenire la trasmissione (controllo del vettore, misure nei confronti delle donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti). Nel 2018, inoltre, in considerazione delle analogie esistenti tra i rispettivi cicli biologici, le attività di sorveglianza previste per il WNV sono state integrate con quelle utili all’individuazione precoce della circolazione del virus USUTU nelle stesse aree nelle quali il virus era stato rilevato in passato e che spesso coincidono con le aree endemiche per il WNV. Il rilievo della circolazione di virus USUTU è funzionale alla valutazione del rischio di infezione all’uomo e alla messa in atto delle misure per ridurre il rischio di trasmissione.
Il Piano 2018 si è avvalso delle seguenti attività:
Le modalità di attuazione della sorveglianza differiscono a seconda della situazione epidemiologica locale.
Le aree oggetto del piano sono state individuate sulla base delle evidenze epidemiologiche relative al WNV riferite agli anni precedenti, nonché sulla base di informazioni epidemiologiche/ecologiche/ambientali.
A tal fine sono state individuate 2 aree geografiche distinte:
Su tutto il territorio nazionale, inoltre, è stata resa obbligatoria la notifica immediata di tutti i casi sospetti di sintomatologia nervosa negli Equidi e di tutti gli episodi di mortalità in uccelli selvatici non riferibili ad altre patologie infettive.
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