Data di pubblicazione: 30 giugno 2017
FONTE: Ministero della Salute
Controlli veterinari su animali vivi, sperma, embrioni e ovuli provenienti da Paesi terzi
Capitolo 2. Risultati
Le non conformità riscontrate a seguito dei controlli effettuati ai PIF possono dar vita, a seconda del tipo di irregolarità e della specie animale coinvolta, a provvedimenti quali la rispedizione verso il Paese Terzo di origine, l’attuazione di una quarantena, l’abbattimento (eutanasia) e la distruzione o la macellazione. I respingimenti possono essere distinti, in base alle motivazioni che li hanno determinati, in tre categorie: respingimenti a seguito di controllo documentale, respingimenti a seguito di controllo di identità e respingimenti a seguito di controllo fisico; quest’ultimi derivano da un’ispezione del veterinario o da esami di laboratorio con esiti sfavorevoli.
I dettagli dei respingimenti, con le specifiche motivazioni, relativi alle partite di animali vivi presentate per l’importazione attraverso i posti di ispezione frontaliera italiani e destinate in Italia nel 2016 sono riportati nella seguente tabella 3.
Dalla tabella emerge che ci sono state 10 non conformità (7 nel 2015) dovute principalmente a irregolarità documentali che hanno determinato provvedimenti di rispedizione (7) e di distruzione (3) come previsto dalla normativa europea.
Per quanto riguarda le partite di animali vivi presentate per l’importazione attraverso i posti di ispezione frontaliera italiani e destinate ad altri Stati Membri, nel corso del 2016 non ci sono stati respingimenti, mentre un respingimento di una partita di mammiferi per irregolarità documentale era stato disposto nel 2015.