Attività Operativa svolta nel 2016
Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, svolge controlli straordinari sull’erogazione e percezione di aiuti pubblici nel settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, sulle operazioni di ritiro e vendita di prodotti agroalimentari, ivi compresi gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo e agli indigenti.
Le frodi alimentari si vanno caratterizzando in senso più specifico verso le forme della contraffazione, della falsa evocazione e delle pratiche commerciali ingannevoli che riguardano in particolare le violazioni alle norme sulla “etichettatura” e “tracciabilità”, nonché sul “Made in Italy”, e sui disciplinari di produzione delle DOP/IGP/STG e delle “produzioni regolamentate” dalla normativa UE e Mipaaf, quali “Biologico” e “OGM”.
In tale contesto il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari ha espletato, nel corso del 2016, controlli straordinari come sintetizzato nel tabulato di sintesi riportato di seguito:

L’azione dei Nuclei ha consentito di:
- sequestrare oltre 803 mila chilogrammi di prodotti agroalimentari per un controvalore di oltre 4,8 milioni di euro;
- denunciare all’Autorità Giudiziaria 66 soggetti principalmente per i reati di frode nell'esercizio del commercio (art. 515 c.p.), vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (art. 516 c.p.), falsità ideologica commessa da P.U. o da privato (artt. 479 e 483 c.p.) e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari (517 quater c.p.);
- accertare 260 violazioni amministrative per un controvalore oltre 550mila euro.
Dai risultati raggiunti è emerso che:
- il comparto DOP/IGP/STG, escludendo la mozzarella e la pizza che, per ora, sono le uniche due Specialità Tradizionali Garantite, racchiude 812 prodotti alimentari (279 inerenti al cibo e 523 relative al vino) ed il consistente numero di marchi di tutela suscita confusione fra il consumatore medio e, quindi, una carenza di conoscenza e di coscienza all’acquisto. Infatti, in tali meandri vengono ad insinuarsi le condotte ambigue e/o fraudolente nell’ambito delle filiere che, spesso, riescono a portare sul mercato alimenti o vini che evocano, per nome o etichetta, la denominazione d’origine oppure prodotti di tutt’altra provenienza che vengono spacciati come alimenti tutelati. Uno degli elementi che agevola le condotte fraudolente sono i numerosi passaggi del prodotto prima di giungere “al banco” e l’immissione sul mercato in promiscuità con altri alimenti tal quali. Una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata dalla canalizzazione esclusiva dei prodotti DOP e IGP su linee di commercializzazione specificatamente dedicate, accorciando il numero di passaggi o certificando/tracciando coloro che possono farli; ciò potrebbe portare ad una tendente diminuzione delle condotte ambigue e indurrebbe il consumatore ad informarsi maggiormente per potersi approcciare alla specifica rivendita, aumentandone la consapevolezza. Il tutto coadiuvato da una maggiore diffusione delle informazioni di specie, che per ora sono relegate, molto spesso, agli addetti ai lavori o alle zone di origine. Discorso analogo potrebbe valere per i prodotti biologici.
- i reati concernenti le frodi e le truffe di settore sono da considerarsi fra quelle più remunerative e a basso rischio, poiché la pena edittale prevista è minima e qualora si arrivi a giudizio spesso il reato giunge a prescrizione.
- spesso il prodotto vegano utilizza dei termini mutuati da terminologie comuni del comparto alimentare (es.: hamburger, formaggio, cotoletta, latte, ecc.): le medesime vengono utilizzate per similitudine o evocazione andando a definire un prodotto di tutt’altra natura che lascia pensare, al consumatore meno informato, di trovarsi davanti a un prodotto analogo a quello richiamato dal termine utilizzato sulla confezione e che, invece, non è contenuto all’interno del prodotto (ad esempio, il formaggio vegano è costituito da prodotti vegetali e non contiene in nessun caso latte o suoi derivati). Sarebbe opportuno stabilire, regolamentandole, terminologie più appropriate e calzanti agli alimenti vegani.
Tra le principali attività da segnalare nell’azione di contrasto antifrode, spiccano, in particolare le attività mostrate nelle schede successive.