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Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE

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L'OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, nasce ufficialmente il 30 settembre 1961 per volontà di venti Paesi fondatori (di cui diciotto europei, oltre Stati Uniti e Canada). In quella data entra in vigore la Convenzione con cui l’OCSE era stata istituita un anno prima per sostituire l'OECE, Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica, creata nel 1948 per gestire il "Piano Marshall" per la ricostruzione post-bellica dell'economia europea. L’intento era di assicurare una pace durevole, promuovendo la cooperazione e le politiche per il miglioramento del benessere economico e sociale delle persone in tutto il mondo.

Attualmente l’OCSE, con sede a Parigi, può contare sul contributo di 38 Stati membri che lavorano insieme in una sorta di grande forum per condividere esperienze e trovare soluzioni a problemi comuni. La vasta quantità di informazioni, di cui l’Organizzazione dispone su molteplici temi, viene utilizzata per aiutare i governi a contrastare la povertà e migliorare i livelli di vita, favorendo la crescita economica e la stabilità finanziaria. Nel settore della salute, si avvale di una banca dati per realizzare analisi comparative dei diversi sistemi sanitari dei paesi membri. Si tratta della più vasta fonte statistica in materia, che ha permesso di mettere in evidenza le considerevoli variazioni tra i Paesi per stato di salute della popolazione e per rischi, risorse e costi sanitari.

Pubblicazioni che mettono a confronto i diversi sistemi sanitari 

Health at a Glance, che fornisce una serie completa di indicatori sulla salute della popolazione e sulle prestazioni del sistema sanitario tra i membri dell'OCSE e le principali economie emergenti. Questi riguardano lo stato di salute, i fattori di rischio per la salute, l'accesso e la qualità dell'assistenza sanitaria e le risorse sanitarie. L'analisi si basa sulle ultime statistiche nazionali ufficiali comparabili e su altre fonti. L’edizione dell’anno corrente, accanto all'analisi indicatore per indicatore, riassume in un capitolo di panoramica la performance comparativa dei Paesi e le principali tendenze. Health at a Glance 2021 – OECD Indicators si concentra in particolare anche sull'impatto del COVID-19 sulla salute nei Paesi OCSE, compresi i decessi e le malattie causate dal virus, gli effetti negativi sull'accesso e la qualità delle cure e il crescente onere della malattia mentale.

Country Health Profile 2021 (Italia: Profilo della Sanità 2021), una pubblicazione con cadenza biennale prodotta sui Profili Sanitari per ciascun Paese nell’ambito del ciclo State of Health in the EU (Stato della salute nell’UE), che consente di ottenere una panoramica sintetica e di rilevanza strategica dello stato della salute e dei sistemi sanitari dell’UE e dello Spazio economico europeo, ponendo l’accento sulle caratteristiche e sulle sfide specifiche di ciascun Paese sulla base di confronti tra vari Paesi. Le informazioni e i dati contenuti nei profili sanitari dei singoli Paesi derivano principalmente da statistiche nazionali ufficiali fornite all’OCSE. L’obiettivo è quello di offrire sostegno a decisori politici e personalità rilevanti tramite uno strumento di  apprendimento reciproco e confronto volontario fra Paesi.

Access to COVID-19 vaccines. Global approaches in a global crisis, contributo in cui vengono trattati i temi del rapido sviluppo dei vaccini Covid-19, dell'immunizzazione in corso in molti Paesi dell'OCSE, della distribuzione fortemente sbilanciata a favore dei Paesi ad alto reddito, del potenziamento della produzione.

Il Ministero della Salute e l'OCSE

Il Comitato salute

Il Ministero della Salute aderisce alle iniziative dell’OCSE partecipando a Comitati, Riunioni e Forum negli ambiti di propria competenza. Segue i lavori del Comitato Salute, foro privilegiato per lo scambio di opinioni sulle principali sfide dei sistemi sanitari, che ha il compito di incoraggiare la cooperazione tra i Paesi membri per elaborare, confrontare e diffondere sistemi contabili e indicatori sulla salute, e per valutare l’efficienza e la qualità dell’assistenza dei sistemi sanitari e le possibili opzioni per un finanziamento duraturo ed efficiente della spesa sanitaria.
L’ultima sessione del Comitato Salute, la 30ma, si è tenuta in forma virtuale l’1 e 2 dicembre 2021. I temi in agenda hanno riguardato, tra gli altri:

  • la resilienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari, la cui previsione di spesa da fonti pubbliche rappresenterebbe, entro il 2040, il 21% delle entrate del governo. Per rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari, più della metà delle risorse aggiuntive necessarie potrebbe provenire da politiche che promuovono la prevenzione e stili di vita sani, nonché da quelle che aumentano la produttività
  • la pandemia e le disuguaglianze sanitarie socio-economiche ed etniche negli esiti di Covid-19 nei paesi OCSE
  • l’incentivo allo sviluppo e alla diffusione dei beni pubblici globali per rispondere a future crisi sanitarie. Ciò richiederà il rafforzamento della resilienza dei sistemi sanitari e degli investimenti nello sviluppo di tecnologie sanitarie. Sarà anche necessario garantire che le derivanti conoscenze diventino un bene pubblico globale e siano rese ampiamente accessibili.

In occasione della 30ma sessione è stato nominato per il Bureau del Comitato Salute il Dott. Sergio Iavicoli, Direttore della Direzione generale della Comunicazione e dei Rapporti europei e internazionali presso il Ministero della Salute. Dopo 11 anni dall’ultima partecipazione a questo organismo, la nomina rappresenta un chiaro riconoscimento del sostegno e dell’impegno dell’Italia alle attività del Comitato, nonché una opportunità di rafforzarne la partecipazione ai lavori e di contribuire alla definizione delle priorità di salute pubblica.

Il “Bureau” del Comitato Salute

All’interno dei diversi Comitati OCSE svolgono un ruolo importante i Bureaux, che ne facilitano il funzionamento, fornendo consulenza su temi importanti e commenti su bozze di documenti sensibili, oltre a orientamenti e supporto nelle deliberazioni. Contano da un minimo di tre a un massimo di sette componenti, con mandato triennale. I candidati vengono scelti sulla base delle proprie capacità individuali e sono prese in considerazione sia le diversità geografiche all’interno del singolo Bureau, che la conoscenza delle questioni sanitarie internazionali. 

Attualmente il Bureau del Comitato Salute risulta essere così composto:

Il Presidente: Hans Brug (Netherlands)

I membri: John F. Ryan (Unione Europea); Ásta Valdimarsdóttir (Islanda); Asher Salmon (Israele); Masaru Hiraiwa (Giappone); Chris Mullin (Regno Unito e Sergio Iavicoli (Italia).

Per realizzare i propri obiettivi, inoltre, l’OCSE si avvale di una struttura organizzativa costituita da un Segretariato, un Consiglio e dai Comitati.

Il Segretariato

Il Segretariato, articolato in Direzioni Generali, funge da sostegno alle attività di circa 250 Comitati, Gruppi di lavoro e Gruppi di esperti specializzati nei vari ambiti - economia, scienze, lavoro, istruzione, mercati, finanza -  nei quali si riuniscono i rappresentanti dei 35 Paesi membri per l’elaborazione di studi e proposte. L’attuale Segretario Generale dell`OCSE è il messicano Angel Gurría, coadiuvato da Segretari Generali Aggiunti.

Il Consiglio

Il Consiglio rappresenta l’organo decisionale, composto da un rappresentante per ogni paese membro e da un rappresentante della Commissione europea. Si riunisce periodicamente a livello di Rappresentanti Permanenti di ciascun Paese membro e una volta l`anno a livello ministeriale per affrontare le maggiori problematiche del momento e stabilire delle priorità.

Finanziamenti

L'OCSE è finanziata dai suoi Paesi membri, i cui contributi sono calcolati essenzialmente sulla base del PIL. Gli Stati Uniti, con circa il 21% del budget, sono i principali sostenitori, seguiti dal Giappone con quasi l’11%. L’Italia, con il 4,20%, figura al sesto posto. Il bilancio di previsione per il 2016 è di circa 370 milioni di euro.

L'Organizzazione mantiene inoltre stretti contatti con paesi emergenti e in via di sviluppo (Brasile, India, Indonesia, Repubblica di Cina e Sud Africa), con organizzazioni e istituzioni internazionali:

con rappresentanti della società civile:

Questi ultimi (BIAC e TUAC) sono stati ufficialmente designati come interlocutori dalla Decisione del Consiglio dell'OCSE del1962, che continua a disciplinare le relazioni formali dell'OCSE con le Organizzazioni non Governative.



Data di ultimo aggiornamento 20 dicembre 2021



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