A seguito dell’emanazione del DPR 27 marzo 1992, l’emergenza sanitaria sul territorio si è trasformata da “servizio” che prevedeva il semplice invio dell’ambulanza sul luogo dell’evento ed il successivo trasporto del paziente al pronto soccorso più vicino, ad un vero e proprio “sistema di soccorso”. Quest’ultimo consiste nell’integrazione delle fasi di soccorso, con l’invio del mezzo meglio attrezzato per il cosiddetto trattamento extraospedaliero “Stay and Play”, così da incidere sull’intervallo di tempo in cui la vittima rimane senza adeguata terapia (Therapy Free Interval) prima del trasporto all’ospedale più idoneo.
In applicazione alla normativa nazionale, la fase dell’emergenza extraospedaliera del soccorso ha registrato, dagli anni Novanta ad oggi, una progressiva implementazione organizzativa fino a giungere all’attuale impianto strutturale del sistema. Il modello organizzativo del sistema dell’emergenza sanitaria risulta così articolato:
Sistema di allarme sanitario, dotato di numero telefonico di accesso breve ed universale “118”, e Numero unico europeo per le emergenze (NUE) 112
Sistema territoriale di soccorso, costituito dai mezzi di soccorso distribuiti sul territorio: mezzi di soccorso di base (con soccorritori), mezzi di soccorso avanzati (professionisti medici e/o infermieri), eliambulanze
Data di ultimo aggiornamento 2 maggio 2022