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Ambiente, clima e salute



L’ambiente, nella sua accezione più completa e complessa, comprensiva di stili di vita e condizioni sociali ed economiche, è un determinante fondamentale per il benessere psicofisico e quindi per la salute delle persone e delle popolazioni.

Scenari legati al cambiamento climatico

Gli scenari legati al cambiamento climatico prevedono un disequilibrio degli ecosistemi con un aumento dell’intensità dei rischi per la salute legati a disastri, eventi estremi, disponibilità idrica, sicurezza alimentare e cambiamenti nella comparsa e diffusione di malattie di origine infettiva (vettori patogeni, acqua e cibo contaminati). L’OMS stima oltre 250mila decessi annui in più nel mondo a causa del cambiamento climatico per il periodo 2030-2050, che riguarderanno soprattutto i sottogruppi più vulnerabili, con un aumento delle ineguaglianze di genere, della marginalizzazione sociale ed economica, dei conflitti e delle migrazioni.

La Dichiarazione di Ostrava della Sesta Conferenza Interministeriale Ambiente e Salute (OMS 2017) indica i punti cruciali su cui deve svilupparsi la Strategia ambiente e salute per i prossimi anni, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con l’accordo sul clima di Parigi, il degrado ambientale, l’inquinamento indoor e outdoor, il cambiamento climatico, l'esposizione indoor e outdoor a prodotti chimici pericolosi, la qualità e sicurezza delle acque potabili, i siti contaminati, i rifiuti e la destabilizzazione degli ecosistemi che aggravano le diseguaglianze sociali; la necessità di sviluppare azioni di sistema, intersettoriali, che mettano al centro la prevenzione, ponendo la massima attenzione ai settori più svantaggiati; l’importanza della condivisione delle responsabilità con tutti i livelli di governo, da quello internazionale e nazionale a quelli locali, coinvolgendo i cittadini e i portatori di interesse con azioni estese sul territorio, dentro e fuori i propri confini e proiettate su scale temporali lunghe.

Approccio One Health

In questa ottica la Strategia Nazionale per la Biodiversità riconosce il valore dell'approccio One Health, promuovendo una visione sistemica della salute, multidisciplinare e transdisciplinare, per affrontare i rischi potenziali o esistenti che hanno origine all’interfaccia tra la salute umana, quella degli ecosistemi e degli ambienti antropizzati. Il settore sanitario può dare un contributo decisivo promuovendo tecnologie rispettose dell’ambiente, consumi sostenibili, bioedilizia e spazi verdi urbani e una gestione dei sistemi sanitari più efficiente.

L’UE ha avviato politiche di gestione e mitigazione dei cambiamenti climatici e strategie per la biodiversità, in fase di adeguamento nei vari stati membri. Nel documento strategico Green Deal è stato affrontato anche l’aspetto della tutela del consumatore, analizzando ed intervenendo lungo tutta la catena produttiva secondo l’approccio from farm to fork per una politica alimentare sostenibile, al fine di ridurre la produzione di inquinanti e gli sprechi.

Country profile Italy

Nel contesto della Presidenza italiana del G7 del 2017 è stato definito il Contry Profile Italy, che fornisce dati attuali e scenari futuri su cambiamenti climatici e salute negli ambiti d’impatto più rilevanti nel nostro Paese: le informazioni raccolte indicano un’intensificazione delle minacce per la salute della popolazione italiana, per cui sono individuate azioni specifiche di prevenzione, coordinate con le politiche e le strategie nazionali di mitigazione e di adattamento coordinate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), attraverso la Strategia Nazionale (disposta dalla Task force Ambiente e Salute istituita presso il Ministero della salute) e il Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

Linee strategiche

Per facilitare il superamento delle criticità tecnico-scientifiche e di governance a livello nazionale e regionale, per la promozione della salute, la prevenzione, la valutazione e gestione dei rischi derivanti da fattori ambientali, antropici e naturali, il PNP 2020-2025 si propone, seguendo l’approccio One Health di mettere in atto indirizzi e azioni adottate con la Dichiarazione di Ostrava coniugati con gli obiettivi dell’Agenda 2030, prevedendo le seguenti linee strategiche:

  1. Promuovere interventi di advocacy nelle politiche di altri settori (ambiente, trasporti, edilizia, urbanistica, agricoltura, energia, istruzione);
  2. Promuovere e rafforzare strumenti per facilitare l’integrazione e la sinergia tra i servizi di prevenzione del SSN e le agenzie del Sistema nazionale di protezione ambientale SNPA;
  3. Adottare interventi per la prevenzione e riduzione delle esposizioni ambientali (indoor e outdoor) e antropiche dannose per la salute.

Attraverso queste linee strategiche il PNP 2020-2025 si propone di:

  • promuovere lo sviluppo di conoscenze e l’integrazione delle competenze tra gli operatori della salute e dell’ambiente sulla sorveglianza epidemiologica, la valutazione di impatto sanitario da esposizione a fattori ambientali antropici e naturali, anche cumulativo rispetto a più fattori e sorgenti inquinanti, la comunicazione e la gestione integrata dei rischi;
  • realizzare e documentare attività in materia di sicurezza chimica di cui al REACH/CLP (controllo, formazione, informazione e altre attività), favorendo sinergia/integrazione con attività di specifici settori (es. biocidi, fitosanitari, fertilizzanti, cosmetici, edilizia, ecc.), rafforzando nell’ambito delle attività concernenti gli ambienti di vita e di lavoro le competenze in materia di valutazione e gestione del rischio chimico;
  • implementare le buone pratiche sanitarie in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione, ristrutturazione e di “efficientamento” energetico degli edifici anche in relazione alla presenza di sostanze chimiche, biologiche e fisiche, promuovendo l’applicazione di misure atte a raggiungere l’eliminazione della presenza di amianto e contribuendo alla conoscenza del suo impatto ambientale e sanitario;
  • migliorare la qualità dell’aria outdoor e indoor, promuovendo interventi intersettoriali per rendere le città e gli insediamenti umani più sani, inclusivi e favorevoli alla salute, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili;
  • promuovere interventi informativi nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, naturali e antropiche e l’adozione di Piani di Sicurezza delle acque (PSA);
  • prevenire gli effetti ambientali e sanitari avversi causati dalla gestione dei rifiuti, particolarmente in situazioni dove sono riconosciute elevate pressioni ambientali, come ad esempio i siti contaminati, tenendo conto delle condizioni socio-economiche nell’ottica del contrasto alle disuguaglianze;
  • rafforzare le capacità adattive e la risposta della popolazione e del sistema sanitario nei confronti dei rischi per la salute associati ai cambiamenti climatici e agli eventi estremi e alle catastrofi naturali e promuovere misure di mitigazione con co-benefici per la salute;
  • promuovere l’applicazione di misure per ridurre l’impatto ambientale della filiera agricola e zootecnica, nella gestione degli animali selvatici e nell’igiene urbana veterinaria.

In sintesi, il PNP 2020-2025, in linea con gli orientamenti europei e internazionali, e tenendo conto degli orientamenti produttivi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, nonché dei nuovi LEA e in continuità con il PNP 2014-2018, propone una strategia intersettoriale e integrata, finalizzata a realizzare sinergie tra i servizi sanitari, preposti alla salute umana e a quella animale, e quelli preposti alla tutela ambientale per potenziare l'approccio One Health, con l’obiettivo di ridurre le malattie e le morti premature evitabili correlate all’impatto ambientale di pratiche produttive, tutelando la salute e il benessere delle persone e degli animali.




Data di ultimo aggiornamento 11 maggio 2022



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