Nonostante i notevoli miglioramenti, le malattie infettive rappresentano, ancora oggi, a livello globale, una delle principali cause di malattia, disabilità e morte. Anche i dati nazionali confermano, peraltro, che le malattie infettive continuano a rappresentare un problema nel nostro Paese.
Le attività preventive vanno concentrate su alcuni ambiti di intervento ritenuti prioritari in quanto oggetto di Piani, Programmi e indicazioni già condivisi a livello nazionale (Morbillo, rosolia, HIV, TBC, malattie trasmesse da vettori, batteri produttori di carbapenemasi, ecc.).
I fattori di rischio e i determinanti delle malattie infettive, da contrastare con apposite strategie di prevenzione, sono:
La prevenzione delle malattie trasmissibili si avvale:
Per quanto riguarda gli interventi vaccinali occorre integrare l’offerta universale con interventi personalizzati rivolti alle persone più vulnerabili, garantendo la gratuità di queste prestazioni mirate e uniformando su scala nazionale anche queste politiche di offerta.
Macro obiettivo: Ridurre la frequenza di infezioni-malattie infettive prioritarie - Quadro logico centrale
Fattori di rischio / Determinanti | Strategie | Obiettivi centrali | Indicatori centrali |
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Esposizione all’agente eziologico (trasmissione interumana, alimentare, da vettore, iatrogena, ambientale, etc) Presenza di suscettibili nella popolazione generale e in specifici sottogruppi Comportamenti e atteggiamenti individuali nella popolazione generale nella trasmissione delle infezioni Comportamenti e atteggiamenti degli operatori sanitari nelle pratiche assistenziali nel rischio e nel controllo delle infezioni Vulnerabilità del sistema alle emergenze infettive (inclusi focolai epidemici) | Consolidamento della sorveglianza epidemiologica e integrazione delle fonti Promozione della immunizzazione attiva Interventi di prevenzione primaria e secondaria Rafforzamento della capacità di risposta alle emergenze infettive Comunicazione per la popolazione generale e specifici sottogruppi Formazione per gli operatori sanitari sulla priorità di prevenzione identificate Coordinamento e integrazione tra diversi livelli istituzionali nella attuazione di interventi di prevenzione, nel periodico ritorno informativo a tutti i livelli e nel monitoraggio sistematico Interventi mirati a prevenire antibiotico-resistenza e infezioni correlate all’assistenza: campagne informative e formative | Aumentare la frequenza di identificazione e caratterizzazione dell’agente patogeno per le malattie prioritarie | Proporzione di casi di morbillo e di rosolia notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio |
Identificare tempestivamente i casi e i rischi infettivi, anche mediante sistemi di allerta precoce | |||
Informatizzare i sistemi di sorveglianza per le malattie infettive, in modo interoperabile | Proporzione di notifiche inserite nel sistema informativo per le malattie infettive | ||
Aumentare la segnalazione delle malattie infettive da parte degli operatori sanitari (medici di famiglia, medici ospedalieri, laboratoristi) | Proporzione di casi di malattia batterica invasiva notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio e per i quali esista una diagnosi etiologica | ||
Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive croniche o di lunga durata (TBC, HIV) | Proporzione dei casi di TBC polmonare e infezione tubercolare latente che sono stati persi al follow-up Proporzione di nuove diagnosi di HIV late presenter (CD4<350/ìL indipendentemente dal numero di CD4)/ soggetti con nuova diagnosi di HIV | ||
Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali interoperabili a livello regionale e nazionale tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti) | Proporzione della popolazione regionale coperta da anagrafe vaccinale informatizzata | ||
Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio (operatori sanitari, adolescenti, donne in età fertile, popolazioni difficili da raggiungere, migranti, gruppi a rischio per patologie) | Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti | ||
Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione | Esistenza di un programma di comunicazione basato sulla evidence per la gestione della corretta informazione sui vaccini ai fini della adesione consapevole | ||
Predisporre piani nazionali condivisi tra diversi livelli istituzionali per la preparazione e la risposta alle emergenze infettive (AC) | Esistenza di Piani e Protocolli regionali attuativi dei piani nazionali | ||
Migliorare la qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da Enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE) | Proporzione di Aziende Sanitarie in cui è stata attivata la sorveglianza delle CPE | ||
Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale | Restituzione annuale delle informazioni relative al consumo di antibiotici alle Aziende Sanitarie | ||
Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso degli antibiotici | Esistenza di un programma regionale di comunicazione basato sulla evidence per aumentare la consapevolezza nell’uso di antibiotici | ||
Definire un programma di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza | Disponibilità di informazioni sull’andamento delle infezioni correlate all’assistenza in tutte le Aziende sanitarie |
Data di ultimo aggiornamento 5 marzo 2015