A cura dell’Ufficio 6 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari
La normativa di riferimento comprende:
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Legge Quadro 281/91
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D.P.C.M. 28 febbraio 2003
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Decreto 6 maggio 2008
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Decreto legislativo 134/2022
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Legge 189/2004
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Decreto legislativo 135/2022
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Legge 201/2010
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Accordo 24 gennaio 2013
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Ordinanze ministeriali relative alla tutela dell’incolumità pubblica dall'aggressione dei cani (6 agosto 2013 e ss.mm.ii, da ultimo prorogata con ordinanza 8 agosto 2022) e sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati (12 luglio 2019 e successive proroghe, da ultimo prorogata con ordinanza 8 agosto 2022).
La prevenzione del randagismo risulta necessaria per le implicazioni sia di tipo sanitario legate a zoonosi quali, rabbia, echinococcosi, leptospirosi e leishmaniosi ma anche per aspetti di sicurezza pubblica come aggressioni, morsicature o incidenti; riveste , inoltre, altrettanta importanza per le questioni legate al benessere animale (maltrattamenti, avvelenamenti, uccisioni).
Comprende misure che incentivano le iscrizioni in anagrafe degli animali da affezione ed i relativi controlli, sui canili e rifugi
AC Centrali:
Ministero della salute - DGSAF – Uff. 6
Ruolo:
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Elaborazione della normativa (decreti, ordinanze ministeriali, accordi) e delle linee guida per il controllo del randagismo
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Convocazione riunioni di coordinamento a livello nazionale
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Controllo dei flussi informativi dell’anagrafe nazionale degli animali d’affezione, alimentata dalle anagrafi regionali e sviluppo di un nuovo sistema informativo nazionale che prevede la realizzazione di una banca dati centralizzata
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Effettuazione di ispezioni e audit sul territorio nazionale
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Prevenzione del randagismo, attraverso misure che incentivino le iscrizioni in anagrafe degli animali da affezione, e i relativi controlli, sui canili e rifugi
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Proporzione di controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti sul territorio
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Predisposizione e realizzazione di piani di informazione/comunicazione rivolti alle popolazioni target
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Proporzione di cani identificati e iscritti all’anagrafe regionale, restituiti al proprietario, rispetto al numero di cani catturatI
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Valutazione delle relazioni annuali inviate da regioni e province autonome sull’attività relativa al randagismo
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Individuazione delle associazioni e degli enti affidatari di animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca.
AC Regionali:
Servizi Veterinari regionali
Ruolo:
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Recepimento della normativa nazionale di riferimento (leggi quadro; accordi) attraverso la promulgazione di leggi regionali. In particolare, determinazione dei criteri e delle modalità per il riparto tra i comuni dei contributi per la realizzazione degli interventi di loro competenza.
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Programmazione e prevenzione del randagismo
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Iniziative di informazione, anche in ambito scolastico, al fine di sviluppare il corretto rapporto uomo-animale, rispetto della vita animale e del suo habitat
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Corsi di aggiornamento e di formazione per il personale delle regioni, degli enti locali e delle unità sanitarie locali addetto ai servizi di cui alla presente legge, nonché per le guardie zoofile volontarie che collaborano con le unità sanitarie locali e con gli enti locali.
AC Locali:
Servizi Veterinari ASL
Ruolo:
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attività di controllo presso canili/rifugi, allevamenti di cani (e gatti) del territorio di competenza;
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controllo delle nascite dei cani e dei gatti. Trattamento profilattico contro la rabbia, l'echinococcosi e altre malattie trasmissibili;
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attuazione di piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione. Gestione delle sterilizzazioni dei gatti che vivono in libertà;
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risanamento dei canili comunali esistenti e costruzione di rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e con i contributi destinati a tale finalità dalla regione.