Home / Unità centrale di crisi e gruppo operativo degli esperti

Unità centrale di crisi e gruppo operativo degli esperti


Unità di crisi


Unità centrale di crisi e gruppo operativo degli esperti

Il Ministero della salute in collaborazione con le Autorità regionali/provinciali, il Gruppo Operativo degli Esperti e il CEREP definisce la zona infetta e redige il Piano per l’eradicazione della PSA secondo quanto previsto dalle norme vigenti in materia.
L’Unità centrale di crisi, quale articolazione del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali (D. lgs. 5 agosto 2022, n. 136), rappresenta il raccordo tecnico-operativo tra il Centro Nazionale e le analoghe strutture territoriali. In caso di insorgenza di malattie animali a carattere diffusivo e contagioso, situazioni di rischio zoo-sanitario interne o internazionali, assicura le funzioni di indirizzo, coordinamento, verifica ispettiva e gestione degli interventi e delle misure sanitarie sull’intero territorio nazionale.

La UCC è composta da:

  • il CVO, con funzioni di presidente o come suo delegato il direttore dell'Ufficio di sanità animale della competente Direzione generale del Ministero della salute
  • il direttore della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute, ove diverso dal CVO
  • il direttore dell'Ufficio di sanità animale della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute
  • il direttore del Laboratorio nazionale di referenza per la malattia di volta in volta interessata
  • il direttore del Centro di Referenza Nazionale per l'Epidemiologia Veterinaria, la Programmazione, l'Informazione e l'Analisi del Rischio
  • il responsabile del servizio veterinario della regione o provincia autonoma il cui assessore alla salute è il coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano
  • il responsabile o i responsabili dei servizi veterinari delle regioni o Province autonome di Trento e di Bolzano interessate di volta in volta dalla malattia o dalla situazione di emergenza
  • un rappresentante designato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
  • un rappresentante designato dal Ministero della transizione ecologica
  • il Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute
  • un rappresentante della struttura organizzativa della Sanità militare di cui all'articolo 188, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66

Il Presidente ha la facoltà di integrarne la composizione con:

  • rappresentanti istituzionali
  • associazioni di categoria
  • esperti del mondo scientifico e accademico

La UCC coordina le attività di sorveglianza, controllo ed eradicazione dell’infezione, in particolare laddove la zona infetta o a rischio si estenda nel territorio di più Regioni o Province Autonome, indirizza e supporta le decisioni e le attività delle Unità di crisi regionali e delle Unità di crisi locali, unitamente al Gruppo Esperti e al CEREP. In data 22 gennaio 2022, l’Unità centrale di crisi si è riunita su convocazione del MdS per una valutazione della situazione nazionale dopo la prima conferma in Italia di un caso di Peste Suina Africana (PSA) in una carcassa di cinghiale, rinvenuta nel Comune di Ovada, in provincia di Alessandria.
n considerazione del gravissimo rischio economico per il settore produttivo della suinicoltura italiana e l’industria agroalimentare ad esso collegata, la UCC ha collegialmente deliberato la definizione della zona infetta e l'attivazione di tutte le misure di cui alla normativa europea per il controllo e la prevenzione della diffusione della malattia, in conformità al Manuale delle emergenze da Peste suina africana in popolazioni di suini selvatici.

Il Gruppo Operativo degli Esperti per la Peste suina africana (PSA) e la Peste suina classica (PSC), istituito con Decreto Direttoriale DGSAF del 16/07/2021 (articolo 43 del Regolamento (UE) 2016/429 e articolo 66 del Regolamento (UE) 2020/687), come previsto nei Piani di Emergenza e in accordo con quanto stabilito nelle linee guida della Commissione europea (Working document SANTE/7112/2015/rev.12), e ha lo scopo di sostenere l’autorità competente nella valutazione delle misure di controllo o di eradicazione di una malattia di categoria A. Il GOE è composto da rappresentanti di Enti e Associazioni che possono fornire consulenza all’autorità competente in merito a possibili interventi volti a controllare ed eradicare la malattia di categoria A e alla loro attuazione. A questo scopo assume iniziative, sulla base dell’analisi dei dati derivanti dalle attività di controllo e di sorveglianza.

Il Gruppo è così composto:

  • il Direttore dell’Ufficio 3 – Direzione operativa del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali e Unità centrale di crisi del Ministero della salute - DGSAF, o suo delegato; il Direttore dell’Ufficio 3 svolge attività di coordinatore del Gruppo
  • il responsabile del Centro di Referenza Nazionale per lo studio delle malattie da asfivirus e pestivirus presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Umbria e Marche, o suo delegato (CEREP)
  • un esperto di epidemiologia delle malattie trasmissibili negli animali selvatici dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
  • il responsabile del Centro di Referenza Nazionale per l'Epidemiologia Veterinaria, la Programmazione, l’Informazione e l’Analisi del Rischio (COVEPI)
  • un esperto epidemiologo veterinario designato dalla/e Regione/i o Provincia/e autonoma/e riconosciuta/e come non indenne da PSA e/o PSC
  • un esperto tecnico delle Associazioni della caccia riconosciute a livello nazionale con riferimento territoriale alla/e Regione/i o Provincia/e autonoma/e riconosciuta/e come non indenne da PSA e/o PSC
  • un esperto del controllo delle popolazioni di ungulati nelle aree protette ex Legge 394 del 6 dicembre 1991.

Il GOE assiste dal punto di vista tecnico-scientifico il Ministero della salute nella gestione delle azioni di prevenzione, controllo ed eradicazione delle Pesti Suine nelle popolazioni di suini selvatici ed in particolare:

  • nel valutare la situazione epidemiologica e la sua evoluzione
  • nel valutare la gestione delle popolazioni di suini selvatici al fine di mitigare il rischio di introduzione dei virus delle Pesti Suine e per facilitare la gestione di eventuali emergenze
  • nel definire la zona infetta
  • nello stabilire le misure appropriate da applicare nella zona infetta e la loro durata
  • nell’elaborare un piano di eradicazione, ove pertinente


Data di ultimo aggiornamento 25 maggio 2023



Condividi

Tag associati a questa pagina

Argomenti correlati