Ministero della Salute

FAQ - Tumore della cervice uterina

Ultimo aggiornamento:  1 febbraio 2024

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Cos’è il tumore della cervice uterina?



Il tumore della cervice uterina è un tumore che colpisce il collo dell’utero, la parte più bassa che sporge in vagina.
E' il primo tumore riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibile a un'infezione. L'agente responsabile è il papillomavirus umano (HPV). 



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Da cosa è causato il tumore della cervice uterina?



Il tumore della cervice uterina (collo dell’utero) è causato da un’infezione persistente da papillomavirus umano (HPV), trasmesso per via sessuale e molto frequente soprattutto nelle giovani. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente. Se l’infezione persiste nel tempo si formano lesioni precancerose nel collo dell’utero, che possono evolvere in tumore. Il rischio di tumore dipende fortemente da alcuni tipi ben identificati di virus HPV, ma è favorito da: scarso accesso alla prevenzione, numero di partner, giovane età di inizio dell’attività sessuale, stati immunodepressivi, fumo di sigaretta e contraccezione ormonale.

Per saperne di più consulta la pagina : Il tumore della cervice uterina



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Come si forma?



Il tumore è preceduto da alterazioni del tessuto che riveste il collo dell’utero, chiamate displasie. Alcune displasie possono regredire spontaneamente o rimanere invariate senza provocare danni all’organismo.

Una piccola percentuale può invece evolvere in un tumore vero e proprio, impiegando circa 10-15 anni.



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Che sintomi può dare il tumore del collo dell’utero?



Il tumore della cervice uterina, ai suoi stadi iniziali, il più delle volte non dà alcun sintomo. In genere i primi segnali di allarme sono:

  • sanguinamento vaginale (specie dopo un rapporto sessuale), talvolta accompagnato da secrezioni maleodoranti
  • dolore nella parte bassa dell’addome

In fase più avanzata il tumore può coinvolgere organi adiacenti e quindi possono manifestarsi:

  • costipazione
  • sangue nell’urina
  • dolore alle ossa e alla schiena
  • gonfiore di una delle gambe
  • perdita di appetito e di peso
  • stanchezza.


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Il tumore della cervice uterina si può prevenire?



Il tumore della cervice uterina può essere efficacemente prevenuto sia mediante la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), sia attraverso la diagnosi precoce (Pap-test, HPV-DNA test). Il 12° anno (dall'11° al 12° compleanno) è l’età raccomandata per effettuare la vaccinazione anti-HPV sia alle ragazze che ai ragazzi. 
 



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Cosa si può fare per diagnosticare precocemente il tumore della cervice uterina?



Aderire ai programmi di screening organizzato offerti dalla propria ASL. I test per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero sono il Pap-test e il test per Papilloma virus (HPV-DNA test). Il test impiegato finora è il Pap-test, offerto ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Poichè recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato che sopra i 30 anni è più costo-efficace il test per il Papilloma virus (HPV-DNA test) effettuato ogni 5 anni, tutte le Regioni si stanno impegnando per adottare il modello basato sul test HPV-DNA.

Il nuovo test di screening si basa sulla ricerca dell’infezione dell’HPV ad alto rischio. Il prelievo è simile a quello del Pap-test. L’esame deve essere effettuato non prima dei 30 anni ed essere ripetuto con intervalli non inferiori ai 5 anni in caso di negatività. 

Se il test HPV risulta positivo la donna dovrà sottoporsi a un Pap-test che quindi diventa un esame di completamento, chiamato anche test di triage, perché seleziona le donne che hanno modificazioni cellulari e che devono fare la colposcopia, se invece il Pap-test non presenta alterazioni importanti la donna ripeterà il test HPV dopo un anno.

Dai 25 a 30 anni l’esame di riferimento rimane il Pap-test da eseguirsi ogni tre anni. Questa scelta è dovuta al fatto che in giovane età la probabilità di avere una infezione da HPV è molto alta senza che questa assuma una importanza clinica.

Per approfondire consulta: Faq Screening; sezione Screening per il cancro del collo dell'utero




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Perchè la vaccinazione contro l'HPV è raccomandata anche ai ragazzi?



Perchè anche gli uomini possono contrarre l'infezione da HPV. Spesso decorre in maniera asintomatica e questo rende più difficile la diagnosi. Anche senza sintomi evidenti, però, l'uomo può trasmettere l'HPV attraverso il contatto sessuale, aumentando così il rischio di tumori cervicali nella donna.
Inoltre in alcuni casi nell'uomo l'infezione da HPV può provocare:

  • verruche genitali
  • lesioni precancerose
  • tumore all’ano
  • tumori al cavo oro-faringeo


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Quali esami sono eseguiti come screening per il tumore della cervice uterina?



I test impiegati nello screening per il tumore del collo dell’utero sono attualmente il Pap-test ed il test per Papilloma virus (HPV-DNA test), la cui offerta varia in base all’età. Il Pap-test viene offerto ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 29 anni; dai 30 fino ai 64 anni viene invece effettuato il test per il Papilloma virus (HPV-DNA test) ogni 5 anni. Nelle Regioni in cui non è stato ancora introdotto il test HPV-DNA, viene offerto comunque il PAP test dai 25 ai 64 anni con cadenza triennale.



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Gli esami screening per il tumore del collo dell’utero sono dolorosi?



No, ci può essere un leggero fastidio nel corso dell’esame, specialmente quando è necessario l’utilizzo di uno speculum per agevolare l’apertura.



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Il programma di screening è gratuito?



Sì il percorso dello screening è gratuito, dagli esami di primo livello agli esami di approfondimento e alle cure che dovessero eventualmente rendersi necessarie.



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Devo sottopormi allo screening anche se non ho sintomi?



Lo scopo della diagnosi precoce è proprio quello di intercettare eventuali lesioni prima che diventino sintomatiche, quindi è indicato aderire ai programmi di screening anche in pieno benessere.



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Come posso prenotare lo screening?



I programmi di screening prevedono l’invito attivo della donna da parte della ASL alla scadenza dei periodi stabiliti. Pertanto, a seconda delle modalità previste dal programma locale, la donna potrà ricevere una lettera di invito, una e-mail o una telefonata dalla Asl di appartenenza per comunicare l’appuntamento prefissato per l’esecuzione del test.



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Cosa devo fare se non ho mai ricevuto un invito dalla ASL e sono nella fascia d’età per effettuare lo screening, o non l’ho mai accettato? Posso telefonare per prenotare l’esame?



E’ consigliabile rivolgersi alla propria ASL di appartenenza. In alcune regioni è possibile prenotare l’esame di screening telefonando al numero verde messo a disposizione dalle ASL, in altre sono state attivate pagine web dedicate per la prenotazione (è necessario rivolgersi al servizio screening per verificare le eventuali modalità presenti sul territorio).



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Cos’è il PAP test?



E’ uno dei test utilizzati per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero; si effettua prelevando con una spatolina alcune cellule superficiali della cervice uterina per valutare al microscopio eventuali alterazioni del tessuto. Viene eseguito ogni 3 anni nella fascia di età 25-29 anni.



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Cos’è l’HPV DNA test?



Il test HPV (HPV DNA test) è un esame di laboratorio per la ricerca del Papilloma virus e viene eseguito su materiale prelevato in modo molto simile al PAP test. Viene effettuato ogni 5 anni alle donne dai 30 a 64 anni. Nell’esame di screening, il prelievo viene effettuato sia per il test HPV sia per il PAP test. Il PAP test, però, sarà letto solo se il test HPV dovesse risultare positivo. Nello screening con test HPV, infatti, il PAP test è un esame di completamento che viene eseguito appunto in caso di test HPV positivo.



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Perchè due test diversi?



Gli studi scientifici hanno dimostrato che il test HPV è più efficace del PAP test nel trovare le lesioni del collo dell’utero (ed è quindi più protettivo) nelle donne dopo i 30 anni. Inoltre, il test HPV trova queste lesioni più precocemente, quindi è sufficiente ripeterlo ogni cinque anni. Sotto questa età però, le infezioni da HPV sono molto frequenti, ma nella maggior parte dei casi regrediscono da sole, quindi il test HPV DNA porterebbe a trovare, e a trattare, lesioni che sarebbero comunque scomparse spontaneamente. Per questa ragione, tra i 25 e i 29 anni di età il PAP test rimane l’esame principale e più efficace.



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Con il PAP test è osservabile il virus HPV?



No, il virus HPV non si vede con il PAP test. Però il Pap test può mostrare le modificazioni cellulari dovute alla presenza del virus.



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Se non dovessi ricevere il risultato del test entro il tempo che mi è stato comunicato dalla ASL, o comunque entro tre mesi, come mi devo comportare?



Se non dovesse ricevere la risposta all’esame entro il tempo medio indicato dalla ASL, sarà opportuno contattare il servizio screening (telefonando, mandando una mail o presentandosi di persona) per richiedere il risultato.



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Cosa succede se il test è positivo?



Nel caso in cui il test risultasse positivo e siano necessari degli approfondimenti diagnostici, si verrà contattati telefonicamente ed invitati a fare una colposcopia, sempre gratuitamente. Altri approfondimenti o trattamenti successivi, se necessari, saranno prenotati ed erogati direttamente dalla ASL in maniera gratuita.



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Cosa succede se il test è positivo?



Nel caso in cui il test risultasse positivo e siano necessari degli approfondimenti diagnostici, si verrà contattati telefonicamente ed invitati a fare una colposcopia, sempre gratuitamente. Altri approfondimenti o trattamenti successivi, se necessari, saranno prenotati ed erogati direttamente dalla ASL in maniera gratuita.



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Cos’è la colposcopia?



La colposcopia è un controllo simile alla visita ginecologica: il ginecologo usa uno strumento chiamato colposcopio, che serve a illuminare il collo dell’utero e a vederlo ingrandito. Se il ginecologo dovesse osservare delle alterazioni, fa una biopsia, cioè un piccolo prelievo di tessuto dal collo dell’utero. In genere, la colposcopia non è dolorosa. Se le facessero una biopsia, potrebbe sentire un modesto fastidio, come una puntura o un lieve dolore.



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Cosa succede se il test è negativo?



Se il test non dovesse rilevare alterazioni che richiedano ulteriori trattamenti o approfondimenti, la ASL provvederà a comunicarle il successivo appuntamento in prossimità della scadenza prestabilita.



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Mi posso fidare del risultato dello screening?



Gli screening delle ASL utilizzano procedure secondo le linee guida stabilite a livello nazionale ed europee e sono sottoposti a controlli di qualità.



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Sono stata vaccinata contro l’HPV, devo comunque sottopormi allo screening?



E’ opportuno farlo perché la vaccinazione non protegge da tutti i tipi di HPV ad alto rischio oncogeno. Quindi, anche le donne vaccinate devono continuare a fare lo screening. In particolare, è previsto che le ragazze che abbiano ricevuto due dosi di vaccino prima del compimento del 15° anno d’età siano invitate a fare il loro primo test di screening a 30 anni, anziché a 25 come è stato fatto fino ad oggi. Mentre, per le donne che hanno completato il ciclo vaccinale dopo i 15 anni, lo screening inizia a 25 anni come per le donne non vaccinate. Questo perché il vaccino è meno efficace se si è già presa l’infezione e, a 15 anni, una parte delle donne potrebbe averla già contratta.



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Si può fare il test in gravidanza?



Il prelievo nelle donne in gravidanza può̀ essere effettuato sia nel caso di allestimento in fase liquida sia nel caso di allestimento tradizionale, utilizzando i dispositivi per i quali non è prevista la limitazione d’uso in gravidanza.




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