Ministero della Salute

Come proteggersi dal nuovo coronavirus

Ultimo aggiornamento:  28 dicembre 2021

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Cosa posso fare per proteggermi?



Ecco le misure da adottare:

  • Portare sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all'aperto quando non possa essere garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
    È fortemente raccomandato l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
    ​Sono esonerati dall’obbligo di indossare la mascherina:
    • i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva
    • i bambini di età inferiore ai sei anni
    • i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina e chi interagisce con loro.
  • Mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
  • Lavarsi spesso le mani con con acqua e sapone o in assenza con soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
  • Evitare i luoghi affollati, gli ambienti chiusi con scarsa ventilazione e la distanza ravvicinata.
  • Garantire una buona ventilazione di ambienti chiusi, inclusi abitazioni e uffici.
  • Evitare abbracci e strette di mano.
  • Starnutire e tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie. Smaltire il fazzoletto in modo appropriato e procedere all’igiene delle mani.
  • Evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva.
  • Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
  • Non assumere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico.
  • Pulire le superfici con acqua e sapone o comuni detergenti neutri per rimuovere lo sporco e poi disinfettarle con soluzioni a base di ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) o alcol adeguatamente diluite. 

Se si presentano febbre, tosse o difficoltà respiratorie e si sospetta di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19:

  • restare in casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici ma telefonare al medico di famiglia, al pediatra o alla guardia medica, oppure chiamare il numero verde regionale. Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 solo in caso di effettiva necessità.

Per ulteriori informazioni contattare il Ministero della Salute al numero gratuito di pubblica utilità 1500, attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
Mantieniti informato sulla diffusione della pandemia, disponibile sul sito dell'OMS e sul sito del ministero.



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Quali sono le regole per la disinfezione / lavaggio delle mani?



Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un'azione meccanica.

Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani a base alcolica.
Se si usa il sapone è importante frizionare le mani per almeno 40-60 secondi.
Se il sapone non è disponibile usare una soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi.
I prodotti reperibili in commercio per la disinfezione delle mani in assenza di acqua e sapone (presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione microbicida) vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci.

È importante lavarsi le mani:

Prima

  • di assumere farmaci o somministrare farmaci ad altri
  • di toccarsi occhi/naso/bocca (per fumare, usare lenti a contatto, lavare i denti, etc.)
  • di mangiare.

Prima e dopo

  • aver usato i servizi igienici
  • aver toccato una persona malata
  • aver medicato o toccato una ferita
  • aver cambiato il pannolino di un bambino
  • aver toccato un animale
  • aver maneggiato alimenti, soprattutto se crudi.

Dopo

  • aver frequentato luoghi pubblici (negozi, ambulatori, stazioni, palestre, scuole, cinema, bus, ufficio, etc.) e, in generale, appena si rientra in casa
  • aver maneggiato la spazzatura
  • aver utilizzato soldi.

È buona abitudine, inoltre, tossire/starnutire nella piega del gomito, per non contaminare le mani, con cui successivamente si possono contaminare oggetti e superfici, toccando ad esempio il cellulare, la maniglia di una porta, etc.
Si raccomanda, poi, di utilizzare fazzoletti monouso per soffiare il naso, possibilmente eco-sostenibili, e di smaltirli nei rifiuti e lavarsi le mani subito dopo l’uso.

Per saperne di più



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Gli antibiotici possono essere utili per prevenire l’infezione da nuovo Coronavirus?



No, gli antibiotici non sono efficaci contro i virus, ma funzionano solo contro le infezioni batteriche.



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È necessario continuare con le normali attività di vaccinazione previste dal calendario vaccinale?



Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'UNICEF è essenziale mantenere gli appuntamenti vaccinali, soprattutto per le vaccinazioni di routine. Durante gli appuntamenti vaccinali, si raccomanda di osservare le misure di prevenzione per COVID-19.

A questo proposito, il ministero della Salute il 30 luglio 2020 ha emanato la circolare ‘Impatto dell’emergenza COVID-19 sulle attività di vaccinazione – analisi del fenomeno e raccomandazioni operative’.



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Quali sono le raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare?



  • La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite.
  • Chi l’assiste deve essere in buona salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato.
  • I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in un letto diverso.
  • Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla rimossa.
  • Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche. 

Queste sono solo alcune delle tante raccomandazioni contenute in una guida realizzata dall'Istituto Superiore di Sanità e riassunte in 21 punti in un poster scaricabile.

Per approfondire




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Esiste un trattamento per il nuovo Coronavirus?



Allo stato attuale, non esiste un trattamento specifico per la malattia causata dal nuovo coronavirus.

Il trattamento resta principalmente basato su un approccio sintomatico, fornendo terapie di supporto (ad es. ossigenoterapia) alle persone infette.

Sulla base anche delle esperienze maturate in ambito nazionale e internazionale, sono stati definiti protocolli terapeutici e di gestione clinica.

Il trattamento si articola su approcci differenziati:

  • farmaci a potenziale attività antivirale contro SARS-CoV-2
  • farmaci ad attività profilattica/terapeutica contro manifestazioni trombotiche
  • farmaci in grado di modulare la risposta immunitaria
  • infusioni di plasma mirate a un trasferimento di anticorpi neutralizzanti

Va ricordato che, ancora oggi, esistono larghi margini d’incertezza rispetto all’efficacia di alcuni farmaci e continuano le sperimentazioni cliniche per trovare farmaci più efficaci.

Per approfondire



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Quali sono le raccomandazioni per i familiari che assistono persone in isolamento domiciliare per sospetta o confermata COVID-19?



  • La persona che presta assistenza al malato Covid-19 deve essere in buona salute, non avere malattie che lo mettano a rischio, indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza del  malato.
  • Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche.
  • Stoviglie, posate, asciugamani e lenzuola devono essere dedicate esclusivamente alla persona malata. Devono essere lavate spesso con acqua e detersivo a 60-90 °C.
  • Le superfici toccate frequentemente dalla persona malata devono essere pulite e disinfettate ogni giorno.
  • Se la persona malata peggiora o ha difficoltà respiratorie chiamare immediatamente il 112/118.


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Quando vanno indossate le mascherine?




Oltre che nei luoghi chiusi aperti al pubblico, fino al 31 gennaio 2022 le mascherine vanno indossate obbligatoriamente anche nei luoghi all’aperto e anche in zona bianca.




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Ci sono delle tipologie particolari di mascherine che vanno utilizzate in determinate situazioni o qualsiasi tipo va bene?



Nella maggioranza dei casi si possono indossare sia le mascherine di comunità che quelle chirurgiche che il tipo FFP2. Il Decreto-Legge 221 del 24 dicembre 2021 ha individuato, però, delle situazioni specifiche in cui si devono obbligatoriamente utilizzare solo mascherine di tipo FFP2 o FFP3.

Dal 25 dicembre 2021 al 31 marzo 2022 è obbligatorio indossare mascherine di tipo FFP2:

  • su tutti i mezzi di trasporto
  • in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per  gli eventi e le competizioni sportive sia al chiuso sia all’aperto; in tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso.

Per saperne di più: Decreto Legge 221/2021



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Come devo usare la mascherina?



Prima di indossare la mascherina 

  • lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi o eseguire l’igiene delle mani con soluzione alcolica per almeno 20-30 secondi 
  • indossare la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci e avendo cura di non toccare la parte interna
  • posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento
  • accertarsi di averla indossata nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna).

Durante l’uso 

  • se si deve spostare la mascherina manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci
  • se durante l’uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l’igiene delle mani
  • non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani.

Quando si rimuove 

  • manipolare la mascherina utilizzando sempre gli elastici o i legacci
  • lavare le mani con acqua e sapone o eseguire l'igiene delle mani con una soluzione alcolica

Nel caso di mascherine riutilizzabili

  • procedere alle operazioni di lavaggio a 60°C con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore, se disponibili; talvolta i produttori indicano anche il numero massimo di lavaggi possibili senza riduzione della performance della mascherina
  • dopo avere maneggiato una mascherina usata, effettuare il lavaggio o l’igiene delle mani.  


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Quali mascherine devo usare nel caso in cui compaiano sintomi di infezione respiratoria?



Nel caso in cui compaiano sintomi è necessario l’utilizzo di mascherine certificate come dispositivi medici.



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La mascherina è obbligatoria anche per i bambini?



Dai sei anni in su anche i bambini devono portare la mascherina e per loro va posta attenzione alla forma evitando di usare mascherine troppo grandi e scomode per il loro viso.



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Che differenza c’è tra le cosiddette mascherine di comunità e le mascherine chirurgiche?



Le mascherine chirurgiche sono le mascherine a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione.

Le mascherine di comunità hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2.



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È possibile lavare le mascherine di comunità?



È possibile lavare le mascherine di comunità se fatte con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi.
Le mascherine di comunità commerciali sono monouso o sono lavabili se sulla confezione si riportano indicazioni che possono includere anche il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro performance.



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Quali sono le caratteristiche che devono avere le mascherine di comunità?



Le mascherine devono:

  • garantire un'adeguata barriera per naso e bocca
  • essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e che non rendano difficoltosa la respirazione
  • devono aderire al viso coprendo dal mento al naso garantendo allo stesso tempo confort.


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Quando devo indossare i guanti?



L’utilizzo dei guanti in comunità si aggiunge solamente alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio, che restano prioritarie.

L’uso dei guanti "usa e getta" resta comunque raccomandato nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.




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Quali precauzioni devo prendere per un corretto utilizzo dei guanti?



L’uso dei guanti, come quello delle mascherine, aiuta a prevenire le infezioni ma solo a determinate condizioni. Diversamente, il dispositivo di protezione può diventare un veicolo di contagio.

Quindi, sì all’utilizzo dei guanti a patto che:

  • non sostituiscano la corretta igiene delle mani, che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per 60 secondi
  • siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati
  • come le mani, non vengano a contatto con bocca naso e occhi
  • siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato
  • non siano riutilizzati.


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Come devono essere smaltiti mascherine, guanti e altri rifiuti?



Nelle abitazioni in cui sono presenti persone positive al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, deve essere interrotta la raccolta differenziata e tutti i rifiuti domestici, indipendentemente dalla loro natura (includendo fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti), devono essere considerati indifferenziati e, pertanto, gettati all'interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata (se possibile a pedale), ponendoli prima dentro almeno due sacchetti resistenti chiusi (uno dentro l'altro), per evitare contatti da parte degli operatori ecologici.

Nelle abitazioni in cui, invece, non sono presenti persone positive al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, si raccomanda di mantenere le procedure in vigore nel territorio di appartenenza, non interrompendo la raccolta differenziata.
A scopo cautelativo, tuttavia, fazzoletti, mascherine e guanti eventualmente utilizzati dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati.




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Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?



Le evidenze scientifiche al momento disponibili indicano che il tempo di sopravvivenza del virus sulle superfici vari in relazione al tipo di superficie considerata. Il rapporto dell'Istituto superiore di sanità riguardo le Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento e la circolare 22 maggio 2020 del Ministero della Salute riportano i tempi di rilevazione di particelle virali sulle superfici più comuni, variabili da alcune ore (come ad es. sulla carta) fino a diversi giorni (come sulla plastica e l’acciaio inossidabile).

Tuttavia, bisogna considerare che i dati finora disponibili, essendo generati da condizioni sperimentali, devono essere interpretati con cautela, tenendo anche conto del fatto che la presenza di RNA virale non indica necessariamente che il virus sia vitale e potenzialmente infettivo.

L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) o ipoclorito di sodio (candeggina/varechina).
Ricorda di pulire gli oggetti che usi frequentemente (telefono cellulare, auricolari, microfono) prima con acqua e sapone o altri detergenti neutri e poi disinfettarli con prodotti a base di ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) o etanolo (alcol), tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore. 



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Che differenza c'è tra sanificazione, disinfezione, igienizzazione e gli altri procedimenti di pulizia?



  • Sanificazione: è un “complesso di procedimenti e operazioni” di pulizia e/o disinfezione e comprende il mantenimento della buona qualità dell’aria anche con il ricambio d’aria in tutti gli ambienti.
  • Disinfezione: è un trattamento per abbattere la carica microbica di ambienti, superfici e materiali e va effettuata utilizzando prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico chirurgici) autorizzati dal Ministero della Salute. Questi prodotti devono obbligatoriamente riportare in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione.
  • Igienizzazione: è l’equivalente di detersione ed ha lo scopo di rendere igienico, ovvero pulire l’ambiente eliminando le sostanze nocive presenti. I prodotti senza l’indicazione dell’autorizzazione del ministero della Salute che riportano in etichetta diciture sull’attività ad es. contro germi e batteri, non sono prodotti con attività disinfettante dimostrata ma sono semplici detergenti per l’ambiente (igienizzanti).
  • Detersione: consiste nella rimozione e nell’allontanamento dello sporco e dei microrganismi in esso presenti, con conseguente riduzione della carica microbica. La detersione e un intervento obbligatorio prima di disinfezione e sterilizzazione, perché lo sporco è ricco di microrganismi che vi si moltiplicano attivamente ed è in grado di ridurre l’attività dei disinfettanti.
  • Pulizia: per la pulizia si utilizzano prodotti detergenti/igienizzanti per ambiente – i due termini sono equivalenti - che rimuovono lo sporco mediante azione meccanica o fisica.
  • Sterilizzazione: processo fisico o chimico che porta alla distruzione mirata di ogni forma microbica vivente, sia in forma vegetativa che in forma di spore.

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A chi mi posso rivolgere per avere informazioni sui comportamenti corretti da seguire e l’iter da rispettare in caso avessi avuto un contatto con persone positive?



Puoi chiamare il numero gratuito di pubblica utilità 1500 del ministero o il numero verde della Croce Rossa Italiana 800.065.510 attivato per l’assistenza alle persone fragili. Gli operatori rispondono anche per informazioni sui comportamenti corretti da rispettare e l’iter da seguire in caso di contatto stretto con soggetti positivi.

Contatta anche il numero verde della tua Regione: Numeri verdi regionali




Direzione Generale della Prevenzione sanitaria
in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità