L’alimentazione della donna durante la gravidanza è uno dei fattori principali in grado di influenzare in maniera significativa la propria salute e quella del nascituro.
È importante prestare attenzione all’alimentazione della futura mamma, già a partire dal periodo pre-natale, ovvero il momento che precede il concepimento, fino a tutto il periodo in cui il bambino sarà allattato al seno.
Per una alimentazione sana in gravidanza è sufficiente rispettare alcuni piccoli accorgimenti:
Consulta
È importante che la mamma mantenga il corretto peso durante tutta la gravidanza.
Il fabbisogno energetico va valutato individualmente partendo dell’IMC pregravidico (scheda Indice di massa corporea - IMC). In gravidanza aumenta il fabbisogno di proteine (6g/die), mentre è pressoché invariato quello di carboidrati e di grassi.
Alle donne vegetariane e vegane si consiglia inoltre un supplemento di vitamina B12.
Nei primi tre mesi di gravidanza, l’incremento del volume di sangue e la crescita dell’utero comportano l’aumento ponderale, di circa 1 kg, della mamma.
A meno che non vi siano situazioni di particolari carenze o insufficienza di peso da parte della donna, non è necessario incrementare l’apporto dietetico.
In ogni caso, nel primo trimestre la dieta deve essere varia, completa ed equilibrata, prevedere l’integrazione di acido folico e, se necessario, di ferro.
A partire dal quarto mese, l’aumento dei tessuti materni e la concomitante crescita fetale determinano un aumento del fabbisogno calorico della madre.
I LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) consigliano un incremento di 350 kcal al giorno. Questo aumento consente di coprire anche i fabbisogni del feto, permettendo un normale sviluppo del bambino ed evitando di intaccare le riserve materne.
Nel terzo trimestre, con l’ulteriore aumento di volume della placenta e la crescita del feto, il fabbisogno calorico aumenta di circa 460 kcal al giorno. Normalmente l’aumento di peso è di circa 1/2 kg a settimana.
Per le loro specifiche caratteristiche, alcuni alimenti devono essere consumati adottando particolari accortezze, in quanto possibili veicoli di agenti patogeni (Listeria monocytogenes e Toxoplasma gondii) responsabili di patologie a carico del feto e altri responsabili di infezioni o tossinfezioni alimentari.
Alimento | Rischio | Cosa fare |
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Latte crudo | Escherichia coli verocitotossici, Brucella spp. | Consumare solo previa bollitura |
Uova crude o poco cotte | Salmonella spp. | Consumare solo dopo accurata cottura (il tuorlo deve essere coagulato) |
Carni crude o poco cotte compreso pollame e selvaggina | Toxoplasma gondii, Escherichia coli verocitotossici, Salmonella spp., Campylobacter spp. | Consumare solo dopo accurata cottura (deve scomparire il colore rosato) |
Salsicce fresche e salumi | Toxoplasma gondii, Salmonella spp, Listeria monocytogenes |
Consumare solo dopo accurata cottura (deve scomparire il colore rosato). *La stagionatura molto breve rende il profilo di rischio di questi alimenti simile a quello della carne cruda |
Pesce crudo, poco cotto o marinato | Listeria monocytogenes e, se non adeguatamente congelato, Anisakis spp. | Consumare solo dopo accurata cottura |
Frutti di mare crudi | Salmonella spp., virus dell’Epatite A e Norovirus | Consumare solo dopo accurata cottura |
Prodotti pronti per il consumo a base di pesce affumicato | Listeria monocytogenes | Preferibile non consumarli |
Formaggi a breve stagionatura, a pasta molle o semimolle, con muffe | Listeria monocytogenes | Preferibile non consumarli |
Frutta e verdura cruda | Toxoplasma gondii, Salmonella spp., Virus dell’epatite A e Norovirus | Consumare le verdure solo dopo accurato lavaggio. Consumare la frutta ben lavata, meglio se sbucciata. |
Data di pubblicazione: 31 marzo 2021 , ultimo aggiornamento 20 marzo 2024