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Donna in gravidanza


Immagine di donna in gravidanza con una mela


L’alimentazione della donna durante la gravidanza è uno dei fattori principali in grado di influenzare in maniera significativa la propria salute e quella del nascituro.

È importante prestare attenzione all’alimentazione della futura mamma, già a partire dal periodo pre-natale, ovvero il momento che precede il concepimento, fino a tutto il periodo in cui il bambino sarà allattato al seno.

Accorgimenti

Per una alimentazione sana in gravidanza è sufficiente rispettare alcuni piccoli accorgimenti:

  • variare il più possibile le scelte alimentari, garantendo così l’assorbimento di tutti i nutrienti necessari
  • consumare verdura e frutta di stagione ogni giorno, lavata in modo accurato con abbondante acqua corrente
  • consumare carne, pesce e uova ben cotti
  • limitare gli zuccheri semplici, prediligendo carboidrati complessi come pasta, pane e patate
  • limitare il consumo di bevande nervine come caffè e tè, preferendo prodotti decaffeinati e deteinati
  • evitare il consumo di bevande alcoliche

Consulta

Fabbisogno energetico

È importante che la mamma mantenga il corretto peso durante tutta la gravidanza.

Il fabbisogno energetico va valutato individualmente  partendo dell’IMC pregravidico (scheda Indice di massa corporea - IMC). In gravidanza aumenta il fabbisogno di proteine (6g/die), mentre è pressoché invariato quello di carboidrati e di grassi.

Alle donne vegetariane e vegane si consiglia inoltre un supplemento di vitamina B12.

Primo trimestre

Nei primi tre mesi di gravidanza, l’incremento del volume di sangue e la crescita dell’utero comportano l’aumento ponderale, di circa 1 kg, della mamma.
A meno che non vi siano situazioni di particolari carenze o insufficienza di peso da parte della donna, non è necessario incrementare l’apporto dietetico.
In ogni caso, nel primo trimestre la dieta deve essere varia, completa ed equilibrata, prevedere l’integrazione di acido folico e, se necessario, di ferro.

Secondo trimestre

A partire dal quarto mese, l’aumento dei tessuti materni e la concomitante crescita fetale determinano un aumento del fabbisogno calorico della madre.
I LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) consigliano un incremento di 350 kcal al giorno. Questo aumento consente di coprire anche i fabbisogni del feto, permettendo un normale sviluppo del bambino ed evitando di intaccare le riserve materne.

Terzo trimestre

Nel terzo trimestre, con l’ulteriore aumento di volume della placenta e la crescita del feto, il fabbisogno calorico aumenta di circa 460 kcal al giorno. Normalmente l’aumento di peso è di circa 1/2 kg a settimana.

Aspetti di sicurezza nella gestante

Per le loro specifiche caratteristiche, alcuni alimenti devono essere consumati adottando particolari accortezze, in quanto possibili veicoli di agenti patogeni (Listeria monocytogenes e Toxoplasma gondii) responsabili di patologie a carico del feto e altri responsabili di infezioni o tossinfezioni alimentari.

Tabella informativa
Alimento Rischio Cosa fare
Latte crudo Escherichia coli verocitotossici, Brucella spp. Consumare solo previa bollitura
Uova crude o poco cotte Salmonella spp. Consumare solo dopo accurata cottura (il tuorlo deve essere coagulato)
Carni crude o poco cotte compreso pollame e selvaggina Toxoplasma gondii, Escherichia coli verocitotossici, Salmonella spp., Campylobacter spp. Consumare solo dopo accurata cottura (deve scomparire il colore rosato)
Salsicce fresche e salumi Toxoplasma gondii, Salmonella spp, Listeria monocytogenes Consumare solo dopo accurata cottura (deve scomparire il colore rosato).

*La stagionatura molto breve rende il profilo di rischio di questi alimenti simile a quello della carne cruda
Pesce crudo, poco cotto o marinato Listeria monocytogenes e, se non adeguatamente congelato, Anisakis spp. Consumare solo dopo accurata cottura
Frutti di mare crudi Salmonella spp., virus dell’Epatite A e Norovirus Consumare solo dopo accurata cottura
Prodotti pronti per il consumo a base di pesce affumicato Listeria monocytogenes Preferibile non consumarli
Formaggi a breve stagionatura, a pasta molle o semimolle, con muffe Listeria monocytogenes    Preferibile non consumarli
Frutta e verdura cruda Toxoplasma gondii, Salmonella spp., Virus dell’epatite A e Norovirus Consumare le verdure solo dopo accurato lavaggio. Consumare la frutta ben lavata, meglio se sbucciata.


Data di pubblicazione: 31 marzo 2021 , ultimo aggiornamento 20 marzo 2024



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