L’Istituto superiore di sanità ha aperto sull’home page del suo portale istituzionale una nuova sezione di faq per chiarire i dubbi più frequenti dei cittadini sul coronavirus e sulle modalità di trasmissione e di prevenzione.
Di seguito le prime sette faq.
Non ci sono evidenze scientifiche che l'uso dei farmaci antivirali prevenga l'infezione da Coronavirus o da altri tipi di infezioni virali.
No, ad oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che il nuovo Coronavirus stia circolando in Italia. E' invece certo che si è in una fase di massima trasmissione del virus influenzale stagionale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi o difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.
Al momento, secondo le evidenze scientifiche disponibili, il virus non circola in Italia. Le uniche condizioni di rischio legate all'infezione sono aver viaggiato negli ultimi 14 giorni in zone della Cina in cui il virus si sta diffondendo e avere avuto contatti con persone con infezione accertata
Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi. La diagnosi deve essere eseguita nei Laboratori di riferimento. Per le persone senza sintomi di una certa gravità e senza fattori di rischio al momento non è previsto iniziare un iter diagnostico.
Allo stato attuale, non essendoci evidenze scientifiche della circolazione del virus in Italia, è altamente improbabile che possa verificarsi un contagio da nuovo Coronavirus attraverso le maniglie degli autobus o della metropolitana. E' comunque buona norma, per prevenire tutte le infezioni respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani.
No, può causare sintomi che vanno da disturbi lievi a infezioni più gravi. I dati in nostro possesso provengono principalmente da studi su casi ospedalizzati, e pertanto più gravi, è possibile che sia sovrastimata la gravità dell'infezione.
Se si è stati esposti a fattori di rischio, come aver viaggiato nelle zone della Cina in cui il nuovo Coronavirus sta circolando o si è stati a contatto con persone risultate infette, per prima cosa è opportuno chiamare il numero 1500, messo a disposizione dal Ministero della Salute, per avere indicazioni sui comportamenti da seguire.
Per informazioni:
Data di pubblicazione: 5 febbraio 2020 , ultimo aggiornamento 5 febbraio 2020