Bufale e disinformazione sono molto pericolose quando riguardano la salute e spesso non è facile distinguerle tra milioni di informazioni. In queste pagine facciamo chiarezza sulle fake news più diffuse, smentendole alla luce delle evidenze disponibili.
Tutte le informazioni sono verificate dagli esperti del ministero della Salute e/o dell’Istituto superiore di sanità e sono basate su evidenze scientifiche, normative, documentazioni nazionali e internazionali disponibili alla data di pubblicazione di ogni notizia.
SARS-CoV-2 provoca infertilità, soprattutto negli uomini
No, non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da SARS-CoV-2 causi infertilità maschile o femminile.
SARS-CoV-2 è un ceppo di virus dell'influenza che è mutato
La malattia COVID-19 è causata da SARS-CoV-2, un virus emerso alla fine del 2019 attraverso un salto di specie (da una specie animale all’uomo) e che si è diffuso molto rapidamente in tutto il mondo. Poiché SARS-CoV-2 è un nuovo virus, che incontra per la prima volta la specie umana, all'inizio della pandemia l'intera popolazione umana era potenzialmente suscettibile all'infezione da SARS-CoV-2 e, quindi, alla malattia COVID-19.
Il SARS-CoV2 non è un virus influenzale bensì un coronavirus, fa parte cioè di una famiglia di virus conosciuta e che solitamente si diffonde nelle stagioni invernali causando raffreddore e sindromi parainfluenzali.
A differenza degli altri coronavirus, il SARS-CoV2 non trovando barriere immunitarie ha prodotto sin da subito esiti clinici importanti nella popolazione infettata, causando il COVID-19 e causando molti ricoveri e decessi in tutto il mondo.
Sia i coronavirus sia i virus influenzali si diffondono principalmente attraverso particelle grandi e piccole contenenti virus che vengono espulse quando le persone con la malattia tossiscono, starnutiscono o parlano.
Il virus che causa COVID-19, soprattutto dopo le più recenti mutazioni, si diffonde molto più facilmente di quelli che causano l'influenza e resta molto temibile a causa dei quadri sintomatologici, acuti e cronici, che causa nell’ospite.
Respirare aria calda dall’asciugacapelli elimina il virus dalla gola perché con il caldo muore
I repellenti contro le zanzare proteggono dal virus perché evitano che questi insetti ci pungano e possano infettarci
I repellenti contro le zanzare non proteggono dal virus Sars-CoV-2. Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso, non attraverso le punture di zanzara.
Il COVID-19 si trasmette attraverso i rapporti sessuali
No, non ci sono attualmente evidenze scientifiche che SARS-CoV2 possa essere trasmesso per via sessuale. Durante i rapporti sessuali viene, però, meno il distanziamento interpersonale, aumentando la possibilità di contagio.
Le mascherine non proteggono dalle nuove varianti del virus
Le mascherine proteggono in base alla loro capacità di filtraggio. Recenti evidenze mostrano una maggiore trasmissibilità delle nuove varianti dovuta anche alla diffusione aerea (airborne) e non più soltanto alla trasmissione delle droplets. Le mascherine riducono la trasmissione del virus e salvano vite umane. Dovrebbero essere utilizzate in combinazione con altre misure per ridurre la trasmissione di SARS-CoV-2, quali il mantenimento del distanziamento fisico, evitare ambienti chiusi e affollati, garantire una buona ventilazione degli spazi interni, lavarsi le mani regolarmente e coprire con un fazzoletto o con il gomito piegato gli starnuti e la tosse. La chiave per un uso efficace delle mascherine è quella di usarle in modo corretto e coerente.
L’infezione da SARS-CoV-2 comporta sempre la comparsa di sintomi
La sintomatologia da COVID-19 può variare dalla completa assenza di sintomi (essere asintomatici) fino alla comparsa di febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, naso che cola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare e, nei casi più gravi, polmonite, insufficienza respiratoria, sepsi e shock settico.
I sintomi più comuni di COVID-19 sono:
Gli antibiotici sono utili per la prevenzione o il trattamento dell'infezione da nuovo coronavirus
Lo strumento principe di prevenzione sono i vaccini. Gli antibiotici non prevengono l’infezione da SARS-CoV-2. Questa classe di farmaci non ha effetti sui virus e quindi neanche sul nuovo coronavirus. Si raccomanda pertanto di evitare l’uso empirico di antibiotici; il loro eventuale utilizzo nei pazienti con infezioni virali è da riservare, su giudizio del medico, esclusivamente ai casi in cui l’infezione batterica sia stata dimostrata da un esame microbiologico e a quelli in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica. Gli antibiotici pertanto non devono essere usati per la prevenzione o il trattamento della malattia COVID-19.
Gli scanner termici rilevano chi è ammalato di Covid-19
Gli scanner termici, o rilevatori della temperatura corporea a distanza, non possono determinare se una persona è stata contagiata dal nuovo coronavirus. I misuratori di temperatura a distanza vengono impiegati per rilevare una temperatura corporea superiore a 37,5 °C.
Per approfondire: Sito Oms
Per difendermi dal virus posso andare in farmacia e acquistare i nuovi farmaci sperimentali
Un farmaco prima di arrivare nelle farmacie deve aver superato diverse fasi di sperimentazione che ne testano l’efficacia e la sicurezza seguendo procedure ben definite. Solo quei farmaci che hanno superato tutte le fasi di sperimentazione ed hanno avuto l’autorizzazione all'immissione in commercio dalle autorità competenti, possono essere disponibili nelle farmacie e acquistati dopo prescrizione medica. Ci sono poi farmaci che sono resi disponibili solo per la somministrazione ospedaliera.
Alcuni farmaci commercializzati per altre indicazioni, vengono resi disponibili ai pazienti, pur in assenza di indicazione terapeutica specifica per il COVID-19, sulla base di evidenze scientifiche spesso piuttosto limitate. Proprio in considerazione dell’alto livello di incertezza con cui queste terapie sono messe a disposizione e del particolare stato di emergenza rispetto ad una pandemia che stiamo imparando a conoscere giorno per giorno, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) fornisce sul suo sito informazioni aggiornate sui farmaci utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche. Allo stesso modo, vengono individuati i farmaci per cui è bene che l’utilizzo rimanga all’interno di sperimentazioni cliniche controllate.
Per saperne di più: sito Aifa - aggiornamento sui farmaci utilizzati per il trattamento di Covid-19