Barbara è una volontaria AIP (Associazione Immunodeficienze Primitive) e mamma di una bambina di nove anni nata con immunodeficienza primitiva.

Grazie alle donazioni di sangue il suo cuoricino ha continuato a battere in questi anni. L’abbiamo incontrata e questo è quello che ci ha raccontato della sua esperienza da paziente.

“L’immunodeficienza primitiva si è manifestata sulla mia piccola fin dai primi mesi di vita e dopo numerosi ricoveri e analisi è arrivata la diagnosi. Per queste patologie purtroppo non esiste una cura risolutiva, ma una terapia salvavita alle immunoglobuline. Parliamo quindi di emoderivati, di plasma, parliamo di una terapia che esiste grazie a coloro che donano sangue. La mia bambina ha iniziato a fare infusioni monoglobuline fin da piccolissima, aveva undici mesi quando ha fatto la prima. Ma grazie a queste terapie ha potuto crescere, condurre una vita normale e soprattutto avere una prospettiva di vita per il futuro. Fare il donatore di sangue è un gesto di generosità e di profondo altruismo verso l’essere umano che io traduco in una sola parola: amore. Grazie di cuore da parte mia e da parte di tutte le mamme dei piccoli pazienti e spero davvero che Associazioni e Istituzioni continuino a seminare la cultura del dono perchè con una donazione di sangue si può davvero salvare una vita”.

Keep the world beating, continuiamo a donare. #WBDD21 #keeptheworldbeating

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Data di pubblicazione: 2 luglio 2021, ultimo aggiornamento 2 luglio 2021