L’alluminio trova largo impiego nel settore alimentare per la realizzazione di imballaggi e recipienti destinati a venire in contatto con gli alimenti, come pentole, film per avvolgere, vaschette monouso, caffettiere, ecc. .

La contaminazione del cibo per fenomeni di migrazione da utensili o imballaggi è una delle fonti di esposizione alimentare, ma è anche quella direttamente prevenibile attraverso semplici accorgimenti, considerato che il rilascio di alluminio dai materiali a contatto è condizionato dalle modalità di uso e da altri fattori combinati, quali il tempo di conservazione, la temperatura e la composizione dell’alimento.

Nei soggetti sani il rischio tossicologico dell'alluminio è limitato per via dello scarso assorbimento e della rapida escrezione.

I gruppi di popolazione più vulnerabili alla tossicità orale dell'alluminio sono quelli con diminuita capacità escretoria renale: anziani, bambini sotto i 3 anni, soggetti con malattie renali e donne in gravidanza.

In Italia con il decreto ministeriale 18 Aprile 2007, n. 76 (Regolamento recante la disciplina igienica dei materiali e degli oggetti di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti) sono state previste  specifiche  disposizioni, in particolare  i contenitori in  alluminio devono riportare in etichetta una o più delle seguenti istruzioni:

  1. non idoneo al contatto con alimenti fortemente acidi o fortemente salati
  2. destinato al contatto con alimenti a temperature refrigerate
  3. destinato al contatto con alimenti a temperature non refrigerate per tempi non superiori alle 24 ore
  4. destinato al contatto per tempi superiori alle 24 ore a temperatura ambiente solo per i seguenti alimenti:
  • Prodotti di cacao e cioccolato
  • Caffè
  • Spezie ed erbe infusionali
  • Zucchero
  • Cereali e prodotti derivati
  • Paste alimentari non fresche
  • Prodotti della panetteria
  • Legumi secchi e prodotti derivati
  • Frutta secca
  • Funghi secchi
  • Ortaggi essiccati
  • Prodotti della confetteria
  • Prodotti da forno fini a condizione che la farcitura non sia a diretto contatto con l'alluminio.

Quanto sopra non si applica ai materiali e agli oggetti di alluminio ricoperto purchè lo strato a diretto contatto con gli alimenti costituisca un effetto barriera.

Obiettivo di comunicazione

L’obiettivo è quello di informare i consumatori, ovvero la popolazione generale e gli operatori del settore alimentare circa il corretto uso dei materiali contenenti alluminio che vengono a contatto con gli alimenti. E’ necessario far comprendere alla popolazione che l’alluminio non è un materiale che comporta danni alla salute, ma è il suo utilizzo non corretto che può provocare rischi.

Target

  • Popolazione generale
  • Operatori del settore alimentare

Le fasce più vulnerabili della popolazione sono rappresentate dai bambini sotto i 3 anni, dagli anziani sopra i 65 anni, dalle donne in gravidanza, dalle persone con funzionalità renale compromessa.

Strumenti e mezzi

La campagna è stata realizzata attraverso la creazione di un’infografica animata di semplice lettura e quindi facilmente fruibile da tutta la popolazione.La campagna sarà pubblicata sul sito del Ministero e veicolata sui canali social istituzionali: Facebook, Twitter, Instagram e Youtube.

Inoltre, i principali siti web del settore alimentare, come Giallo zafferano, Cookaround, Sale&Pepe, DM Cucina e Tgcom cucina, veicoleranno la campagna per due settimane.

Altre iniziative del Ministero

Sono stati attivati controlli sia sul territorio, tramite i NAS, che all’importazione per la verifica dei requisiti di composizione ed etichettatura dei materiali contenenti alluminio definiti dalla normativa vigente.

Guarda la videografica
Leggi il Parere CNSA del 30 gennaio 2019

 

Precisazioni del Vice Ministro Sileri

Il Vice Ministro Sileri, in merito all'intervista andata in onda il 9 dicembre 2019 nel corso della puntata di "Striscia La notizia", ritiene doveroso precisare che quando parla di "panino" si riferisce a un panino farcito con alimenti molto acidi (come pomodoro o sottaceti) o molto salati (come salumi o pesce sotto sale) che possono entrare in contatto diretto con l’incarto di alluminio. In questi casi infatti la migrazione non può essere esclusa. Tuttavia anche nel caso in cui una piccola porzione della farcitura (piccolo lembo di prosciutto salato, ecc.) fuoriuscisse ed entrasse in contatto diretto con l’alluminio, anche a caldo, si verificherebbe un incremento poco significativo di alluminio nell’alimento e quindi il consumo dello stesso non costituirebbe un rischio per i consumatori.
In casi particolari, come panini da asporto caldi, particolarmente umidi e con condimento o salse esterne, non si può più considerare dunque l’alimento come secco e la migrazione di alluminio non può essere trascurata a priori. Si osserva che le confezioni di contenitori monouso e fogli di alluminio presenti sul mercato, a seguito del decreto ministeriale 18 aprile 2007, n. 76 devono obbligatoriamente riportare gli avvertimenti relativi al loro utilizzo.
È quindi importante leggere attentamente le etichette e mettere in pratica quanto indicato prima di utilizzare fogli o contenitori di alluminio per cucinare o conservare gli alimenti. Il consumo del panino, anche se avvolto nel foglio di alluminio, se correttamente utilizzato, non costituisce quindi un rischio per i consumatori.


  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 3 dicembre 2019, ultimo aggiornamento 19 febbraio 2020

Consulta le campagne di Sicurezza alimentare

Vai all'archivio completo delle campagne


Consulta l'area tematica: Sicurezza alimentare