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Comunicato n. 111
Data del comunicato 27 maggio 2015

Risultati del Sistema di Sorveglianza HBSC (Health Behaviour in School-aged children)

Presentati oggi  (27 maggio 2015), presso l’Auditorium “Biagio D’Alba,  i risultati della rilevazione 2014 del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare),  promosso dal Ministero della Salute/CCM (Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie), nell’ambito del programma strategico “Guadagnare salute – rendere facili le scelte salutari”,  con  il coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Torino, Padova e Siena e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca,  le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali, per la rilevazione dei comportamenti e degli stili di vita degli adolescenti di 11, 13 e 15 anni (studenti delle Scuole primarie di II grado e Scuole secondarie).

Alla rilevazione 2014 hanno partecipato 3.317 classi distribuite in tutte le Regioni italiane. La percentuale di rispondenza all’indagine è stata complessivamente del 90.1%. L’altissima adesione complessiva è segno dell’elevato livello di partecipazione non solo dei ragazzi e delle famiglie, ma anche delle scuole e di tutti gli operatori delle Aziende Sanitarie Locali. Nel 2014 sono stati raccolti complessivamente 63.148 questionari, con un campione rappresentativo a livello regionale per tutte le Regioni italiane.

L’età pre-adolescenziale e adolescenziale rappresenta una fase cruciale per lo sviluppo dell’individuo e costituisce quindi un momento chiave nel quale poter intervenire efficacemente con adeguate politiche di promozione della salute. La comprensione dei determinanti dei comportamenti a rischio che si instaurano spesso in questa età può contribuire alla definizione di politiche ed interventi che indirizzino verso l’elaborazione di valori positivi e facilitino l’adozione di comportamenti orientati ad uno stile di vita sano.

L’indagine rappresenta, quindi, lo strumento nazionale per il monitoraggio dei fattori e dei processi che possono determinare effetti sulla salute degli adolescenti, attraverso la raccolta di dati sulla salute, sui comportamenti ad essa correlati e sui loro determinanti.

I dati 2014 mostrano rispetto alla precedente rilevazione del 2010, una diminuzione della percentuale di ragazzi in sovrappeso in tutte le fasce di età. La diminuzione è particolarmente evidente tra gli 11enni  (dal  23,3%  al 19 % nei maschi e dal  17,1% all’13,5% nelle femmine)

Anche per quanto riguarda l’obesità,  si osserva un lieve calo, più evidente nei 13enni (dal 4,5%  al 3,3 % nei maschi e dal 2,4% all’ 1,3%  nelle femmine)

Si evidenzia un gradiente geografico tra le Regioni e  le prevalenze più alte si registrano in quelle del Centro-Sud.

Sono stati indagati anche alcuni aspetti delle abitudini alimentari che, se scorrette, possono aumentare il rischio di diverse patologie croniche oltre a favorire l’aumento di peso.

Dai dati è emerso che solo una bassa percentuale di studenti consuma frutta e verdura almeno una volta al giorno. Il valore più alto (22,7%) si registra tra le ragazze di 15 anni. La percentuale è aumentata  in tutte le classi di età e in entrambi i sessi, ma i valori permangono bassi e lontani dai consumi raccomandati. L’abitudine di saltare la prima colazione, invece, è in calo tra i 15enni, ma si ha un lieve peggioramento tra i 13enni e gli 11enni di entrambi i sessi.

Nel 2014 il consumo di bevande zuccherate (5-6 giorni a settimana o più) varia tra il 29,4% dei ragazzi 11enni al 20% delle ragazze 15enni. Rispetto al 2010 il fenomeno sembra essere in calo in tutte le classi di età e in entrambi i sessi.

 

Rispetto al  2010  cresce il numero dei ragazzi che svolge attività fisica  (un’ora di attività più di tre giorni a settimana) in tutte le fasce di età; l’aumento è più sensibile tra gli 11enni, in particolare nei ragazzi (dal 47,6% al 57,3%) rispetto alle ragazze (dal 35,3% al 42,3%).

I dati sulla sedentarietà, evidenziano in tutte le fasce di età che pur essendo in diminuzione il numero dei ragazzi che trascorrono tre ore o più al giorno davanti alla TV, in particolare tra i 15enni (maschi da 36,9% a 30,6% - femmine da 35,8% a 26,1%), aumenta la percentuale di adolescenti che passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo smartphone o il tablet. L’aumento è più sensibile tra le ragazze, in particolare è raddoppiato tra le 11enni (da 8,7% a 16,5%).

Nel 2014 diminuisce per entrambi i sessi e in tutte le classi di età la percentuale di adolescenti che hanno  consumato alcolici almeno una volta a settimana. Tuttavia, oltre il 15% degli studenti di 15 anni e oltre il 12% delle ragazze di 15 anni dichiarano di bere 1 o più drink al giorno e si registra un aumento dei 15enni che dichiarano di essersi ubriacati almeno 2 volte nella vita (maschi da 16,7% a 20,1%  - femmine da 10,8%  a 16%).

Nel 2014 gli studenti 15enni che dichiarano di fumare tutti i giorni sono il 13,8% dei ragazzi  e il 13,3% delle ragazze. L’andamento è  in crescita rispetto al 2010. Nelle altre fasce di età i valori sono molto più contenuti.

Si riscontra una ampia differenza regionale con valori più elevati nelle Regioni del Centro- Sud.

Nell’indagine HBSC 2014 sono state aggiunte, nei questionari destinati ai quindicenni,  delle domande relative al gioco d’azzardo. Dai risultati si evidenzia che circa il 60% dei 15enni maschi e il 22% delle femmine ha sperimentato il gioco d’azzardo. Se si considera solo l’ultimo mese prima dell’indagine si vede come oltre il 30% dei ragazzi e quasi il 4% delle ragazze hanno giocato d’azzardo. Esiste un netto gradiente Nord-Sud in merito al gioco d’azzardo praticato nel mese prima dell’indagine con picchi che vanno dal 7% della P.A. di Trento ad oltre il 44% della Campania. L’indagine ha, inoltre, evidenziato che quasi il 2% dei maschi di 15 anni può essere considerato dipendente dal gioco e quasi l’8% è a rischio dipendenza.

Infine, i dati hanno evidenziato che tra il 2010 e il 2014 è aumentato il numero dei ragazzi che dichiarano di aver subito episodi di bullismo, in particolare è aumentato in entrambi i sessi il numero degli 11enni che dichiarano di subire atti di bullismo (maschi da 20, 7% a 25,7% - femmine da 9,2% a 17,3%).

Lo sviluppo di sistemi di sorveglianza con rappresentatività nazionale e territoriale è alla base delle strategie italiane in materia di prevenzione e promozione della salute, quali il Programma Governativo "Guadagnare salute" e il Piano Nazionale della Prevenzione, attraverso i quali l’Italia ha rafforzato le azioni volte alla promozione di stili di vita sani, sviluppando interventi volti a modificare i comportamenti individuali non salutari e a creare condizioni ambientali che favoriscano corretti stili di vita in tutte le età. La collaborazione tra “scuola” e “salute” non solo ha reso possibile la raccolta delle informazioni sui bambini e gli adolescenti, ma contribuisce a supportare interventi finalizzati a stimolare comportamenti salutari a partire dall’infanzia e coinvolgendo le famiglie e l’intera comunità scolastica.

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Data di pubblicazione: 27 maggio 2015, ultimo aggiornamento 27 maggio 2015