immagine di un carabiniere NAS che controlla alcuni prodotti alimentari

Continuano in tutta Italia i controlli dei Carabinieri del NAS nel campo degli alimenti.

Nei giorni scorsi i militari del NAS di Treviso hanno ispezionato un esercizio commerciale dedito alla rivendita di caramelle e dolciumi al dettaglio, sito nel centro storico di Venezia. Nel corso degli accertamenti, i militari hanno sequestrato 198 confezioni di vari prodotti dolciari privi di indicazioni in lingua italiana e accertato altresì che il proprietario dell’esercizio aveva omesso di predisporre e attuare le procedure per l’autocontrollo (H.A.C.C.P.), documento fondamentale posto a garanzia della sicurezza degli alimenti in tutte le fasi della catena alimentare, dalla produzione primaria alla distribuzione.

Anche i Carabinieri del NAS di Livorno, a seguito di un’attività ispettiva presso un negozio di alimenti, hanno sequestrato 227 confezioni contenenti legumi, verdure e salse, in quanto prive di etichetta in italiano. Il valore complessivo della merce, in questo caso, era di 600 euro. In un altro controllo, invece, lo stesso nucleo ha posto i sigilli ad un ristorante del valore di 200.000 euro circa, per mancato rispetto dei requisiti igienico sanitari.

I militari del NAS di Pescara hanno segnalato alle autorità amministrative un imprenditore della provincia di Chieti, reo non solo di aver preparato 4.249 conserve a base di funghi e tartufo senza apporre sulle confezioni delle indicazioni sulla rintracciabilità, ma anche di aver detenuto per l’utilizzo dei prodotti scaduti. Il valore complessivo della merce sequestrata a seguito di questo controllo è di 40.000 euro.

Il NAS di Catanzaro ha denunciato all’A.G. il proprietario di un albergo/ristorante del vibonese. Nel corso di un’ispezione igienico sanitaria sull’intera struttura, infatti, i militari hanno rilevato  numerose carenze igienico strutturali e rinvenuto 70 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione.

I Carabinieri del NAS di Foggia, durante l’ispezione di un ristorante, hanno accertato che presso la struttura era stato attivato un deposito alimenti senza averla notificata all’autorità sanitaria. Nella medesima circostanza, sono stati sequestrati 38 kg di pesce per i quali non è stato possibile ricostruire la tracciabilità. Personale della ASL di Foggia, intervenuto su richiesta dei carabinieri stante le gravi violazioni riscontrate, disponeva il sequestro del deposito, del valore di 100.000 euro.

Anche i militari del NAS di Bologna sono stati impegnati in una fitta rete di controlli nel campo della ristorazione. Al termine degli accertamenti, sono state elevate sanzioni amministrative per  6.500 euro e sequestrati 63 kg di alimenti. Eterogenea la lista delle violazioni riscontrate: omesso rispetto dei requisiti generali in materia di igiene, mancata applicazione delle procedure HACCP e omessa notifica all’autorità di inizio attività.


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Data di pubblicazione: 1 dicembre 2017, ultimo aggiornamento 1 dicembre 2017