Fine settimana impegnativo per il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i cui NAS, nell’ambito di un’ampia strategia di contrasto a condotte pericolose per la salute, sono stati impegnati in controlli su tutto il territorio nazionale.

I militari del NAS di Roma hanno segnalato un ristoratore della capitale per la detenzione di alimenti privi di tracciabilità, carenze igieniche, mancata applicazione del piano di autocontrollo e omessa affissione dei cartelli per il divieto di fumo. Le violazioni hanno comportato il sequestro di 65 kg di alimenti e sanzioni per 8.000 Euro.

Il titolare di una azienda alimentare dei colli albani, invece, è stato segnalato, sempre dai Carabinieri del NAS di Roma, per aver messo in piedi una vera e propria impresa per il confezionamento di funghi, risultata completamente abusiva. Sono stati sequestrati 282 kg di alimenti vari per un valore stimato di 3.000 euro.

I Carabinieri del NAS di Aosta hanno accertato che il proprietario di un ristorante, situato a pochi chilometri dal confine con la Francia, ometteva di rispettare il manuale di autocontrollo, conservando per la vendita 40 kg di alimenti (carne e pesce) privi di rintracciabilità e scaduti di validità. 

Il NAS di Firenze, nell’ambito del settore vinicolo, ha individuato un’enoteca che commercializzava vino di note marche senza possedere la documentazione attestante la provenienza (sequestrate 65 bottiglie di vino toscano pregiato). Ad Empoli (FI) invece, una donna aveva aperto una rivendita all’ingrosso di bevande senza richiedere la prevista autorizzazione. Severe le sanzioni applicate dagli operatori: venivano, infatti sequestrate oltre 4.000 bottiglie di vino ed elevate sanzioni amministrative per un valore di 6.500 euro.

La mancanza di tracciabilità, le carenze igieniche e il mancato rispetto delle procedure di autocontrollo, hanno determinato i sequestri operati nei propri territori di competenza dai NAS di Livorno, Parma, e Bologna, i quali, al fine di tutelare la salute dei consumatori, hanno sottratto dal commercio 200 kg di alimenti vari (valore stimato in 3.500 euro) e comminato quasi 20.000 euro di sanzioni.

In alcuni casi, gli accertamenti effettuati dai Carabinieri hanno evidenziato violazioni più gravi, punite da sanzioni penali. Il NAS di Trento ha segnalato alla locale Procura della Repubblica due titolari di una ditta specializzata nella rivendita di semi destinati al consumo alimentare. Gli accertamenti, scaturiti dalla segnalazione di un cittadino che aveva rinvenuto un roditore all’interno di una confezione, hanno appurato che lo stabilimento di produzione versava in pessime condizioni igieniche, testimoniate dalla presenza di numerosi residui fecali.

Ulteriori situazioni illecite sono state riscontrate dalla commissione di frodi alimentari.

I Carabinieri del NAS di Livorno, infatti, hanno segnalato alla competente Autorità Giudiziaria il rappresentante legale di un supermercato in provincia di Pisa, accusato di aver messo in vendita una cernia dichiarandola di qualità superiore. Analoghe violazioni sono state accertate dai militari del NAS di Napoli, i quali hanno denunciato i proprietari di due panifici per aver tentato di commercializzare prodotti da forno con marchio diverso dall’effettivo produttore. In questo caso, i Carabinieri, oltre che segnalare i due malfattori all’A.G., hanno anche proceduto al sequestro di merce e materiale per un valore di 7.500 euro.

Infine, sempre gli operatori del NAS di Napoli, in collaborazione con i colleghi della Compagnia Carabinieri di Napoli Poggioreale, hanno denunciato la proprietaria di un bar per aver messo in vendita prodotti in cattivo stato di conservazione, sequestrando amministrativamente l’intero esercizio commerciale.


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Data di pubblicazione: 27 ottobre 2017, ultimo aggiornamento 27 ottobre 2017