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I Carabinieri del NAS di Alessandria, nell’ambito dei controlli stagionali sulla campagna di vinificazione 2017, finalizzati al contrasto della contraffazione e sofisticazione nel settore vitivinicolo, hanno eseguito, su mandato della Procura della Repubblica di Asti, una perquisizione presso un’azienda del cuneese, rinvenendo circa 700 bottiglie di falso vino “Barolo” DOCG, del valore di circa 30 mila euro.

I Carabinieri del NAS, in collaborazione con il personale del locale Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, hanno proceduto al sequestro del vino DOCG sofisticato, nonché di numerose etichette, contrassegni e documentazione anch’essi contraffatti per l’immissione del prodotto sul mercato, facendolo apparire come vino Barolo pur non avendo i requisiti dello specifico disciplinare di produzione.

Il titolare della cantina è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio.

Il vino in modeste quantità può avere effetti benefici per la salute, ma al momento dell’acquisto il NAS consiglia al consumatore di leggere attentamente l’etichetta, verificando in modo particolare la presenza di alcune indicazioni obbligatorie per i vini di qualità quali: nome della regione di provenienza, denominazione, annata, categoria (IGT, DOC, DOP e DOCG), imbottigliatore, volume nominale, titolo alcolometrico, lotto di produzione, fascetta di sicurezza con sigillo di Stato (solo per DOC e DOCG) a chiusura della bottiglia.


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Data di pubblicazione: 20 ottobre 2017, ultimo aggiornamento 20 ottobre 2017