Un CC del NAS

I Carabinieri del NAS di Torino, coordinati dalla Dott.ssa Laura Deodato - Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti- hanno condotto un’indagine scaturita dal sospetto decesso di un paziente presso l’ospedale di Carmagnola avvenuto in data 27.10.2015, la cui morte, a seguito di specifici accertamenti peritali, risultava essere stata provocata da un principio farmacologicamente attivo, il “midazolam”.

Le attività investigative, che hanno richiesto anche la riesumazione della salma, hanno consentito di accertare la responsabilità nei confronti di un infermiere del nosocomio per aver arbitrariamente somministrato il medicinale per via endovenosa, senza alcuna prescrizione medica, per motivi futili ed abbietti, dettati dall’esigenza di sedazione del paziente, il quale per le particolari condizioni di salute legate all’età e al comportamento emotivo richiedeva un continuo monitoraggio ed attenzione da parte del personale del reparto ospedaliero.

La condotta illecita risultava aggravata dal fatto che, alla crisi respiratoria dell’anziano paziente causata dall’uso volontario e spregiudicato di eccessivo dosaggio di sostanze sedative, l’infermiere ometteva di riferirne la somministrazione al personale medico dell’ospedale intervenuto in soccorso, impedendo così la possibilità di somministrazione di un antidoto presente nel reparto e di pronto utilizzo.

All’esito delle fasi processuali, presso la Corte d’Assise d’Appello di Torino, presieduta dal Giudice Fabrizio Pasi, l’infermiere è stato ritenuto responsabile del reato di omicidio con condanna alla pena di 14 anni e quattro mesi di reclusione (con rito abbreviato), a seguito della richiesta di pena ad anni 15 formulata dal Sostituto Procuratore Generale, dott. Andrea Bascheri.

 

 

 


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Data di pubblicazione: 4 novembre 2020, ultimo aggiornamento 4 novembre 2020