Ministero della Salute

A conclusione di una complessa attività investigativa, il NAS di Caserta ha eseguito 17 misure cautelari emesse dal  il G.I.P. del Tribunale presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE), nei confronti di altrettante persone (di cui 5 in carcere, 9 domiciliari e 3 all’obbligo di presentazione alla P.G. ed interdizione della professione medica), tra cui 3 medici, 2 dipendenti ASL, il titolare e 6 dipendenti di un laboratorio analisi e 4 faccendieri, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, falso, ricettazione, truffa e corruzione. Sequestrati anche beni nei confronti di 4 società ed un indagato.

Le indagini hanno permesso di scoprire una serie di truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale perpetrate da alcuni laboratori di analisi della provincia di Caserta che spesavano, a carico dell'ASL del capoluogo e con danno di diverse centinaia di migliaia di euro, false ricette mediche rilasciate da alcuni medici di base compiacenti che, dal 2013 al 2016, in cambio di somme di danaro o altre utilità, avevano emesso e fornito ai responsabili dei laboratori prescrizioni intestate ad ignari pazienti.

In particolare, i militari del Nucleo, nel corso delle attività investigative hanno accertato che molte ricette erano redatte direttamente da dipendenti dei laboratori su modulari ceduti loro dai medici di base ovvero provenienti da furti perpetrati in uffici di un'ASL di Napoli. Il rimborso da parte della Regione era poi assicurato da due dipendenti dell’ASL di Caserta che, in cambio di somme di danaro corrisposte dai laboratori di analisi, provvedevano a pagare le prestazioni sanitarie anche nel caso in altri funzionari dell'ASL rilevavano anomalie.

Nel corso delle indagini i militari hanno acquisito e valutato circa 300mila prescrizioni ed ascoltato oltre 300 persone tra coloro risultati aver svolto esami di laboratorio, la maggior parte dei quali hanno disconosciuto le ricette loro attribuite.