Due CC del NAS

Il NAS di Palermo ha segnalato la titolare di un pastificio siciliano all’autorità amministrativa. Nel corso di un’ispezione eseguita unitamente ai colleghi dell’Arma Territoriale, infatti, i Carabinieri hanno riscontrato la presenza di quasi 18 tonnellate di pasta, le cui confezioni riportavano un termine minimo di conservazione in un formato diverso rispetto a quello previsto dalla legge.
La pasta, dal valore commerciale di circa 20.000 euro, è stata sottoposta a sequestro, mentre la titolare dell’attività commerciale è stata sanzionata per un valore di 2.000 euro.

Nell’ambito del piano di controllo pluriennale sulla sicurezza alimentare, il NAS di Catania, nel corso di un’attività ispettiva presso un esercizio di vicinato del capoluogo etneo, ha sequestrato 28 kg di miele irregolare perché di provenienza comunitaria, privo di etichettatura in lingua italiana e di autorizzazione dell’Ufficio Veterinario per gli adempimenti degli obblighi Comunitari (UVAC).
Sul quantitativo sottratto al commercio i militari del Nucleo, in collaborazione con il personale del Dipartimento veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale, hanno proceduto al prelevamento di un campione da sottopore alla analisi chimiche per valutarne l’idoneità al consumo. La titolare dell’attività è stata segnalata all’autorità sanitaria per i provvedimenti di competenza. Il valore degli alimenti sequestrato ammonta a circa 500euro.

Generi alimentari surgelati e destinati alla distruzione per interruzione della catena del freddo sono stati trovati in commercio dal NAS di Napoli presso un deposito di un esercizio di vicinato del circondario del capoluogo campano. I militari del Nucleo, nel seguire un furgone sospetto non refrigerato, hanno accertato che mezza tonnellata di prodotti alimentari surgelati erano stati scaricati per essere posti in vendita all’interno dell’esercizio commerciale, sebbene in cattivo stato di conservazione. Oltre al sequestro della merce i militari, collaborati da personale dell’ASL di Napoli, hanno proceduto alla chiusura del locale deposito, privo di autorizzazione, dal valore di circa 100mila euro. Il titolare della rivendita è stato deferito all’A.G.. Contestati, inoltre, illeciti amministrativi per un ammontare totale di 4mila euro.

 

 

 

 


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Data di pubblicazione: 3 febbraio 2020, ultimo aggiornamento 3 febbraio 2020