Immagine di un dettaglio della locandina della Giornata mondiale della tubercolosi

La Giornata mondiale della tubercolosi viene celebrata il 24 marzo di ogni anno in ricordo del 24 marzo 1882 quando Robert Koch annunciò alla comunità scientifica la scoperta dell’agente eziologico di tale malattia.

Con la Giornata mondiale 2013 si entra nel secondo anno della campagna biennale dell’Oms Stop TB in my lifetime (Stop alla tubercolosi nella mia vita) volta a sensibilizzare istituzioni, organizzazioni della società civile, operatori sanitari e altri attori coinvolti nella lotta alla tubercolosi, a collaborare ed unire gli sforzi per fermare la malattia e ridurre drasticamente il numero di decessi ad essa correlati.

La Tbc, infatti, rappresenta ancora oggi un grave problema di sanità pubblica a livello mondiale ed anche se il nostro Paese è definito dall’Oms “a bassa endemia” (si verificano, infatti, meno di 10 casi di malattia ogni 100.000 abitanti), è interessante evidenziare che la maggior parte dei decessi si verifica nei soggetti appartenenti alle categorie più deboli o che più difficilmente possono accedere ai servizi socio-sanitari. Tra questi troviamo:

  • soggetti di nazionalità straniera tra i 25-34 anni di età, provenienti spesso da aree ad alta endemia per Tbc
  • soggetti italiani di età  ≥ 65 anni, che possono avere contratto l’infezione nel passato, quando la Tbc aveva un’importante diffusione anche in Italia e che vanno incontro ad una progressione dell’infezione latente in malattia attiva, a causa, per esempio, di patologie concomitanti, che possono ridurre le difese immunitarie
  • persone detenute, che presentano un maggior rischio di contrarre l'infezione a causa del sovraffollamento delle carceri, situazione che può favorire la trasmissione del micobatterio; inoltre si tratta spesso di soggetti già appartenenti a gruppi a rischio (immigrati, tossicodipendenti, soggetti con infezione da HIV)
  • operatori sanitari, per l’attività svolta.


La costante attenzione a questa realtà, che richiede formazione degli operatori, strategie di prevenzione e attività di controllo, ha condotto alla recente approvazione di due documenti, in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano:

  1. Controllo della tubercolosi: obiettivi di salute, standard e indicatori 2013-2016, i cui obiettivi prioritari sono il miglioramento del sistema nazionale di sorveglianza della tubercolosi, l’implementazione, a livello regionale, delle linee guida nazionali in linee guida tecniche e operative sulle attività di controllo della malattia, e l’attivazione di un programma di formazione degli operatori sanitari
  2. Prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati, con l’obiettivo di fornire indicazioni sulle misure di prevenzione e controllo della Tbc, nei confronti di operatori sanitari e soggetti equiparati, esposti ad un maggior rischio di contrarre l’infezione, per l’attività svolta, e garantire una uniforme applicazione delle misure sul territorio nazionale.

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Data di pubblicazione: 22 marzo 2013, ultimo aggiornamento 22 marzo 2013