Si è chiusa il 13 settembre l’attività estiva del numero di pubblica attività 1500, il servizio telefonico di risposta rapida al cittadino sulle ondate di calore a cura del Ministero della Salute, partito quest’anno il 20 giugno.

Un bilancio estremamente positivo, quello dell’estate 2012, la prima a vedere il funzionamento del numero interamente affidato a personale del Ministero appositamente formato, scelta che ha garantito, oltre a un importante contenimento della spesa, un maggiore livello di trasparenza e qualità nella interfaccia e relazione con il cittadino.

Nel corso degli 85 giorni di funzionamento del numero gli operatori hanno risposto a circa 17.000 telefonate, con una media di 200 chiamate al giorno. Di 14.000 telefonate si sono occupati direttamente gli operatori del servizio, mentre le restanti 3.000, che riguardavano quesiti tecnici e sanitari complessi, sono state trasferite a dirigenti sanitari del Ministero.

Le regioni più coinvolte dall’aumento delle temperature sono quelle che hanno registrato il maggior numero di telefonate: Sicilia (22,5%), Lazio (14,9%) e Campania (14,1%). Le richieste di supporto al 1500 sono state effettuate prevalentemente da donne (58%), che hanno chiamato per problematiche riguardanti sé stesse o familiari. Nel 30% dei casi a telefonare sono stati anziani oltre i 65 anni. Molti anche i soggetti con patologie croniche, a volte anziani, che presentavano o percepivano un peggioramento delle condizioni di salute dovuto al caldo eccessivo: questi ultimi sono stati indirizzati verso il medico curante o la struttura pubblica più vicina.

La richiesta principale rivolta agli operatori è stata quella dei bollettini di previsione e prevenzione meteo, che valutano con almeno 72 ore di anticipo l’arrivo di condizioni meteo climatiche a rischio per la salute. Il resto degli utenti, invece, ha chiesto di conoscere le misure generali di prevenzione, si è informato sui rischi per la salute correlati con il caldo e ha segnalato problemi di igiene pubblica come inquinamento delle acque, del suolo e dell’ambiente legati a situazioni di emergenza locale, che nel periodo estivo, con l’aumento delle temperature, risultano più evidenti.

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Data di pubblicazione: 14 settembre 2012, ultimo aggiornamento 19 settembre 2012