Il 13 settembre si celebra la Giornata mondiale contro la sepsi (World sepsis day), un’iniziativa globale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)), volta ad accrescere la consapevolezza pubblica sulla sepsi, per migliorarne la prevenzione, il riconoscimento e la gestione clinica.
Anche quest’anno il Ministero della Salute rinnova il proprio impegno nel sostenere la campagna promossa dall’OMS.
Alcuni dati
Nel mondo 1 decesso su 5 è associato a sepsi. Circa 47-50 milioni di persone ogni anno sviluppano sepsi, con almeno 11 milioni di decessi.
Il 40% dei casi di sepsi sono bambini di età inferiore ai 5 anni. Può verificarsi la morte nel 3-4% dei neonati nei Paesi industrializzati e fino al 24% dei neonati in Paesi in via di sviluppo. Quando non letale, la sepsi può lasciare postumi fisici e psicologici a lungo termine, che necessitano di trattamenti cronici. In particolare, la sepsi neonatale è un'infezione che porta a gravi manifestazioni cliniche, spesso associate a deficit irreversibili a lungo termine.
Cos'è la sepsi
La sepsi è un problema grave di salute pubblica soprattutto nei Paesi in via di sviluppo (Low-to-Middle-Income Country, LMIC), ma anche nel nostro Paese.
Si verifica quando una persona contrae un'infezione e l'organismo sviluppa una risposta sregolata e eccessiva, che danneggia organi vitali.
La sepsi può portare a shock, insufficienza multiorgano e morte, soprattutto se non riconosciuta e trattata prontamente.
L'esito clinico dipende dalla rapidità del riconoscimento e dall’efficacia della gestione clinica, a partire dalla prima ora. Quanto più precoci sono l'identificazione e il trattamento, tanto migliore risulta la prognosi.
E dal momento che la sepsi insorge soprattutto in comunità, per poi essere diagnosticata al domicilio del paziente o al Pronto Soccorso, è importante sensibilizzare non solo il personale sanitario, ma anche tutti i cittadini.
Chi è più a rischio di sepsi
Tutti possono sviluppare sepsi, a qualunque età, ma alcune persone hanno un rischio maggiore:
- adulti con età >60 anni
- bambini di età <1 anno
- persone con un sistema immunitario indebolito
- persone affette da patologie croniche (es. diabete, patologie renali croniche o neoplasie)
- pazienti portatori di presidi (es. catetere urinario)
- pazienti ricoverati in ospedale (es. sottoposti a procedure chirurgiche o diagnostiche invasive) e in lungodegenza.
Fai attenzione a questi segni e sintomi
- Se ti senti estremamente in affanno con il fiato corto, confuso e non articoli bene le parole
- Se ti senti molto dolorante, con malessere generale, brividi, febbre
- Se non urini da tutto il giorno
- Se hai la cute sudata, la pelle con marezzature o di color bluastro.
In presenza di segni o sintomi come quelli sopra elencati, è necessario chiamare subito il medico curante o recarsi in Pronto soccorso.
Per saperne di più
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Leggi
- Infezioni correlate all'assistenza (ICA) sito tematico Malattie infettive
- scheda informativa sulla sepsi sito OMS
- pagina Sepsis sito OMS
- Global sepsis Alliance - World Sepsis Day
- News World Sepsis Day